Édifices du culte
negli appunti
![](UI/images/logos/iiif/uv.png)
© CC BY-NC-SA (Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale)
- Bologna (BO)
-
Parrocchia di San Giuseppe Cottolengo
-
Diocèse
Bologna
-
Région ecclésiastique
Emilia Romagna
-
Ambito culturale
- architettura moderna (costruzione)
-
Type
chiesa
-
Qualification
parrocchiale
-
Denominazione principale
Chiesa di San Giuseppe Cottolengo
-
La parrocchia di San Giuseppe Cottolengo, istituita a fine anni ’50, è situata nel quartiere Porto di Bologna, su Via Marzabotto. Il linguaggio architettonico rimanda al modernismo maturo degli altri interventi lercariani, con le quattro pareti esterne identicamente trattate con elementi strutturali in cemento a vista, finestre a nastro e paramenti in laterizio. Il corpo liturgico è caratterizzato da un orientamento diagonale dell'assemblea, culminante nell'altare addossato alla testata d'angolo.
-
- Contesto
- Situato in ambito periferico, l'edificio si affaccia su via Marzabotto, perpendicolare a Via Saffi, in prossimità dell'Ospedale Maggiore. Il contesto presenta edifici a carattere residenziale, edificati prevalentemente fra i '50 e i '60, che raggiungono un massimo di sei piani; sono presenti, inoltre, sul fianco settentrionale dell'edificio una piccola piazza chiusa al traffico, su quello meridionale un campo da calcio.
- Impianto planivolumetrico
- Allo spazio liturgico, sviluppato su un solo livello, è annessa la canonica. I saloni parrocchiali sono situati in un edificio distaccato, ad est del corpo di fabbrica.
- Esterno
- Il corpo di fabbrica si presenta come una semplice sovrapposizione di due volumi parallelepipedi, di cui quello inferiore aggettante. I quattro fianchi dell’edificio mostrano una partizione orizzontale identica: la porzione aggettante ha un registro inferiore in mattoni a vista e uno superiore di bucature quadrate, con la copertura dell’aggetto a falda ricoperta in coppi; il volume superiore presenta un registro di finestre in lunghezza e un soprastante cornicione in cemento a vista, dall’aspetto marcato, in corrispondenza delle travi di copertura. Le travi inclinate delle falde sono particolarmente evidenti in corrispondenza degli spigoli, oltre cui aggettano. La facciata occidentale e quella settentrionale ospitano due accessi simmetrici rispetto allo spigolo dell’edificio, e ad esso ravvicinati. Tali accessi, ricavati entro nicchie semicircolari, sono preceduti da un breve sagrato ascendente, pavimentato con laterizi posati a spina di pesce. Il lato settentrionale prospetta su uno spazio pubblico e aperto; quello meridionale su un campetto da calcio. Quest’ultimo lato denota la presenza d’una cappella interna; parimenti il lato orientale denuncia la presenza di tre nicchie interne alla chiesa.
- Pianta
- L’edificio è a pianta quadrata con distribuzione diagonale; l’aula è piana, a meno di una breve rampa discendente tra l’ingresso e l’assemblea.
- Interni
- L’aula, assai luminosa per la semplice intonacatura e il doppio ordine di finestre a nastro a sviluppo continuo, è caratterizzata da un orientamento diagonale dell’assemblea, culminante nel presbiterio addossato allo spigolo opposto agli accessi. Tale angolo appare fortemente connotato da un pilastro in cemento a vista che, insieme agli altri tre angolari su cui dipartono le travi identicamente a vista, sorregge il solaio dell’aula, con controsoffitto in pannelli prefabbricati bianchi. Il pavimento dell'aula è in piastrelle quadrate di cotto, quello del presbiterio in marmo rosso.
- Impianto strutturale
- Telaio in cemento armato con tamponature in laterizio.
- apparati liturgici
- Il presbiterio è diviso in due piani successivi, rialzati entrambi di due gradini. Sul più basso vi è l'ambone a leggio in legno intarsiato, un fonte battesimale scultoreo, le panche per il coro, in quello terminale l'altare, la croce, la sede per il celebrante e le sedute laterali per i concelebranti e i chierici. I confessionali a nicchia si trovano ricavati entro la parete a sinistra dell'assemblea. Una cappella feriale è presente alla destra dell'assemblea, separata da essa da pareti vitree. L'assemblea è divisa in quattro colonne a battaglione in panche lignee. L'accesso alla sagrestia è alla sinistra dell'altare.
- Contesto
-
- 1957 ‐ 1957 (preesistenze intero bene)
- La parrocchia di San Giuseppe Cottolengo fu istituita nel 1957 su volere del cardinale Giacomo Lercaro, che la affidò ai religiosi della Piccola Opera della Divina Provvidenza, un ordine religioso fondato nei primi anni del Novecento dal beato Luigi Orione. La comunità parrocchiale fu inizialmente ospitata in una struttura prefabbricata, inaugurata nel novembre 1957, nella quale si celebrò la prima Decennale Eucaristica.
- 1962 ‐ 1964 (costruzione intero bene)
- Il 20 agosto 1962 si aprì il cantiere per la costruzione della chiesa definitiva, su progetto di Mario Federico Roggero che la concepì come tipico esempio, riportando le parole del card. Giacomo Lercaro, di una chiesa “come casa tra le case”. La posa della prima pietra avvenne il 6 ottobre 1962 da parte dello stesso Lercaro. Egli, il 21 marzo 1964, benedì la nuova chiesa; pochi giorni dopo, il 29 marzo, venne definitivamente abbattuta la “chiesetta”. Nel corso degli anni si abbellì la chiesa con la parete della Via Crucis, il battistero, l’ambone e il grandissimo crocefisso.
- 1980 ‐ 1990 (modifiche intero bene)
- Nel 1980 la chiesa subì alcune modifiche a seguito del rinnovamento liturgico e venne riconsacrata dal cardinale Antonio Poma. Nel giugno del 1990 avvenne la benedizione ed inaugurazione della nuova Cappella del S.S. Sacramento.
- 1957 ‐ 1957 (preesistenze intero bene)
-
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1980)
- Il presbiterio è stato ristrutturato per essere adeguato alle nuove norme liturgiche del Concilio Vaticano II.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1980)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Bologna)