La diocesi di Noli fu istituita nel 1238 durante le lotte tra guelfi e ghibellini; si vedano le ragioni nella storia della diocesi di Savona. Ebbe vita per 581 anni con le sue nove parrocchie; fu una vita stentata e difficile, con pochi momenti e fatti degni di memoria. Nel 1820 fu unita aeque principaliter alla diocesi di Savona. Ebbe trentanove vescovi, molti dei quali, come dappertutto, non residenti, tutti implicati nelle consuete liti amministrative e politiche. Ricordiamo la traslazione della sede episcopale dalla antica cattedrale di San Paragorio fuori delle mura, troppo indifesa, alla chiesa parrocchiale di San Pietro dentro la cinta muraria, nel 1572. Nel 1586 il visitatore apostolico Nicolò Mascardi esaminò tutte le chiese della diocesi e stese atti e decreti conservati negli archivi. Il vescovo Giacomo Porrata celebrò il sinodo nel 1692. Il vescovo Paolo Andrea Borelli costruì un nuovo palazzo vescovile nel 1700 sulle pendici del monte Orsino. II vescovo Antonio Maria Ardoino, nei trentadue anni del suo episcopato, restaurò palazzi e chiese, costruì l’ospedale e l’acquedotto. Fu uno dei migliori pastori della chiesa nolese; nella cattedrale è ricordato dal solenne monumento funebre. Dopo di lui il vescovo Benedetto Solari (1778-1814), religioso domenicano molto dotto e pio, profondamente legato al suo ministero pastorale, impegnato in un’intensa azione religiosa, nutrì forti simpatie per le dottrine gianseniste, e non accettò la condanna papale del sinodo di Pistoia. Simpatizzante con alcune idee politiche del momento, diventò suo malgrado uno dei simboli dell’opposizione alla Chiesa; ma egli rimase saldamente fedele alla dottrina, e rifiutò di partecipare al concilio nazionale di Parigi, voluto da Napoleone nel 1811.
Diözesen
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QUELLE
Le diocesi d'Italia, a cura di L. Mezzadri, M. Tagliaferri, E. Guerriero, Torino, San Paolo edizioni, 2007-2008, 3 volumi.