Édifices du culte
- San Bassano (CR)
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Parrocchia di San Martino Vescovo
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Diocèse
Cremona
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Région ecclésiastique
Lombardia
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Ambito culturale
- maestranze cremonesi (edificazione chiesa)
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Type
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Bassano
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La struttura base risalente al 1581 era ad una sola navata con volta a botte molto alta con zona presbiterale chiusa da una semicupola decorata. Oggi le navate sono tre, scandite da robusti pilastri in muratura. La sequenza degli altari laterali si armonizza con la copertura a vela delle navate laterali più basse, riconoscibili esternamente dai contrafforti.
La facciata della chiesa è tripartita mediante lesene che evidenziano le dimensioni delle navate interne. Lo strato di intonaco in facciata è realizzato in conglomerato cementizio lavato. Le parti laterali sono concluse da una balaustra in cemento, mentre la parte centrale termina con un timpano sotto il quale è la lunetta con il gruppo scultoreo intitolato a San Bassano.
Il portone ligneo bugnato centrale è affiancato da due porte laterali: tutte sono ornate con fregi, timpani e lesene. -
- Pianta
- La pianta dell’edificio è semplice di forma rettangolare, senza transetto, con parte absidale semicircolare sporgente provvista di due finestre laterali. La navata centrale è illuminata da due file di oculi sommitali, mentre quelle laterali da lunette poste sopra le nicchie occupate dagli altari minori e dal fonte battesimale.
- Struttura
- Dall’esterno la chiesa si presenta come un volume compatto con l’aula, la sagrestia e la torre campanaria. La struttura è realizzata interamente in mattoni, comprese le fondamenta. Il presbiterio è rialzato di tre gradini. Le navate sono tre, scandite da robusti pilastri in muratura. Quella centrale è caratterizzata da una volta a botte.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento è recente, in lastre di Breccia Aurora Oniciata, bordate con Rosso Verona, fatto eseguire per volontà di Letizia Botti Papa. La cappella laterale di Sant’Angela si presenta anch’essa con gli stessi materiali. La sagrestia è in parquet. Il presbiterio è in Perlato di Sicilia, presente anche nella zona del coro.
- Coperture
- Le coperture si presentano a falde con struttura in tavelloni e travi tipo “Varese”, tranne la parte absidale, che è in legno. Il manto è in coppi con lastre di fibrocemento sottocoppo.
- Elementi decorativi
- La parte più preziosa è concentrata nell’abside, ove è collocato l’altare “alla romana” di pregevole fattura in marmi policromi di gusto barocco, a tre ripiani con il tempietto del tabernacolo al centro. Costruito nel 1750, aveva un effetto scenografico con il grande affresco raffigurante l’Assunta con San Bassano (secolo XVII) e con il coro ligneo (oggi scomparso). L’affresco è stato erroneamente attribuito alla famiglia Campi poiché l’epoca della sua esecuzione non è loro coeva. Dell’originale impostazione (che vedeva gli Apostoli schierati ai lati della Madonna e il Paradiso con la Santissima Trinità nel catino, andati perduti con il crollo della volta del presbiterio nel 1821) oggi rimane molto poco a seguito dei numerosi rimaneggiamenti ottocenteschi. Evidenti comunque rimangono i richiami alla scuola del Campi e del Malosso. Un altro quadro di pregio raffigura la Madonna con Bambino, San Giuseppe e San Fermo, risalente al 1758, è situato sopra l’altare di San Fermo e viene attribuito ad Angelo Massarotti. Costituisce l’unica opera sopravvissuta a testimonianza dell’antico culto paesano per il santo. A Giovanni Battista Trotti detto il Malosso viene attribuito il Cristo deposto, quadro del 1601, posto sopra un altare laterale, che viene descritto nelle opere della chiesa solo a partire dal 1918. A destra entrando si trova il busto bronzeo di Mons. Angelo Frosi, vescovo san bassanese saveriano missionario in Brasile. E’ stato eseguito nell’anno della sua morte (1995) dallo scultore Angelo Solci di Cremona. L’organo e la cantoria sono posti in controfacciata sopra il portone di ingresso. Lo storico strumento è stato costruito tra il 1915-18 e restaurato nel 2008.
- Pianta
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- XI ‐ XII (citazione località carattere generale)
- La località di San Bassano è citata in documenti dell'XI e del XII secolo. Non abbiamo nessuna attestazione documentaria per la chiesa nei secoli medievali.
- XII ‐ XVIII (preesistenza carattere generale)
- Precedentemente all'odierna chiesa parrocchiale (dal sec. XII) la chiesa principale di San Bassano, dedicata a San Martino, sorgeva nella zona della attuale scuola dell’infanzia, anch’essa legata alle Confraternite della Santissima Trinità e della Madonna del Carmelo. Andata in decadimento con la annessa casa parrocchiale e con la soppressione delle Confraternite venne demolita alla fine del sec. XVIII ed oggi se ne conservano solo tracce documentali.
- XVI ‐ XVII (preesistenza intero bene)
- La preesistenza di un modesto edificio di culto (oratorio) sul sedime dell’attuale chiesa parrocchiale è documentata negli archivi attraverso le visite pastorali dei Vescovi (Sfondrati, Speciano, Brivio, Visconti, Isimbardi, Settala, Litta). Le Confraternite presenti, secondo il costume dell’epoca, della Santissima Trinità e della Madonna del Carmelo ed i cittadini avevano nel tempo abbellito ed adornato l’edificio con il coro dietro l’altare, decori interni, campanile con l’orologio.
- 1612 ‐ 1612 (consacrazione intero bene)
- In occasione della visita pastorale del 1612, tenuta dal vescovo Brivio, la chiesa viene consacrata.
- XVIII ‐ XVIII (aggiunta altari interni)
- Cresce il numero degli altari interni e si arricchisce quello centrale per opera del parroco Bartolomeo Donzelli.
- 1821 ‐ 1821 (volta presbiterio)
- Nel 1821 viene documentato il crollo della volta del presbiterio.
- 1872 ‐ 1875 (costruzione navate laterali)
- Il Parroco Mons. Carlo Vismara commissiona all’architetto Carlo Visioli l’aggiunta delle navate laterali per aumentare la capienza dell’edificio di culto, sfruttando la preesistenza delle cappelle, seguendo lo stile bramantesco, in linea con il gusto neorinascimentale dell’epoca.
- 1872 ‐ 1875 (restauro intero bene)
- A seguito dei lavori eseguiti per la costruzione delle navate laterali, si rinnovano l’organo, il pavimento, il coro e gli altari minori.
- 1908 ‐ 1908 (innalzamento campanile)
- L’ingegner Carlo Brovelli di Soresina esegue il consolidamento del campanile, innalzandolo con l’aggiunta del tamburo ottagonale e della guglia.
- 1914 ‐ 1916 (ampliamento intero bene)
- All’architetto Abramo Aresi, autore di un bozzetto volontario, il parroco don Carlo Bossi affida l’incarico di realizzare l’allungamento della chiesa verso il sagrato.
- 1914 ‐ 1916 (rifacimento facciata)
- A seguito dell'allungamento della navata, viene realizzato anche l'intervento di rifacimento della facciata.
- 1916 ‐ 1916 (posizionamento gruppo scultoreo facciata)
- Nel 1916 viene posto in opera nella lunetta centrale della facciata il gruppo scultoreo di Luigi Ferrari di Treviglio raffigurante “San Bassano che resuscita il fanciullo morso dalla vipera”.
- 1950 ‐ 1950 (rifacimento coperture)
- Viene rimossa l’orditura del tetto in legno sulle tre navate e sostituita con tavelloni in laterizio e travi tipo “Varese” in cemento armato.
- 1970 ‐ 1970 (installazione impianti)
- Il parroco Monsignor Alessandro Villa, al pensionamento del sagrestano, commissiona l’elettrificazione del concerto delle campane. Viene inserito l’impianto di riscaldamento ad aria calda, il cui generatore è esterno alla chiesa, alloggiato in apposito volume tecnico addossato alla sagrestia.
- 1983 ‐ 1983 (ripasso coperture)
- Viene eseguito il ripasso delle coperture in laterizio con l’aggiunta di lastre sottocoppo, per salvaguardare le sottostanti volte e stucchi, e di canali in rame.
- 1986 ‐ 1988 (rifacimento pavimentazione interna)
- Viene realizzato un nuovo pavimento in tutte le navate e nel presbiterio con l’impiego di Breccia Aurora Oniciata, Rosso Verona e Perlato di Sicilia.
- 2001 ‐ 2002 (restauro campanile)
- Viene restaurata la torre campanaria, con la sostituzione del castello e del concerto delle campane.
- 2001 ‐ 2002 (restauro facciata)
- Avviene il restauro della facciata principale.
- XI ‐ XII (citazione località carattere generale)
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- altare ‐ intervento strutturale (1988)
- Viene collocata sopra tre ordini di gradini, grazie alla generosità di due benefattrici (le sorelle Mariuccia e Giuseppina Rizzini), la nuova mensa in marmo Rosso Verona (che rappresenta l’Ultima Cena) ed un crocifisso bronzeo, opere dello scultore Mario Toffetti. La mensa è parallela all’altare maggiore, a sua volta rimasto sopraelevato sul presbiterio da ulteriori tre gradini.
- ambone ‐ intervento strutturale (1988)
- Insieme alla nuova mensa, la generosità di Monsignor Alessandro Villa fece collocare anche il nuovo ambone, sempre in marmo Rosso Verona lavorato alla punta dallo scultore Mario Toffetti, raffigurante il Discorso della Montagna. E’ posto sul lato sinistro dell’altare verso la sagrestia. Sul lato destro campeggia ora il grande crocifisso ligneo del secolo XVII restaurato.
- cattedra ‐ aggiunta arredo (1988)
- La sede è collocata centralmente sui gradini dell’altare maggiore ed è costituita da semplice seduta imbottite, con struttura in legno dorato.
- presbiterio ‐ intervento strutturale (1988)
- A questo periodo risale la riforma del presbiterio con la rimozione delle balaustre in marmo ed il loro trasferimento nella cappella laterale di Sant’Angela, e la realizzazione di tre gradini.
- altare ‐ intervento strutturale (1988)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Cremona)