Gebäude für den Gottesdienst
negli appunti
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- Prato (PO)
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Parrocchia di Santa Maria a Capezzana
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Diözesen
Prato
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Kirchenregion
Toscana
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Typologie
chiesa
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Qualifizierung
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa di Santa Maria
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La chiesa, documentata fin dal 776, fu ricostruita nel XII secolo e modificata in più tempi. L'abside, in raffinati filari di alberese, fu internamente affrescata nel primo quarto del Quattrocento da un artista fiorentino: nel catino vi è rappresentato un bel Cristo benedicente. I dieci Santi, sotto di esso, sono opera di un collaboratore.
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- Pareti esterne
- La facciata a capanna ha portalino sormontato da occhio circolare; il fianco sinistro, intonacato nel primo tratto, conserva nella parte finale la muratura in regolare filaretto di alberese con una finestrella a feritoia; lo stesso paramento prosegue nella zona posteriore con la bella abside in alberese ben lavorato, il cui basamento è sormontato da una cornice sagomata. Una monofora ad arco monolitico fora la parte centrale, mentre il coronamento in mattoni con cornice a dente di sega è frutto di una trasformazione del XV-XVI secolo.
- Interno della chiesa
- All'interno l'aula unica è coperta da soffitto a capriate e intonacata nella parte iniziale; l'area del presbiterio invece mostra la muratura medioevale. La balaustra, settecentesca, ha colonnini quadrangolari e basamento e cimasa dai bordi sagomati; il pilastro centrale è stemmato.
- Abside
- L'abside conserva interessanti affreschi (purtroppo danneggiati da un altare a edicola costruito nel Settecento), opera di due artisti di diversa levatura. Nel catino è un bel Cristo benedicente fiancheggiato da Angeli, opera di un artista degli inizi del XV secolo, di formazione orcagnesca, con ricordi del Gaddi ma ancor più di Spinello aretino. Il secondo registro di affreschi, forse un poco più tardo, raffigura dieci Santi entro nicchie ogivali, ed è opera didascalica di un pittore dai modi vivaci ma secchi e rustici, attivo anche in Prato a San Domenico e nella pieve di Figline.
- Pareti esterne
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- 776 ‐ XV (committenza carattere generale)
- La chiesa con le relative pertinenze in case, terre, vigne, oliveti, appartenne al monastero di San Bartolomeo di Pistoia (documenti dell'804 dicembre 16, 828 ottobre 2 e 831 marzo). Fu ricostruita nel XII secolo, nelle forme che in parte conserva tuttora, e modificata in più tempi. L'abside, in raffinati filari di alberese, fu internamente affrescata nel primo quarto del Quattrocento da un artista fiorentino: nel catino vi è rappresentato un bel Cristo benedicente. I dieci Santi sotto di esso sono opera di un più rustico collaboratore.
- 1760 ‐ 1779 (rifacimento altare maggiore e balaustra)
- «La chiesa è a tetto, ma ridotta ben proporzionata e decente dal presente parroco; vi sono due altari, il maggiore cioè alla romana in pietra, con dietro una piccolissima tribuna in volta, e avanti con balaustrato di pietra, ed un altro laterale a cornu evangelii non ancor finito ...» (Visita Paastorale del 1779).
- 1910 ‐ 1954 (ristrutturazione campanile e aula della chiesa)
- Nel 1910 fu abbattuto l'originario campaniletto a vela e innalzato l'attuale campaniletto a torre; in seguito furono demoliti gli altari maggiore e laterale settecenteschi e recuperato l'affresco absidale; infine, nel 1954, fu prolungata di circa 5 metri la navata, realizzando l'attuale facciata a capanna con portalino sormontato da occhio circolare.
- 776 ‐ XV (committenza carattere generale)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2005)
- Il presbiterio, già dotato di altare a semplice mensa, è stato arricchito da un ambone e dal tabernacolo oltreché da piccole tavole coi misteri del Signore dalla pittrice e scultrice pratese Gabriella Forlani. La stessa ha illustrato le stazioni della Via Crucis.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2005)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Prato)