La Chiesa di Santa Oliva domina la scena urbana del centro storico di Raffadali. La maestosa facciata principale, ispirata a modelli del tardo barocco siciliano, è rivolta a sud e fa da quinta ad un ampio sagrato. La lunghezza della fabbrica è di circa 40 m, la larghezza circa 27 m. L’aula liturgica della chiesa ha una pianta a croce latina e si sviluppa a tre navate con transetto. Il ritmo interno è scandito dalla alternanza regolare di colonne, nicchie e paraste. Le volte e la cupola sono affrescate e tutte le decorazioni sono in stile barocco.

• Cappella
  • Nelle navate laterali le cappelle sono corrispondenti alle arcate. Dalla navata sinistra, la prima cappella conserva un antico quadro di Santa Rosalia; la seconda ospita il fonte battesimale con un quadro del battesimo di Gesù; la terza è dedicata a S. Raffaele Arcangelo; la quarta a S.Anna; la quinta ospita una statua lignea dell'Annunziata; la sesta è dedicata a Santa Rita; la settima, posta alla fine della navata è dedicata alla Madonna degli Infermi e ospita una edicola con la statua lignea. Nella navata di destra la prima cappella è dedicata a S. Alfonso dei Liguori; la seconda è adibita ad ingresso laterale; la terza è dedicata a San Francesco; la quarta all'Addolorata; la quinta a S. Castrense; la sesta a Gesù crocifisso; l'ultima, posta alla sinistra della cappella maggiore è del SS. Sacramento con la statua del Sacro Cuore di Gesù. Nella cappella maggiore è venerata la statua di Santa Oliva. I quadri di Gesù nell'orto e della Trasfigurazione adornano le pareti, mentre la volta è decorata con motivi della definizione dogmatica della dell'Immacolata.
• Coperture
  • Le coperture sono del tipo a falde in legno con manto in coppi siciliani e sono state ripristinate durante l'ultimo intervento di restauro. La cupola in muratura è decorata con affreschi raffiguranti Santa Oliva tra le sante vergini.
• Cripta
  • La Cripta risale alla fondazione della fabbrica ed è stata utilizzata per diversi secoli come luogo di sepoltura dalla famiglia Montaperto.
• Elementi decorativi
  • Tutti gli elementi decorativi interni ed esterni sono in stile barocco. Gli affreschi interni e molte altre decorazioni sono stati rifatti in seguito all'incendio che ha colpito la fabbrica nel 1917.
• Elemento marmoreo
  • La chiesa custodisce un sarcofago romano in marmo del II secolo d.C. con raffigurazione del ratto di Proserpina.
• Impianto strutturale
  • La struttura della fabbrica è del tipo in muratura portante. Le masse murarie che la sorreggono hanno uno spessore variabile fino a oltre 2,00 m. Le strutture verticali si presentano in buono stato di conservazione generale. Il quadro fessurativo è pressoché inesistente.
• Fondazioni
  • Dirette continue.
• Impianto Planimetrico
  • Impianto a croce latina a tre navate con transetto.
• Facciata
  • La chiesa presenta un prospetto tripartito scandito da paraste in pietra di Billiemi e motivi ornamentali di ispirazione barocca caratterizzati dalle classiche volute sormontate da guglie. La porta principale e le due laterali corrispondono alle tre navate.
• Portale
  • Realizzato dalla Confraternita della Madonna dei Malati nel 1888 in pietra di Billiemi, nel timpano sono riportate le date 1741-1947.
• Campanile
  • La torre campanaria è posizionata sul fronte est della fabbrica architettonica e costituisce la parte terminale dell'intero complesso. Dall'interno il campanile è raggiungibile mediante una scala a chiocciola.

• 1608 ‐ XVII (costruzione intero bene)
  • Secondo le fonti più attendibili la fabbrica fu edificata intorno alla seconda metà del XVI secolo d.C. per volere della famiglia Montaperto. Originariamente dedicata alla Madonna dei Malati divenne Chiesa di Santa Oliva nel 1608 assumendo il ruolo di Chiesa madre di Raffadali.
• 1741 ‐ XVIII (completamento intero bene)
  • Come riportato nell'incisione presente nel portale principale, la fabbrica fu completata solo nel 1741 con la realizzazione del prospetto e delle decorazioni interne con motivi di ispirazione barocca tipici di quel periodo.
• 1947 ‐ XX (restauro intero bene)
  • Nel 1917 la chiesa fu colpita da un incendio che causò gravi danni alle decorazioni interne. In seguito all'evento furono avviati i lavori di restauro della fabbrica che condussero alla realizzazione di nuovi affreschi e di una scala in cemento per collegare l'aula con la cantoria. I lavori vennero completati nel 1947.
• 2011 ‐ XXI (restauro intero bene)
  • Nel 1997 la chiesa è stata chiusa a causa di alcuni problemi strutturali e sono stati avviati i lavori per il restauro. Gli interventi hanno riguardato in particolar modo il consolidamento della copertura e il rifacimento dei prospetti. La chiesa è stata infine riaperta nel 2011.

• presbiterio ‐ intervento strutturale (2011)
  • Ampliamento del presbiterio.
• fonte battesimale ‐ aggiunta arredo (2011)
  • Aggiunta fonte battesimale.
• altare ‐ aggiunta arredo (1953)
  • Altare maggiore sostituito con quello proveniente dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Agrigento.
• ambone ‐ aggiunta arredo (1953)
  • Ambone sostituito con quello proveniente dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Agrigento