Édifices du culte
- Palma di Montechiaro (AG)
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Parrocchia Maria Santissima del Rosario
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Diocèse
Agrigento
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Région ecclésiastique
Sicilia
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Type
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Maria Santissima del Rosario
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La chiesa fu edificata per volere del Duca Santo nell'ottobre del 1666, sui resti della più antica chiesetta di San giuseppe risalente al 1644. Capolavoro di architettura barocca del '600 siciliano, la chiesa Madre è posta sulla sommità di una monumentale scalinata che contribuisce ad accrescere la già notevole carica scenografica della costruzione. Attribuita al celebre architetto e scultore gesuita Angelo Italia, la chiesa madrice, a tre navate, presenta una facciata sontuosa ed armonica, definita da due eleganti campanili posti simmetricamente ai lati del prospetto. L'ingresso principale, fiancheggiato da due accessi secondari, corrispondenti alle navate laterali, è costretto fra due coppie di colonne binate sulle quali si imposta la cornice marcapiano. Il perimetro esterno, compresi i due oratori che la fiancheggiano, descrive una croce latina. L'interno della chiesa ha subito diverse trasformazioni, le più significative delle quali hanno interessato, in modo particolare, la volta e la cupola, intorno all'anno 1863. La pavimentazione risale al restauro effettuato negli anni ottanta del '900: è in marmo di Carrara e segue un disegno modulare. Anche l'altare maggiore risulta essere stato oggetto di trasformazioni riferibili ai primi anni del secolo scorso, mentre le due cappelle laterali hanno mantenuto quasi intatta la loro impostazione iniziale. Si tratta di due opere d'arte straordinarie; quella orientale rivestita di marmi policromi e la seconda, nel lato occidentale, rivestita di un plastico apparato in legno intagliato e dorato. Degne di menzione le numerose opere d'arte conservate all'interno della chiesa, tra le quali, oltre alle preziose pale d'altare, un pulpito ed un organo, esempi significativi dell'ebanisteria della Sicilia barocca. La navata centrale si raccorda all'area presbiterale, che viene conclusa da un'abside, per mezzo dei quattro pilastri, su cui insistono robusti archi sui quali poggia la cupola senza tamburo. La navata centrale è coperta da una volta a botte, nervata all'intradosso da archi a pieno centro, mentre le navate laterali sono coperte da volte a crociera, con le direttrici principali sottolineate da cornicette di stucco dorato e decoro a sporgenza centrale.
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- Impianto Planimetrico
- La planimetria segue uno schema distributivo a tre navate, con cappelle laterali, un grande transetto e un'area presbiterale molto articolata, posta a chiusura della navata principale, disposta secondo l'asse nord-sud, e si inserisce nel tessuto urbano alla fine della grande scalinata monumentale che si trova all'ingresso del paese.
- Pianta
- Il perimetro della chiesa descrive in pianta una croce latina.
- Abside
- L'area presbiterale viene conclusa da un'abside, coperta a semicupola, ornata con stucchi bianchi e dorati, anche all'esterno proietta il suo involucro semicircolare.
- Interno
- La navata centrale si raccorda all'area presbiterale, che viene conclusa da un'abside, per mezzo dei quattro pilastri a sostegno della cupola. La navata centrale è coperta da una volta a botte, nervata all'intradosso da archi a pieno centro, completamente decorata da stucchi, riporta una serie di piccoli affreschi, posti lungo l'asse centrale, che ne caratterizzano la composizione. L'andamento della navata, illuminata da una serie di finestre al secondo ordine, è scandito ritmicamente, al primo ordine, da cinque intercolunni, con colonne in conci rivestite da stucco marmorizzato lucido. Le colonne poggiano su un podio squadrato in muratura, rivestito in marmo verde. Lungo tutto il perimetro della chiesa si sviluppa una grossa trabeazione sottolineando l'imposta della volta. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera, con le direttrici principali sottolineate da cornicette di stucco dorato e decoro a sporgenza centrale. Quattro grossi pilastri, che richiamano il linguaggio delle colonne, sorreggono la spaziosa cupola. Sui pilastri insistono robusti archi sui quali poggia la cupola, senza tamburo, che si raccorda agli archi con quattro pennacchi decorati a stucco, inoltre, è divisa in otto spicchi leggibili dalla disposizione delle decorazioni. La cupola è sormontata da una lanterna, bucata da quattro aperture, che aumenta la luminosità interna. Le cappelle che si aprono lungo le navate secondarie sono quattro per lato, in asse con gli intercolunni della navata centrale. Esse sono dedicate alla Madonna e a diversi santi, per cui espongono differenti gruppi scultorei e sono caratterizzate da altari in legno o in marmo con peculiari decori, tutti differenti tra loro.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Questa pavimentazione risale al restauro effettuato negli anni ottanta del '900: è in marmo di Carrara e segue un disegno modulare, in accordo con le proiezioni degli archi del soffitto. Al centro della navata principale è stato usato il marmo rosso di S. Agata.
- Elementi decorativi
- Tutta la chiesa è ornata da stucchi pregiati e affreschi notevoli rendendo più armonioso l'intero Tempio sacro. Le due cappelle laterali, che hanno mantenuto quasi intatta la loro impostazione iniziale, sono due opere d'arte straordinarie; quella orientale rivestita di marmi policromi e la seconda, nel lato occidentale, rivestita di un plastico apparato in legno intagliato e dorato. Infine, l'altare maggiore, collocato in fondo al presbiterio, è ubicato su un podio a gradini e sormontato da un fastigio a baldacchino, con ordini architettonici minori, che reggono una semicupola decorata a stucco, in celeste, bianco e oro.
- Impianto strutturale
- La chiesa ha una struttura portante in muratura con colonne, anch'esse in pietra, nella navata centrale che sorreggono la volta e l'orditura principale della copertura, analogamente dicasi per le navate laterali.
- Facciata
- La facciata principale della chiesa è realizzata con conci squadrati in pietra calcarea di Casserino. Il prospetto si sviluppa su due ordini sovrapposti, di diversa dimensione, sormontati da cornicioni, con un andamento a rincassi. Il prospetto presenta un'area centrale, tripartita, che inquadra i portali d'ingresso con colonne, alcune binate, di differente sviluppo. All'apice della composizione, un ampio frontone a volute laterali si raccorda alle torri campanarie. Questi ultimi ripetono, con cornici marcapiano, i vari ordini della facciata, con uno svolgimento comunque più lineare e senza l'impiego di colonne. Le torri campanarie presentano una maggiore elevazione, conferendo forte verticalità alla facciata. Una torre ospita le campane che prendono posto nelle quattro aperture ad arco, mentre l'altra torre ospita un orologio. I due campanili terminano con una copertura a piramide rigonfia poggiata su base ottagonale. In tutto l'edificio il ritmo delle lesene scandisce e rende leggibile lo svolgersi del volume interno della chiesa. I tre portoni sono di legno massiccio e presentano un disegno a riquadri, con rosoni in rilievo, serrando i tre portali d'ingresso, accessibili per mezzo di scalini.
- Impianto Planimetrico
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- 1666 ‐ XVII (costruzione chiesa)
- La chiesa fu edificata per volere del Duca Santo nell'ottobre del 1666, sui resti della più antica chiesetta di San giuseppe risalente al 1644.
- 1670 ‐ XVII (costruzione coro ligneo)
- Venne realizzato all'interno del presbiterio il coro ligneo con scanni.
- 1863 ‐ XIX (costruzione cupola)
- In questo periodo iniziò la costruzione della cupola senza tamburo, per l'ingiustificato allarme sollevato dall'architetto Signorelli, il quale aveva riscontrato una lesione di assestamento in uno degli archi portanti, inoltre venivano sostituiti i soffitti lignei.
- 1983 ‐ XX (restauro chiesa)
- Sono stati eseguiti degli interventi per migliorare la statica dell'edificio con l'inserimento di alcune catene in ferro nelle navate laterali; è stata eseguita una nuova pavimentazione con quadroni in marmo di Carrara, seguendo un disegno modulare.
- 2014 ‐ XXI (progetto di manutenzione straordinaria chiesa)
- E' in fase di finanziamento regionale il progetto per la manutenzione di tutto l'involucro esterno, compresi gli infissi, per la pulizia e l'eliminazione, dove è necessario, di infiltrazioni delle acque meteoriche.
- 1666 ‐ XVII (costruzione chiesa)
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- altare ‐ aggiunta arredo (2017)
- Adiacente ai gradini del presbiterio è stata realizzata una pedana in legno, con due gradini a giro, dove al centro è stato collocato l'altare ligneo di forma cubica.
- ambone ‐ aggiunta arredo (1990)
- Ambone ligneo mobile.
- altare ‐ aggiunta arredo (2017)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Agrigento)