Édifices du culte
- Torino (TO)
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Parrocchia di Maria Speranza Nostra
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Diocèse
Torino
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Région ecclésiastique
Piemonte
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Ambito culturale
- architettura moderna (costruzione)
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Type
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Maria Speranza Nostra
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La chiesa fu edificata da don Michele Mossotto, completata dai suoi successori, in economia, in circa trent’anni. E' localizzata in Barriera di Milano in una zona caratterizzata da residenze popolari e industrie, ormai dismesse, in parte progressivamente sottoposte ad un processo di recupero e ri-funzionalizzazione. L'edificio in mattoni faccia-vista presenta un'aula longitudinale a tre navate. Il campanile, di recente costruzione, è ideato come segno sul territorio. Il complesso parrocchiale comprende la casa canonica, le aule per il catechismo ed un oratorio.
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- pianta
- L’aula liturgica ha un impianto longitudinale a schema basilicale con tre navate. Il percorso processionale porta verso la zona presbiteriale. Nell’area antistante il presbiterio e l’abside lo spazio è riunificato in un unico ambito, senza separazioni laterali, a formare una sorta di transetto. Qui era prevista una cupola mai realizzata, oggi in qualche modo evocata dal cerchio di luce delle lampade sospese del nuovo impianto di illuminazione.
- presbiterio
- La zona presbiteriale, rialzata su due gradini, raccoglie i poli liturgici dell’altare, dell’ambone, e della sede presidenziale e reca sul fondale curvo un Crocifisso con la Madonna e San Giovanni. Altare e due leggii-ambone sono realizzati in marmo chiaro e sono rialzati, singolarmente su una pedana. La sede lignea, sul fondo, è rialzata su una pedana di due gradini.
- Impianto strutturale
- L’edificio è realizzato in cemento armato; due serie di quattro colonne separano la navata centrale dalle due laterali. Due cappelle fiancheggiano il presbiterio.
- interni
- Due serie di sette aperture si aprono con ritmo regolare sulle pareti laterali dell’aula mentre altre due serie di cinque sono poste nel cleristorio. Nessuna apertura si trova nella zona absidale. La cappella a destra del presbiterio accoglie la custodia eucaristica in un tabernacolo inserito in un altare a dossale; quella di sinistra è utilizzata per il coro con la presenza dell’organo (essendo in disuso quello degli anni Cinquanta del Novecento posto sopra all’ingresso). Nelle navate laterali sono posizionati i confessionali e statue votive. L’assemblea è disposta longitudinalmente con quattro file di banchi.
- esterni
- La facciata è rivestita con mattoni faccia-vista. Sono presenti i dipinti del pittore torinese Caffaro Rore raffigurante la Vergine e alcuni santi torinesi. Tre portali di ingresso denunciano la suddivisione interna. Lateralmente sono lasciati a vista le murature in tufo. Il campanile, realizzato nel 2009, è rivestito in lamiera.
- cappella feriale
- Alla cappella feriale si accede lateralmente dai locali oratoriali. Ha un impianto rettangolare e nella zona presbiteriale, rialzata su tre gradini di marmo, sono presenti i principali poli liturgici.
- pianta
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- 1915 ‐ 1930 (progettazione carattere generale)
- Nel 1919 don Michele Mossotto, primo parroco e costruttore della chiesa della Pace, acquista un terreno adiacente alla cascina Marchesa con l’intenzione di edificarvi una succursale della parrocchia. Il primo progetto, del 1915, è dell’ingegnere Salvatore Chiudano. Nel 1922 inizia la costruzione della chiesa ma nel 1930 le fondamenta dell’edificio cedono e quanto costruito crolla su stesso.
- 1929 ‐ 1929 (proprietà carattere generale)
- La chiesa viene eretta giuridicamente nel novembre 1929.
- 1932 ‐ 1933 (progettazione carattere generale)
- 1932-1933 Inizia la costruzione della casa parrocchiale e della chiesa tra le vie Chatillon, Desana, Ceresole e Rondissone su progetto dell’architetto Pietro Betta. La nuova aula perde lo stile neoromanico che avrebbe dovuto caratterizzare il progetto del 1915 per prendere forme influenzate dalle correnti razionaliste del tempo. All’incrocio tra transetto e navata, viene progettata una cupola che non sarà mai edificata. Nel 1932, dopo la morte dell’architetto Pietro Betta, subentra l’ingegnere Felice Bardelli per proseguire i lavori di ampliamento della chiesa.
- 1940 ‐ 1950 (realizzazione intero bene)
- Nel 1940 continuano i lavori della chiesa (costruzione dell’abside nel 1948, dotazione di organo Vegezzi Bossi nel 1954) e delle opere parrocchiali che comprendono tra l’altro una scuola materna gestita dalle suore di San Vincenzo dal 1950.
- 1957 ‐ 1981 (realizzazione intero bene)
- 1957 Variante al progetto della facciata che viene semplificato. Il rivestimento esterno viene realizzato con mattoni faccia-vista. 1961 Rifiniture all’interno della chiesa e realizzazione del battistero (ora in disuso). 1982 Sono collocati in facciata i dipinti del pittore torinese Caffaro Rore raffiguranti la Vergine e alcuni santi torinesi.
- 1987 ‐ 1987 (adeguamento liturgico presbiterio)
- Primo adeguamento liturgico del presbiterio con l’introduzione di un nuovo altare, ambone e l’illuminazione dell’abside.
- 2008 ‐ 2010 (illuminazione presbiterio)
- Nuovo progetto di illuminazione a cura dell’architetto Carlo Bertotto e di Enrico Zanellati. Il progetto ha visto la realizzazione di un cerchio di luce, l’omphalos. Il progetto prevedeva un nuovo adeguamento liturgico, non ancora realizzato per mancanza di fondi.
- 2009 ‐ 2009 (realizzazione campanile)
- Costruzione del nuovo campanile che viene inaugurato il 15 novembre 2009. Il campanile contiene 7 campane. Il progetto è redatto dallo studio MGA4studio di Torino.
- 2011 ‐ 2011 (realizzazione banchi)
- Nuovi banchi su progetto dell’architetto Carlo Bertotto e realizzati dalla ditta Caloi di Susegana (Treviso)
- 1915 ‐ 1930 (progettazione carattere generale)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (1987)
- Adeguamento liturgico del presbiterio con l’introduzione di un nuovo altare, ambone e l’illuminazione dell’abside. La zona presbiteriale, rialzata su due gradini, raccoglie i poli liturgici. Altare e due leggii-ambone sono realizzati in marmo chiaro e sono rialzati, singolarmente su una pedana. La sede lignea, sul fondo, è rialzate su una pedana di due gradini. Esiste un nuovo progetto di adeguamento redatto tra il 2009 e il 2010 ma non è stato ancora realizzato per mancanza di fondi.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1987)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Torino)