Édifices du culte
- Poggio Moiano (RI)
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Parrocchia dell' Immacolata e di San Giovanni Battista
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Diocèse
Sabina - Poggio Mirteto
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Région ecclésiastique
Lazio
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Type
chiesa
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Qualification
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa di San Martino
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La Chiesa rurale dedicata a San Martino, si trova a circa 1 km dal centro abitato di Poggio Moiano. La Chiesa sembra risalire al X secolo e ha ancora oggi annesso alla zona absidale un dormitorio. L’intero edificio è realizzato con pietra locale; la facciata presenta varie particolarità, si possono notare inseriti nella muratura dei blocchi di reimpiego e motivi ornamentali prelevati da un monumento funerario di particolare imponenza e maestosità. La facciata ha un profilo a capanna, con tutto lo spiovente sinistro occupato da un campanile a vela a due luci con archi a sesto pieno e con coronamento a due spioventi. Sopra all’unico portone in legno inserito in un portale in pietra, vi è un oculo - rosone in pietra. L'interno è una navata unica con abside semicircolare contenente due affreschi raffiguranti San Martino e Sant'Antonio Abate datati XVI sec. Dietro l’abside il fabbricato continua regolarmente come uno stesso corpo di fabbrica ma con altezza differente; costruito successivamente questo fabbricato aveva la funzione di dormitorio.
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- Facciata
- La facciata ha un profilo a capanna, presenta tracce di pezzature di intonaco, parti in pietra calcarea locale e blocchi squadrati negli angoli; lo spiovente sinistro del tetto è occupato da un campanile a vela a due luci con archi a sesto pieno con coronamento a due spioventi. Sopra all’unico portone di ingresso in legno inserito in un portale in pietra con lunetta cieca a tutto sesto, vi è un oculo-rosone in pietra, composto da due elementi distinti: l’interno è un rosone dentellato, composto da quattro raggi simmetrici, mentre la cornice esterna, presenta una decorazione lineare. La facciata presenta varie particolarità, si possono notare inseriti nella facciata ad altezza della lunetta e in basso a destra nove blocchi in bassorilievi con motivi ornamentali, tra cui un architrave in due blocchi adornati di rose e un bucranio (raffigurante una testa di bove scarnita ornata con nastri) riscontrabile in basso a destra della facciata.
- Impianto planimetrico
- L’impianto planimetrico è a navata unica con abside semicircolare che si inserisce nell’annesso dormitorio. La luce naturale penetra oltre dal piccolo loculo della facciata anche grazie alla presenza di due finestre posizionate in maniera asimmetrica nelle due pareti laterali. Dietro l’abside il fabbricato continua regolarmente come uno stesso corpo di fabbrica. Tutto il corpo della fabbrica è lungo circa 22m, la sola chiesa misura circa 14m di lunghezza e poco meno 6 m di larghezza.
- Impianto strutturale
- L’edificio è in muratura portante composta da pietrame di cava. La navata presenta un tetto a vista mentre l’abside presenta una calotta semisferica.
- Pavimenti e pavimentazioni
- La pavimentazione è in cotto disposto a spina di pesce . Il presbiterio, separato dalla piccola aula da un gradino in pietra, riprende la stessa tipologia di pavimento della Chiesa.
- Interni
- La Chiesa al suo interno si presenta in un discreto stato di conservazione, risulta completamente intonacata priva di qualsiasi decorazione se non nell’abside semicircolare dove vi sono due affreschi del XVI sec. raffiguranti San Martino che divide il mantello con un povero e Sant'Antonio Abate. Sempre nel catino absidale gira un sedile in muratura. In prossimità dell’ingresso vi sono conservati due reperti, un contenitore in pietra e dei lacunari di una tomba.
- Coperture
- La copertura di tutto l’edificio è composta da un tetto, a due falde sostenuto da due capriate lignee (composte da puntone, catena, monaco, travicelli e pianelle in cotto)e ricoperto da tegole in laterizio.
- Facciata
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- 1343 ‐ 1343 (menzione intero bene)
- La piccola chiesa di San Martino costituisce un bell’esempio di reimpiego di blocchi e di motivi ornamentali prelevati da un monumento funerario di particolare imponenza e maestosità. E’ situata poco fuori dal paese, su una strada di campagna nella zona detta “Madonna della Quercia”. La piccola chiesa è menzionata per la prima volta nel Registrum Iurisdictionis Episcopatus Sabinenis, dove si registra che l’edificio di culto è retto da un presbiter, dominus Christofarus de Cantalupo.
- 1556 ‐ 1556 (decorazione interno)
- Decorazione del piccolo catino absidale della chiesa con la figura di San Martino e l’iscrizione che ricorda “questa figura la fatta fare Ioanne de Innoce per voto 1556”.
- 1572 ‐ 1572 (menzione intero bene)
- Vi abita quedam heremita e la fabbrica è in buono stato (Mancinelli 2007, pp. 231-232).
- 1636 ‐ 1636 (menzione intero bene)
- Nella ecclesia campestri S. Martini dimora un eremita; dalla relazione della visita pastorale effettuata quello stesso anno si apprende che “dictam ecclesiam et edis fuisse concessas Religioni S. Augustini a Communitate et ordinario rev.mus visitator declaravit nullam dictam concessionem cum sit contra costitutiones apostolicas de non erigendi monasteriis ubi non inhabitare possunt duodecim frates” (Mancinelli 2007, pp. 231-232).
- 1779 ‐ 1782 (menzione intero bene)
- La visita pastorale del cardinale Corsini riporta che la struttura architettonica della chiesa è databile al XVI secolo e nell’abside è stata dipinta una figura di San Martino con la seguente iscrizione: “questa figura la fatta fare ioanne de Innoce per voto 1556”. Inoltre si ricorda che “Questo Beneficio eretto in coadiutoria a favore di questo arciprete e (…) di questo popolo di Poggio Moiano consta di tre Benefizi”.
- 1833 ‐ 1836 (menzione intero bene)
- Nella visita pastorale del cardinale Carlo Odescalchi, la chiesa rurale di San Martino è soltanto menzione, come le altre chiese di Poggio Moiano (eccezion fatta per la chiesa parrocchiale).
- 1972 ‐ 1972 (restauri intero bene)
- Restauro dell’intero bene ad opera della Soprintendenza ai Monumenti.
- 1343 ‐ 1343 (menzione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1972)
- Fonti riferiscono di un restauro datato 1972, probabilmente in quel periodo è stato spostato l’altare verso il popolo e costruito a blocco, con un unico sostegno centrale in mattoni in laterizio con sopra la mensa, gli altri arredi sono mobili in legno o in ferro.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1972)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diocèse de Sabina - Poggio Mirteto)