Édifices du culte
- Stra (VE)
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Parrocchia di San Pietro Apostolo
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Diocèse
Padova
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Région ecclésiastique
Triveneto
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Type
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Pietro Apostolo
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Attualmente la chiesa è un unico vano rettangolare con abside centrale a pianta quadrata ove è situato l’altare maggiore e due altari laterali su ciascuna parete. Il soffitto è a vela. Sulle pareti Nord e Sud ci sono tre ampie finestre. L’abside è illuminata da due finestre a bifora comprese in un elemento semisferico evidenziato con rilievo ad intonaco sulla parete Sud. Sopra l’ingresso un soppalco con struttura lignea sostiene l’organo al quale si accede con una scala a chiocciola in legno chiusa in un piccolo vano all’angolo N/O.
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- Facciata
- La facciata principale è rettangolare tripartita scandita da quattro lesene con capitello ionico, cornice a lista modanate e cuspide a timpano. Anche l’ingresso rettangolare è sovrastato da un timpano di modeste dimensioni; infine una croce di ferro battuto sovrasta la cuspide.
- Struttura
- Sul fianco Nord, a filo con la facciata, si erge la torre campanaria anch’essa settecentesca e, sempre su questo lato, proseguendo verso Est si addossano delle stanze adibite attualmente a cappella per le celebrazioni invernali, a penitenzieria e per ultima la sacristia.
- Elementi decorativi
- L’Altare Maggiore è in marmo bianco, marmo bianco scolpito, marmo rosso venato di bianco e marmo policromo (maestranze venete 1740 – 1760). Sopra l’altare Maggiore un tabernacolo a tempietto in marmo bianco, scolpito, marmo rosso venato di bianco e marmi policromi (Bottega Veneta 1740-1760) Dal soffitto in corrispondenza dell’Altare Maggiore pende un baldacchino dorato, dipinto, con simboli di san Pietro; sotto il baldacchino un dipinto in tempera su legno di cherubini con ostensorio (Bottega Veneta 1890-1910) Sui due lati dell’abside sono posti due putti reggi drappo, in legno intagliato dorato (Bottega Veneta 1750 – 1799). Degni di rilievo sono all’Altare Maggiore i due angeli antichi e pregevoli, specie per l’espressione ed il panneggio, dell’artista Andrea Brustolon (Belluno 20 luglio 1662 – Belluno 25 ottobre 1732) scultore ed intagliatore italiano protagonista del barocco veneziano noto come il Michelangelo del legno, e l’antica (1625 - 1631) e pregiata Pala di S. Pietro – consegna delle chiavi a san Pietro (olio su tela cm 260x140), del pittore italiano Pietro Damini (Castelfranco Veneto 1592 – Padova 28 luglio 1631) (replica di tale tela è conservata nella chiesa San Clemente di Padova con diversa figura del patrizio committente). Ai lati dell’abside altre due tele: “ il miracolo del cieco nato” (cm 220x90) e “Cristo e l’adultera” (cm 220x90) da riferire al od alla scuola Alessandro Varotari, pittore italiano noto anche come il Padovanino (Padova, 4 aprile 1588 – Venezia, 20 luglio 1649. Sui lati del Presbiterio insistono lungo tutta la parete dossali di coro con capitelli corinzi in legno di noce intagliato
- Elementi decorativi
- Sulla parete sinistra della navata è situato l’altare della Madonna con Gesù Bambino; scultura in marmo bianco scolpito ( ambito veneto 1700 – 1749) e l’altare di sant’Antonio in marmo policromo, marmo bianco e pietra (1790 – 1810) sovrastato da dipinto con sant’Antonio da Padova, san Niccolò e san Vincenzo Ferrer (Bottega Veneta 1890 – 1899). Sulla parete destra della navata è posizionato l’altare del Sacro Cuore in marmo policromo, marmo bianco scolpito e pietra scolpita, sovrastato da scultura in gesso dipinta del Sacro Cuore di Gesù (Bottega Veneta 1900-1910) e l’altare della Pietà in marmo policromo intarsiato (maestranze venete 1790-1810) sovrastato dalla tela della Pietà del pittore italiano Pellizzari Giovanni Battista (Verona, 1598 – Padova, 20 febbraio 1660) attivo in Veneto ed Emilia Romagna. Altri elementi di una certa rilevanza storica sono: la croce astile in lamina d’argento sbalzato, cesellato (Bottega Veneta 1714) e la relativa asta (Bottega Veneta 1850-1899); il cristo processionale in legno intagliato, dipinto e dorato (Bottega Veneta 1740-1760); il leggìo in legno intagliato, dorato (Bottega Veneta 1775-1799); il coprifonte battesimale in legno dipinto (Bottega Veneta 1800-1849); l’organo principale, un Callido (1750), modificato da Bernardo dal Santo (1894).
- Elementi decorativi
- Il fonte battesimale in marmo è ubicato ai piedi del presbiterio
- Facciata
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- 883 ‐ 981 (informazione catasti storici)
- L’edificio della chiesa appare in tutti i catasti storici. Il 10 maggio 883 l’imperatore Carlo II il Grosso confermò al monastero veneziano S. Ilario e Benedetto alcuni possedimenti in Stra. Da un altro documento emerge che anche l’imperatore Ottone II, il 2 gennaio 981, confermò al suddetto monastero la proprietà di alcuni beni situati a Stra.
- 1071 ‐ 1226 (prime informazioni intero bene)
- In un documento del 1071 pubblicato dal Gloria, è nominata la chiesa di Stra dedicata a S. Pietro Apostolo di proprietà dei canonici di Padova. Nel 1117 la chiesa di San Pietro di Stra fu citata come una delle chiese soggette alla Pieve della contrada di Sermazza. Nel 1171 Gerardo vescovo di Padova confermò ai suoi canonici i possedimenti tra i quali anche la chiesa di “San Pietro de Strata”. Nel 1172 papa Alessandro III prese sotto la sua protezione la cappella di San Pietro, imitato da Urbano III (1186), Innocenzo III (1200) e Onorio III (1226).
- 1297 ‐ 1297 (decima papale intero bene)
- Nella decima papale del 1297 “l’Ecclesia S. Petri de Strata” compare retta dal prete Ugnizio coadiuvato dal chierico Bellato. Sempre nella stessa decima papale è descritto che l’Ecclesiastica si riunisce la prima volta sul luogo denominato “San Pietro di Strata”. La chiesa era un salone quadrato di 10,00 metri di lato, alto quasi 7,00, con abside lunga ed alta circa 3,00 metri; aveva 5 altari e solo l’altare maggiore era consacrato.
- 1455 ‐ 1489 (restauro intero bene)
- Nel 1455 fu visitata dal vescovo FANTIN DANDOLO e nel settembre 1489 dal vescovo BAROZZI PIETRO (discendente dell’antica famiglia Nobile Veneziana). Il Barozzi così descrive la chiesa: “un salone quadrato di dieci metri di lato, alto quasi sette e diviso, come era allora costume, da un muretto in due parti l’una per gli uomini , l’altra per le donne”. Il vescovo BAROZZI notò allora che la chiesa era stata restaurata con le offerte spontanee della popolazione e dei Nobili Veneziani.
- 1605 ‐ 1605 (ricostruzione intero bene)
- Nel 1605 si legge che la chiesa era stata sostituita da un’altra lunga 46 piedi e larga 24 con tre altari.
- 1690 ‐ 1690 (visita pastorale intero bene)
- Fino al 1690 fu visitata per quattro volte dal vescovo cardinale SAN GREGORIO BARBARIGO.
- 1748 ‐ 1748 (visita pastorale intero bene)
- Nel 1748 fu visitata dal cardinale REZZONICO (diventato poi papa CLEMENTE XIII) che causa i lavori di ampliamento ancora in corso non poté consacrarla.
- 1770 ‐ 1838 (restuaro e ampliamento intero bene)
- La chiesa fu alzata e ristrutturata nel 1770. Il vescovo FARINA la consacrò il 22 aprile 1838. Una lapide in Sacristia ricorda appunto che la chiesa venne consacrata nel 1838 dal vescovo mons. FARINA.
- 1773 ‐ 1773 (informazioni parrocchia)
- Nel 1773, don LORENZO BALBI (discendente della famiglia Nobile Veneziana) rinunciò alla nomina di vescovo nella città di Bergamo per rimanere parroco della località.
- 1935 ‐ 1935 (denominazione intero bene)
- Nel 1935 il nome Stra passò alla vicina parrocchia del capoluogo, già Santa Maria di Fossolovara e la parrocchia denominata Stra divenne San Pietro di Stra.
- 1990 ‐ 1990 (restauro torre campanaria)
- Nel 1990 il campanile è stato rivisto da cima a fondo (concessione edilizia dell’11/9/1989) che ne ha riportato le pareti all’originaria faccia vista. Particolare impegno ha richiesto l’intera parte superiore, la cella campanaria e la cuspide. Il campanile era sorto nella sua prima struttura di semplice pilastro nel 1480.
- 1993 ‐ 1993 (rifacimento copertura)
- Nel 1993 è stato rifatto il tetto della chiesa, che aveva tenuto per 220 anni, causa le precarie condizioni di alcune travi portanti delle capriate.
- 2010 ‐ 2010 (modifiche facciata)
- Nel 2010 sono stati sostituiti in pietra “apricena” gli zoccoli delle basi delle colonne della facciata principale e lo zoccolo corrente sulla facciata Sud perché i precedenti, ad intonaco tinteggiato, risultavano scrostati a causa di agenti atmosferici. Durante lo stesso intervento è stata sostituita la caldaia.
- 2016 ‐ 2016 (abbattimento barriere architettoniche)
- Nel 2016 è stata realizzata all’ingresso Sud della chiesa una rampa esterna per l’eliminazione della barriera architettonica, con getto in calcestruzzo e rivestimento in “trachite zovonite tinta calda” in tono con la pavimentazione esterna alla chiesa e parapetto in profili metallici.
- 883 ‐ 981 (informazione catasti storici)
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- altare ‐ intervento strutturale (1992)
- Gli interventi di adeguamento liturgico sono stati effettuati sin dall’indomani della conclusione del Concilio Vaticano II (1965) con l’allestimento prima di un altare in rame e poi in via definitiva nel 1992 in marmo. Per il nuovo altare cm. 200 x 80 sono state utilizzate come base le due balaustre poste prima come divisorio sopra i due scalini in marmo rosso di Verona fra presbiterio e navata, le quali sono state sormontate da una lastra di marmo rosso di Verona di cm. 200 x 80 con spessore 5 cm. Ai quattro angoli parallelepipedi sfaccettati in marmo policromo e in senso longitudinale tre colonnine per lato in marmo lavorato color ocra raffiguranti vasi quadri con basamenti, risalenti come l’Altare Maggiore al 1740 – 1760. Il nuovo altare, posto a circa un metro dalla scalinata, è collegato all’Altare Maggiore da una piattaforma di 15 cm di spessore rivestita sempre in marmo rosso di Verona.
- ambone ‐ aggiunta arredo (2003)
- Nel 2003, a destra del presbiterio e sopra gli scalini era stato posto un Ambone in marmo policromo che, giudicato poco dopo non confacente al quadro armonico del presbiterio e ingombrante, è stato rimosso. Sono utilizzati attualmente due amboni movibili posti a destra e a sinistra dell'altare.
- altare ‐ intervento strutturale (1992)
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Data di pubblicazione
12/06/2024
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Padova)