Édifices du culte
- Condrò (ME)
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Parrocchia di Santa Maria del Tindari
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Diocèse
Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela
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Région ecclésiastique
Sicilia
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Type
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria del Tindari
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La Chiesa Santa Maria del Tindari, prospiciente la piazza Umberto I°, venne edificata non oltre la seconda metà del XVI secolo. L’edificio presenta pianta a croce latina a tre navate, transetto e abside a pianta quadrata affiancata da due cappelle. L'accesso alla Chiesa avviene attraverso tre ingressi, uno per ogni navata, posti nel prospetto principale e uno nel prospetto est caratterizzato da un antico portale in stile barocco. La navata centrale è separata da quelle laterali da cinque arcate sostenute da capitelli corinzi su colonne in pietra. Nel cleristorio, in corrispondenza delle arcate, si aprono cinque finestre ad arco incorniciate da ricchi apparati decorativi a volute in stucco affiancati da statue raffiguranti personaggi biblici. Il presbiterio, a livelli sfalsati, ospita l’altare maggiore in marmi mischi. Le navate laterali sono illuminate da finestre ad arco poste in corrispondenza degli ingressi. Il prospetto principale, preceduto da una breve scalinata, presenta uno schema a salienti privo di elementi di ripartizione, lateralmente definito dai cantonali in conci di pietra squadrati; questi ultimi sono evidenziati dai soprastanti acroteri, collocati anche al vertice e agli angoli del frontone centrale. Il prospetto, a simmetria centrale, è caratterizzato dal portale principale in stile neoclassico con frontone triangolare e dai due portali laterali di ridotte dimensioni; in asse agli ingressi si aprono le finestre rettangolari dimensionalmente proporzionate alle sottostanti aperture. La torre campanaria, del XX sec., è collocata in aderenza al prospetto est in posizione arretrata rispetto alla facciata principale; vi si accede attraverso un antico portone ligneo definito da una incorniciatura neoclassica; la torre si sviluppa su tre piani scanditi da semplici cornici marcapiano ed è anch’essa decorata sulla sommità dagli acroteri.
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- Pianta
- Pianta a croce latina a tre navate, con transetto e abside a pianta quadrata, fiancheggiato da due ambienti a pianta quadrata. Le tre navate sono separate da due file di cinque colonne per lato.
- Coperture
- Il sistema di copertura è a falde inclinate ad eccezione delle cappelle laterali e della torre campanaria che presentano copertura terrazzata. Internamente un controsoffitto ligneo cassettonato, finemente decorato da intarsi che ricalcano il tema della croce greca, impreziosisce le navate e il transetto.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento è un ammattonato marmoreo a motivi geometrici nei colori grigio bardiglio e nero alternati, con fasce rettangolari rosso Taormina poste a delimitazione delle colonne. Il presbiterio e i basamenti degli altari posti nelle navate laterali e alle estremità del transetto sono in marmo rosso Taormina. Di fattura più antica invece la pavimentazione delle absidi caratterizzata da mattonelle di graniglia bianche, nere e rosa.
- Elementi decorativi
- La navata centrale ospita il prezioso fonte battesimale in pietra arricchito da un baldacchino ligneo a pianta ottagonale internamente decorato da dipinti settecenteschi. Sempre nella navata centrale si segnala la serie di statue in stucco raffiguranti personaggi biblici e santi disposti su mensole in corrispondenza delle colonne. Le navate laterali ospitano invece preziosi altari; in quella sinistra si conservano gli altari di seguito elencati a partire dalla prima campata: altare dedicato a San Michele Arcangelo, a San Francesco di Paola, alla Vergine Sant’Anna e Gesù Bambino e nella quinta l'altare dedicato a San Giuseppe e Gesù fanciullo. Nella navata destra si susseguono a partire dalla prima campata: l'altare dedicato a Sant’Antonio da Padova, quello dedicato alla Vergine con Bambino e le Anime Purganti, l'altare dedicato al Sacro Cuore, quello dedicato alla figura di un Santo Vescovo ed infine nella quinta campata l'altare dedicato alla Vergine con Bambino e Santi Domenicani
- Pianta
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- 1571 ‐ 1588 (sussistenza intero bene)
- La chiesa risulta esistente già nel 1571 quando furono realizzati lavori di ampliamento portati a termine nel 1588, come risulta dall'iscrizione presente nel portone principale
- XVII ‐ XVII (descrizione fonte battesimale)
- Il fonte battesimale, tutt'oggi esistente, è d'epoca secentesca, è collocato sotto la seconda arcata destra del colonnato. Realizzato in marmo rosso di Sicilia, è collocato su un basamento ottagonale, sopraelevato rispetto alla quota del pavimento di tre gradini. La vasca è protetta dall'originario coperchio ligneo ottagonale, nelle cui pareti interne, un dipinto riproduce il battesimo di Gesù ad opera di S. Giovanni. Un baldacchino ligneo, anch'esso secentesco e di pregevole fattura, funge da conopeo del battistero.
- XVIII ‐ 1770 (mutamento giuridico intero bene)
- Nel XVIII secolo, la chiesa divenne parrocchiale contestualmente alla istituzione del Comune di Condrò; nel 1770 fu eretta arcipretale dal Principe di Resuttana, signore di Condrò
- 1704 ‐ 1704 (destinazione d'uso cripta)
- A partire dal 1704, come testimoniato dal registro dei defunti, i corpi venivano inumati nella "sepoltura" di Santa Maria della Misericordia, posta all'interno della chiesa
- 1720 ‐ 1731 (ampliamento e ristrutturazione intero bene)
- Dal registro degli esiti del 1719-1735, redatto dal procuratore della chiesa Madre sac. Giuseppe Perli, risulta che nel 1720 iniziarono i lavori di ristrutturazione e ampliamento che si conclusero nel 1727, con la sistemazione del pavimento. Nel 1731 mastro Carlo "adoratore" venne ricompensato per la doratura della "machina d'altare"
- 1790 ‐ 1790 (stato di conservazione intero bene)
- Nel rivelo del 1790, redatto da don Giuseppe Puleio, viene descritta la chiesa che risulta essere in buono stato di conservazione; nel testo si dà particolare rilievo alla descrizione di alcuni arredi custoditi al suo interno: il coro con sedili intagliati, l'organo e l'orchestra arricchiti con disegni dorati e sostenuti da dodici colonne di pietra, l'altare maggiore ricco di statue, il battistero in pietra di Taormina
- XIX ‐ XIX (elenco cappelle)
- Nella "Giulianetta della parrocchiale chiesa di santa Maria di Tyndari" della prima metà dell'800, dove vennero rendicontate le rendite, è riportato l'elenco delle cappelle esistenti all'interno della Chiesa Madre: di San Nicolò, delle Anime del Purgatorio, di San Francesco dei Poveri, di San Michele Arcangelo, di Sant’Orsola e dell’Itria
- 1857 ‐ 1857 (ristrutturazione intero bene)
- Nel conto di introito e esito della Chiesa, datato 5 ottobre 1857, sono annotati i lavori di ristrutturazione della chiesa, relativi alla sistemazione della copertura e degli interni con "colocina, gesso, tegoli, quatretti di creta cotta"
- 1865 ‐ 1865 (crollo parziale cupola ed altare maggiore)
- Il 15 luglio 1865, l'arciprete rende noto alla Deputazione del Capitolo che la chiesa ”è malconcia per inerzia dei presenti e passati amministratori, la cupola che sta al disopra dell’altare maggiore parte caduta parte cadente”
- 1877 ‐ 1877 (chiusura al culto altare maggiore)
- L'arcivescovo di Messina, monsignor Giuseppe Guarino, a seguito della visita pastorale, dispone che: "l’altare maggiore resti interdetto finché si provveda di altra lapide mentre si è trovata rotta”
- 1883 ‐ 1883 (richiesta fondi per il restauro soffitto)
- Nel 1883 il Municipio di Condrò fa richiesta di fondi all’Economato Generale dei Benefici Vacanti per le Provincie Siciliane per il restauro del soffitto della Chiesa che, già nel 1877 in occasione della visita pastorale di monsignor Giuseppe Guarino, risultava fortemente danneggiato
- 1908 ‐ 1908 (danneggiamento per terremoto intero bene)
- Durante ill terremoto del 1908, la Chiesa Madre riportò gravi danni
- 1928 ‐ 1928 (chiusura al culto intero bene)
- La Chiesa venne chiusa al culto nel marzo del 1928 a seguito dell'aggravarsi delle lesioni causate dal terremoto
- 1928 ‐ 1928 (stato di conservazione intero bene)
- Il 26 luglio 1928 il Municipio di Condrò trasmise a monsignor Paino la nota del Genio Civile in cui si evidenzia il cattivo stato di conservazione delle chiesa per la presenza di gravi lesioni all'altare maggiore, alle cappelle e all'armatura in legno della copertura
- 1931 ‐ 1932 (progettazione ed affidamento lavori intero bene)
- Il progetto per i lavori di riparazione della Chiesa e per la ricostruzione del campanile, datato 10 agosto 1931, venne redatto dall’ing. Francesco Barbaro ed approvato il 12 gennaio 1932. Il 4 agosto 1932 l’esecuzione dei lavori venne affidata all’impresa Cardile Giuseppe
- 1933 ‐ 1933 (affidamento lavori di costruzione soffitto)
- Il 29 luglio 1933, l’ingegnere Francesco Barbaro affidò al sig. Francesco Cuscona la costruzione del soffitto ligneo a cassettoni per il transetto della Chiesa; l'opera, realizzata in legno di pioppo e con struttura portante in abete, è a perfetta imitazione del soffitto esistente nella navata centrale
- 1939 ‐ 1939 (affidamento lavori di costruzione campanile)
- Il 14 gennaio 1939, l’ingegnere Francesco Barbaro affidò all’impresa Isgrò Domenico i lavori di costruzione del Campanile, da eseguirsi in quattro mesi, come da progetto del 4 agosto 1931
- 1978 ‐ 1978 (danneggiamento per terremoto intero bene)
- Il terremoto del 16 aprile 1978 causò il danneggiamento della chiesa
- 1980 ‐ 1982 (progettazione e realizzazione lavori prospetto laterale)
- Su progetto redatto il 17 novembre del 1980 ed approvato il 4 febbraio 1981, con parere favorevole della Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici di Catania, vennero avviati i lavori di demolizione e rifacimento degli intonaci esterni del prospetto ovest della chiesa madre. I lavori vennero conclusi nel 1982
- 2010 ‐ 2010 (segnalazione danni al tetto intero bene)
- Nel 2010 il parroco segnalò la necessità di urgenti lavori di manutenzione alla chiesa per i danni al tetto e alla struttura lignea sottostante causati da infiltrazioni di acqua piovana
- 2015 ‐ 2017 (restauro intero bene)
- Nel 2015 è stato redatto il progetto di restauro della chiesa per il consolidamento e il restauro della copertura, della facciata e del campanile, nonché interventi conservativi su sculture e manufatti liturgici interessati da danni causati da insetti e umidità. I lavori iniziati nel novembre 2016 si sono conclusi nel luglio 2017
- 1571 ‐ 1588 (sussistenza intero bene)
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- presbiterio ‐ intervento strutturale (2009)
- Ampliamento dell'area presbiteriale mediante realizzazione di un basamento sopraelevato dalla quota del pavimento di circa 35 centimetri, che dalla gradinata dell'altare maggiore si estende nel transetto, fino all'arco trionfale. Il basamento, posto sopra il pavimento esistente, è realizzato in muratura ed è rifinito in marmo rosso di Sicilia. Al centro dell'area presbiteriale è stato posto il nuovo altare coram populo, delle dimensioni di cm 120 x 120 x 90. E' stata impiegata la pietra di Comiso per il basamento e la mensa ed il marmo verde Guatemala per le colonnine poste ai quattro angoli. L'ambone, posto sul bordo laterale dell'area presbiteriale è costituito da un semplice leggio in metallo risalente agli anni settanta. La sede eucaristica è nel tabernacolo dell'altare maggiore. La sede presidenziale, posta lateralmente all'altare maggiore, è costituita da una poltrona e due sgabelli (contemporanei) in legno intarsiato, verniciati color oro con le sedute rivestite in velluto rosso.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (2009)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela)