Montalto deve la diocesi al grande pontefice Sisto V, che si dimostrò sempre molto munifico verso quella località che egli amava ricordare come sua «patria carissima» (pur essendo nato a Grottammare il 13 dicembre 1521); da questo illustre figlio infatti, con la bolla Super universas orbis ecclesias del 14 novembre 1586, ebbe il titolo di città e la cattedra vescovile. La diocesi fu formata togliendo territori alle vicine diocesi di Ripatransone, Ascoli e diocesi nullius di Farfa. Il primo vescovo fu Paolo Emilio Giovannini. Nel 1663 dal vescovo Girolamo Codebò fu eretto il seminario nel soppresso convento di Sant’Agostino. Tra Sei e Settecento, per ben trentasette anni (1673-1710), resse la diocesi Ascanio Paganelli: per la sua inesauribile attività (otto visite pastorali, due sinodi) e per la sua carità, fu considerato (dopo Sisto V) il secondo fondatore della diocesi. All’inizio del settecento, Lucantonio Accoramboni (1711-1735) sistemò definitivamente il seminario. Alla fine del Settecento Montalto ebbe un vescovo di grande carisma, vissuto e morto in odore di santità: Francesco Antonio Marcucci (1717-1798). All’età di ventisette anni fondò la congregazione religiosa delle Pie operaie dell’Immacolata Concezione per l’educazione delle ragazze. Nel 1770 Clemente XIV lo nominò vescovo di Montalto; mantenendo questo incarico fu poi nominato anche vicegerente di Roma (carica che tenne fino al 1785) ed elevato alla dignità di patriarca di Costantinopoli. Francesco Saverio Castiglioni, vescovo diocesano dal 1800 al 1816, fu strappato nel 1808 dalla sua sede per non aver voluto giurare fedeltà al regime napoleonico; venne esiliato prima a Pavia, poi a Mantova, e infine a Milano. Liberato, rientrò a Montalto nel 1814. Creato cardinale nel 1816, divenne papa con il nome di Pio VIII. Il successore Pietro Paolo Mazzichi (1817-1823) eresse, di fronte alla cattedrale, il nuovo e poderoso seminario. Eleonoro Aronne resse la diocesi per ben quarant’anni (1847-1887); portò a termine la cattedrale (su progetto dell’architetto Luigi Poletti), facendola decorare dal pittore Luigi Fontana. Fu coinvolto dagli eventi risorgimentali (1849, anno in cui riparò a Gaeta; 1860). Con bolla di Pio XI del 18 dicembre 1924 la chiesa di Montalto fu unita in persona episcopi a quella della vicina Ripatransone: il vescovo di Montalto in carica, Luigi Ferri, assunse il nome di vescovo di Montalto e Ripatransone. Con decreto pontificio del 7 aprile 1983, la chiesa di Montalto fu unita a quella di Ripatransone aeque principaliter, prendendo il nome di diocesi di Montalto e Ripatransone- San Benedetto del Tronto. Infine il 30 settembre 1986, si stabiliva la piena unione delle diocesi di Montalto e di Ripatransone a San Benedetto del Tronto.
Bibliografía
- F. Pistolesi, Notizie biografiche dei vescovi di Montalto, Montalto 1912;
- V. Catani, Le visite pastorali nelle diocesi di Montalto, Ripatransone, San Benedetto del Tronto, Grottammare 2004.
Diócesis
Visita las páginas de las diócesis con informaciones sobre la historia, la estructura y los bienes presentes en el territorio.
FUENTE
Le diocesi d'Italia, a cura di L. Mezzadri, M. Tagliaferri, E. Guerriero, Torino, San Paolo edizioni, 2007-2008, 3 volumi.