Édifices du culte
- Rivoli (TO)
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Parrocchia di San Giovanni Bosco
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Diocèse
Torino
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Région ecclésiastique
Piemonte
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Type
chiesa
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Qualification
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di San Giovanni Bosco
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La chiesa di san Giovanni Bosco, realizzata tra il 1976 e il 1978, è stata consacrata il primo aprile 1979 e rappresenta un luogo di incontro e aggregazione per la popolazione locale, soprattutto giovanile. L'edificio è caratterizzato da linee semplici e pulite: la muratura è realizzata in mattone paramano e privo di motivi decorativi. Il corpo che ospita l'aula dell'assemblea e il presbiterio è visibilmente più alto rispetto alla zona d'accesso ed è caratterizzato da una struttura a capanna che sovrasta la copertura piana dell'ingresso principale. La canonica e gli uffici parrocchiali, collegati alla chiesa tramite una cappella feriale, si affacciano anch'essi sul sagrato principale e sono ospitati all'interno di un edificio a due piani, connotato da una muratura intonacata, con copertura a capanna della stessa altezza del corpo dell'aula dei fedeli.
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- facciata
- La facciata si affaccia sul sagrato su cui si attestano gli ingressi rispettivamente all'aula dell'assemblea, alla cappella feriale e agli uffici parrocchiali. Il sagrato è rialzato rispetto al piano stradale tramite una gradinata. Un parapetto metallico e una cancellata automatizzata consentono l'accesso da Via Carrù e immettono in un piccolo spiazzo, collocato alla base della gradinata, in cui sono collocati una scultura in bronzo dedicata a Don Bosco, una nicchia contenente una madonna, un crocefisso metallico e una rampa di scale che immette ai locali, posti al piano interrato, in cui vengono ospitati gli spazi per la catechesi. Il prospetto principale della chiesa è in mattoni e ospita il portone d'ingresso, in legno, che immette in una bussola d'accesso antecedente l'aula dell'assemblea. Una targa con le date più significative (posa della prima pietra, costruzione e dedicazione) è collocata in prossimità di quest'ultimo. Un secondo portone, di dimensioni più ridotte rispetto al principale, consente l'accesso alla cappella feriale adiacente. Sulla copertura piana è collocato un campanile funzionante, decisamente moderno: la struttura è,infatti, costituita da profili metallici che supportano la campana di modeste dimensioni.
- facciate laterali
- Il fronte su via Carrù, delimitato da un parapetto metallico, riprende le linee del prospetto principale: realizzato in mattone è,però, arricchito da un motivo ricorrente creato dall'alternarsi di aperture rettangolari e da parti in muratura liscia a vista. Al di sopra una serie di finestre creano una fascia vetrata che consente alla luce di penetrare. Una mensola concava in cemento funge da supporto per la copertura a falde, realizzata in lamiera. Una rampa, con relativo mancorrente, fiancheggia il prospetto consente l'accesso a carrozzine e passeggini.
- Interni
- L'ingresso all'aula ,a pianta unica rettangolare longitudinale, avviene tramite due bussole delimitate, internamente, da porte vetrate.Sono presemti due file di sedie mobili e due pilastri in cemento che evidenziano il passaggio tra il corpo più basso dell’ingresso e quello più alto dell’aula. Ai lati dell'ingresso si trovano sulla sinistra un confessionale ligneo non integrato nella muratura e una scultura raffigurante la Vergine con il bambino in braccio, sulla destra una vetrata che funge da filtro tra l'aula principale e la cappella feriale, in cui vengono svolte le celebrazioni durante la settimana. La pavimentazione è realizzata in piastrelle di gres porcellanato e le pareti sono in mattone senza motivi ornamentali. La copertura è caratterizzata da una controsoffittatura sopra cui è ospitato il cavedio tecnico per gli impianti. L'illuminazione è garantita elettricamente da neon e naturalmente dalla fascia vetrata che corre lungo le pareti laterali e dietro la zona presbiteriale; in questo punto è possibile apprezzare una vetrata artistica riccamente decorata e colorata. Le sedute mobili sono disposte non solo frontalmente rispetto all’altare, ma anche lateralmente. Sulla parete di fondo, a sinistra, è collocata un’uscita di emergenza che consente, in caso di necessità, di far defluire i fedeli passando dal retro della chiesa; dalla parte opposta è invece posizionato un coro ligneo di recente fattura.
- arredi
- I poli liturgici dell'aula principale e della cappella feriale sono coevi alla realizzazione della chiesa; sono per lo più lignei e mobili. I confessionali sono tutti non integrati nella muratura. In prossimità dell'ingresso principale e sul fondo, a fianco della zona presbiteriale, sono presenti sculture raffiguranti la Vergine con il bambino e san Giovanni Bosco con due fanciulli.
- cappella feriale
- La cappella feriale comunica con l'aula principale ed è separata da essa tramite una parete vetrata con finestre e porte-finestre. La pavimentazione è in gres porcellanato e le pareti sono intonacate (bianco) con un motivo decorativo realizzato in legno. Le sedute sono mobili e riprendono quelle già utilizzate nella sala dei fedeli principale. La zona del presbiterio è delimitata da una stuoia verde che disegna lo spazio destinato ai celebranti. Qui è collocato un altare ligneo mobile, la sede del celebrante e un leggio caratterizzato da un basamento metallico decorato.
- presbiterio
- L'altare, l'ambone, le sedute per i celebranti, la base di appoggio per la custodia eucaristica e i leggii che si trovano nel presbiterio,posto su una pedana rialzata rispetto all'aula dell'assemblea, sono tutti realizzati in legno e riprendono un motivo geometrico comune, molto lineare e semplice. Alla base della zona presbiteriale vi è,inoltre, un fonte battesimale, che riprende le forme dei precedenti arredi liturgici ed è arricchito da una copertura metallica riccamente decorata. La parete di fondo, dietro l'altare, è arricchita da un grande crocifisso in legno.
- facciata
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- 1972 ‐ 1972 (progettazione intero bene)
- 05/1972: il parroco, don Giuseppe Lanza, accetta il progetto dell'architetto Beppe Delpiano per la costruzione di un centro religioso.
- 1973 ‐ 1975 (proprietà area)
- 03/1973: il Comune invia una lettera a Torino-Chiese e alla Confessione Evangelisti Battisti per la ripartizione dell'area in cui è prevista la costruzione di un centro religioso. 06/1973: la comunità provvede ad una raccolta firme per la costruzione di un centro religioso. 08/1973: il Comune concede l'area agli Evangelisti Battisti. 09/1973: Torino- Chiese si oppone alla decisione del Comune chiedendo almeno la costruzione di una piccola chiesetta. Gli anni successivi si prova a lavorare ad un progetto condiviso senza esito positivo. 03/1975: la comunità evangelica rinuncia all'area di Maiasco.
- 1975 ‐ 1977 (progettazione intero bene)
- Progetto dell'architetto Antonino Tripodi per la zona 6 Maiasco prevede i locali per le opere per il ministero pastorale e la casa canonica. 13/05/1975: parere positivo della Commissione Igienico Edilizia n.208/75 07/04/1976: PCCASI (Pontificia Commissione Centrale dell'Arte Sacra) approva progetto per il centro religioso e Opere per il Ministero Pastorale. 16/03/1977: PCCASI approva il progetto di completamento del centro religioso mentre invita a ridurre gli ambienti della casa canonica. 04/08/1977: concessione contributo mutuo-statale di £. 80.000.000 per il completamento parrocchiale tramite legge 18/04/1962 n.168- Capo II su esercizio finanziario 1973-74; legge 17/06/1973 n.444 e legge 23/12/1975 n.721.
- 1977 ‐ 1979 (completamento intero bene)
- 1977-1979: costruzione centro religioso eseguita dall'impresa edile Armellino. 01/04/1979: consacrazione della chiesa
- 1972 ‐ 1972 (progettazione intero bene)
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- intero bene ‐ intervento strutturale (1977)
- Chiesa realizzata dopo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II.
- intero bene ‐ intervento strutturale (1977)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Torino)