Il libro dei battesimi (liber baptizatorum) è il registro in cui i parroci annotano i nominativi di coloro che hanno ricevuto il sacramento del battesimo. Ogni parroco è tenuto a compilarlo e a conservarlo a partire dalle disposizioni contenute nel decreto istitutivo del Concilio di Trento.
Istruzioni relative ai formulari da utilizzare nella compilazione dei dati sono fornite dal Rituale romano del 1583, successivamente riprese in quello del 1614.
Secondo le indicazioni stabilite dalla normativa, sui registri dei battesimi i parroci hanno il compito di annotare il nome del battezzato, paternità e maternità, la data del battesimo, il nome del celebrante, i nominativi di padrini e madrine. Vengono aggiunte delle precisazioni in caso di illegittimi, esposti, di battezzati sub conditione o di celebrante differente dal parroco.
In base a istruzioni successive e all’accuratezza della compilazione dei parroci, i registri dei battesimi possono riportare informazioni più complete che comprendono, per esempio, anche luogo e data di nascita del battezzato e nome dell’ostetrica.
Il Codice di diritto canonico del 1983 prevede che nel libro dei battezzati sia annotato successivamente anche la confermazione e tutto ciò che riguarda lo stato canonico dei fedeli, in rapporto al matrimonio, all'adozione, all'ordine sacro, alla professione perpetua emessa in un istituto religioso e al cambiamento del rito.
Il libro dei battesimi come fonte per la storia
Grazie alle informazioni raccolte insieme alle note relative al sacramento, i Libri dei battesimi sono utili non solo per la conoscenza della situazione religiosa e sacramentale di una parrocchia, ma anche come fonte fondamentale per studi demografici, sociali, giuridici, di onomastica e per ricerche genealogiche.
Dove cercare
Il libro dei battesimi è una tipologia documentaria conservata negli archivi parrocchiali di pertinenza, insieme agli altri libri canonici o parrocchiali (libro dei cresimati, libro dei matrimoni, libro dei defunti e agli stati delle anime). Nel caso di una parrocchia soppressa o accorpata, la loro conservazione può essere affidata anche all’archivio diocesano, dove spesso si trovano serie documentarie costituite dalle copie dei registri dei sacramenti, tra le quali anche i duplicati dei libri dei battesimi, che i parroci sono tenuti a consegnare secondo quanto stabilito da disposizioni vescovili e dal Codice di diritto canonico del 1917, che impone di depositare annualmente in curia vescovile una copia dei libri canonici, eccetto gli stati delle anime.
STORIA
L’origine della tenuta di registrazioni relative all’amministrazione del sacramento del battesimo è piuttosto antica. Pur non essendo una prassi generalizzata, esempi di registri di questo tipo sono attestati in Italia già nel XIV e XV secolo. I dati vengono raccolti con finalità differenti rispetto a quelle attuali, per esempio con valore dimostrativo per l’accesso a cariche pubbliche, per garantire la legittimità di una nascita o la cittadinanza di un individuo. Per questo motivo, le registrazioni più antiche possono riportare informazioni relative al battezzato differenti rispetto alle disposizioni tridentine.
A partire dal XVI secolo si nota una maggiore attenzione pastorale nella raccolta dei dati.
La produzione dei libri dei battesimi diviene significativa dopo il Concilio di Trento che ne fissa anche modalità di compilazione. La riforma tridentina tratta di questo sacramento nel contesto di quello del matrimonio. La registrazione di padrini e madrine, infatti, permette di verificare ed escludere una cognatio spiritualis, legame che si instaura tra padrino e battezzato, motivo di impedimento per un matrimonio.
Ulteriori indicazioni circa i dati da raccogliere nel Libro dei battesimi sono fornite da Gregorio XIII nel Rituale romanum e nel Rituale di Paolo V.
BIBLIOGRAFIA
- G. Badini, Archivi e Chiesa. Lineamenti di archivistica ecclesiastica e religiosa, Bologna, Patron, 2005.
- Chiesa cattolica, Codice di diritto canonico. Testo ufficiale e versione italiana. Sotto il patrocinio della Pontificia Università Lateranense e della Pontificia Università Salesiana, Roma, Unione Editori Cattolici Italiani 1983.
- A. Gallo, Libri parrocchiali in Enciclopedia cattolica, Città del Vaticano, Ente per l’enciclopedia cattolica e per il libro cattolico, 1949.
- A. Turchini, Archivi della Chiesa e archivistica, Brescia, La Scuola, 2011 (Saggi; 15. Storia).