Édifices du culte
- Torino (TO)
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Parrocchia di Natività di Maria Vergine
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Diocèse
Torino
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Région ecclésiastique
Piemonte
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Type
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa della Natività di Maria Vergine
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La chiesa della Natività di Maria Vergine è la parrocchiale del quartiere Pozzo Strada. L’edificio, privo di sagrato, affaccia direttamente sulla strada, è isolato su tutti i lati, ha orientamento nord-sud e fa parte di un complesso polivalente comprensivo di casa parrocchiale, oratorio, cappella per il catechismo e campo sportivo. La chiesa primitiva faceva parte di un complesso monastico di antica fondazione, distrutta dai francesi durante l’assedio di Torino, è stata riedificata a inizio Settecento. La facciata tripartita in muratura intonacata bianca è coronata da un timpano triangolare flesso e impreziosita dal portale in granito grigio con la statua della Vergine e da decorazioni rocaille in rilievo. L’ampio e luminoso interno è a navata unica con volta a botte lunettata e quattro cappelle laterali. Il presbiterio ha volta a botte ed è separato da un emiciclo di colonne monumentali con capitelli dorati dal retrostante vano del coro a terminazione semiellittica. La chiesa è in buono stato di conservazione, l'intonaco della volta presenta un leggero annerimento e abrasioni sparse.
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- facciata
- Facciata in muratura intonacata a ordine unico a sviluppo verticale, tripartita. La parte centrale, leggermente flessa, è definita da coppie di paraste su basamento in granito con capitelli compositi che reggono il timpano triangolare di coronamento. Preceduto da due gradini, si apre il portone d’ingresso architravato in legno a due battenti entro due colonne doriche portanti un architrave in granito grigio sul quale è posta la statua della Vergine. Al di sopra si trova un’apertura rettangolare con cornice mistilinea e cimasa a conchiglia. Il timpano è arricchito dalla trabeazione modanata e da soprastanti pinnacoli cilindrici. Le parti laterali, a coronamento orizzontale, sono raccordate alla parte centrale da volute.
- pianta
- Pianta longitudinale a navata unica con presbiterio rettangolare, abside semicircolare e vano del coro a terminazione semiellittica. Sono presenti due cappelle laterali per lato e, a destra del presbiterio, la cappella della Consolata a pianta quadrata.
- struttura
- Struttura in muratura intonacata. L’aula è coperta da volta a botte lunettata con arconi rilevati. Al di sopra del cornicione di imposta della volta ci sono due aperture rettangolari per lato. Il presbiterio è coperto da volta a botte. Il vano del coro, separato dal presbiterio da un emiciclo di colonne corinzie circolari, ha copertura piana. Il catino absidale ha aperture circolari sopra il cornicione di imposta ed è diviso da costoloni in cinque spicchi lunettati e unghiati. Sono presenti catene metalliche.
- copertura
- Copertura a doppia falda con manto in coppi.
- prospetti laterali
- Prospetti laterali in muratura intonacata e tinteggiata beige, scanditi dalle lesene aggettanti e dalle aperture rettangolari.
- campanile
- Il campanile a base quadrata è posizionato nella parte anteriore della chiesa, sul lato destro. La struttura, in muratura, è intonacata e tinteggiata in beige. Ha quattro ordini sovrapposti definiti da lesene angolari e cornici marcapiano molto aggettanti. Su tutti i lati è presente l’orologio e l’apertura a monofora della cella campanaria con una soprastante apertura quadrilobata. La copertura è a bulbo con rivestimento in lamiera.
- pavimentazione
- Pavimentazione in lastre di marmi policromi con riquadrature sull'asse longitudinale nell'aula; in riquadri di marmo di Botticino e rosso di Verona nell'area presbiteriale.
- arredi
- Sono presenti i banchi disposti longitudinalmente, l'organo sulla cantoria lignea in controfacciata, il coro, i confessionali e altari laterali in marmi con tele e sculture.
- presbiterio
- Il presbiterio storico si trova nella campata che precede l’abside in posizione rialzata di due gradini, la balaustra è stata rimossa. L’altare maggiore è arretrato in posizione isolata, addossato tuttavia alle colonne che schermano il vano del coro. Realizzato in marmi policromi dopo l’ampliamento del 1954, ha andamento curvilineo e il tabernacolo entro tre alzate sorrette da volute. Al di sopra, tra le colonne, entro una cornice intagliata e dorata, si trova la tela di Francesco Gonin raffigurante la Natività di Maria.
- fonte battesimale
- Il fonte battesimale mobile, con vasca circolare in rame su supporto in ferro battuto, viene collocato per la celebrazione in asse all'altare ai piedi dei gradini del presbiterio.
- cappella della Consolata
- La cappella della Consolata, a pianta quadrata con volta a crociera, si trova a destra del presbiterio; sull'altare in marmo bianco è esposta la copia dell'effigie della Consolata del Santuario torinese a ricordo del luogo dell'apparizione del campanile di S. Andrea al cieco di Briançon durante il viaggio.
- facciata
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- 1191 ‐ 1200 (preesistenza carattere generale)
- La preesistente chiesa medievale, denominata "Santum Sepulcrum de Puteo Strata", è menzionata in un documento in cui Guglielmo de la Motta de Ripulis presta omaggio all'Abate di San Solutore Maggiore e negli ordinamenti civici di Torino del XIII sec. con l'intitolazione Santa Maria del Sepolcro.
- 1498 ‐ 1501 (preesistenza carattere generale)
- Attorno alla chiesa si insedia una piccola comunità di monaci Camaldolesi nel 1498; la costruzione della struttura conventuale inizia nel 1501 sotto l'abate Urbano Molombra proveniente dal convento di Classe. I Camaldolesi sono affiancati a un priorato dell’Ordine del Santo Sepolcro ed esercitano cura d’anime parrocchiale.
- 1706 ‐ 1706 (distruzione intero bene)
- Durante l'assedio di Torino la chiesa viene utilizzata dall'esercito francese come deposito di granate e polvere da sparo e fatta esplodere dagli stessi dopo la sconfitta subita il 7 settembre.
- 1710 ‐ 1721 (ricostruzione intero bene)
- La chiesa viene interamente ricostruita tra 1710 e 1721 su progetto di ignoto architetto e intitolata alla Natività della Vergine Maria.
- 1915 ‐ 1915 (restauro e manutenzione intero bene)
- Nel 1915 si dà corso a una prima campagna di restauri finanziata dal comune e dai parrocchiani dei quali si fa menzione nella lapide murata in facciata.
- 1954 ‐ 1955 (ampliamento corpo centrale)
- Nel 1954 l'antica abside viene demolita e la navata centrale allungata di 7 metri verso levante, segue la ricostruzione di una nuova chiusura semicircolare e il ricollocamento degli arredi originari.
- 1962 ‐ 1964 (restauri intero bene)
- Negli anni Sessanta vengono eseguiti lavori di restuaro tra cui il rifacimento dei pavimenti delle cappelle laterali, della vis crucis e del portone, e la posa del rivestimento in granito su facciata, campanile e zoccolatura.
- 1986 ‐ 1986 (restauro corpo centrale)
- Ritinteggiatura totale della navata con due sole tinte, recupero della decorazione delle cappelle laterali, spugnatura delle lesene.
- 1191 ‐ 1200 (preesistenza carattere generale)
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- intero bene ‐ intervento strutturale (1995)
- Il presbiterio attuale insiste sull’area di quello storico nella campata che precede l’abside in posizione rialzata di due gradini. La balaustra, già smontata nel 1967 ma subito ricollocata, è stata definitivamente rimossa. Su progetto dell'arch. Fasana sono stati aggiunti una mensa in marmo bianco in posizione isolata davanti all’altare maggiore e l’ambone, coordinato alla mensa, su una pedana sulla destra. La sede del celebrante, con leggio autonomo, si trova arretrata sulla sinistra.
- mensa ‐ aggiunta arredo (2014)
- La base della mensa è stata ornata da un rivestimento in legno dipinto e dorato a forma di pozzo, richiamo al nome del quartiere, realizzato da Don Gianpaolo e i ragazzi dell'oratorio.
- intero bene ‐ intervento strutturale (1995)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Torino)