Gebäude für den Gottesdienst
- Fonzaso (BL)
-
Parrocchia di San Gottardo
-
Diözesen
Padova
-
Kirchenregion
Triveneto
-
Typologie
chiesa
-
Qualifizierung
sussidiaria
-
Denominazione principale
Chiesa di San Nicolò
-
La chiesa di S. Nicolò sorge all’interno di un contesto cimiteriale di antica origine, parte integrante della storia e della caratterizzazione del luogo; il sagrato ben si integra con il contesto sovra descritto, apparendo privo di ogni orpello decorativo, denunciando la sua vocazione prettamente funzionale, nel pieno rispetto della sacralità del sito.
Come anzidetto, l’oratorio ha nel corso dei secoli subito interventi evolutivi che, da semplice “sacello”, l’hanno portato nel Seicento ad apparire come oggi lo possiamo ammirare. L’edificio sacro, di chiara impronta quattrocentesca, si compone di un’aula rettangolare e di un abside a pianta quadrata: mentre la prima è coronata dalla presenza di un tetto a capanna con capriate e tavolato a vista, il secondo culmina in una volta a crociera, alla quale ne è accostata una seconda, attinente alla limitrofa sacrestia. Sia sulle pareti dell’aula che, su quelle dell’abside sono presenti affreschi già messi in luce ed in parte presenti e visibili sotto la scialbatura a calce, ivi comprese le croci di consacrazione a croce patente realizzate su intonaco originale del sec. XV. Le pareti dell’aula si presentano recentemente ridipinte a calce e riportano, realizzate su intonaco originale del Sec. XV e a circa m 3.50 d’altezza rispetto al piano di calpestio, delle croci di consacrazione “a patente”, dipinte con tempera a calce gialla su fondo azzurro. L’abside, sempre ridipinto con scialbo a calce, presenta invece, oltre che ad una fascia azzurra di circa cm 10 posta perimetralmente ad ogni foro architettonico, anche degli areti decorati individuabili a livello della volta a crociera. Sia in corrispondenza delle pareti dell’aula che di quelle dell’abside si può inoltre ammirare la presenza di numerosi affreschi, alcuni dei quali già messi in luce da opere di restauro, altri invece ancora coperti ma parzialmente visibili sotto la scialbatura a calce.
Per quanto riguarda le facciate esterne, il fronte principale è caratterizzato da una finitura ad intonachino pressato, lavorato a finto bugnato ed in parte celato dalla finitura a calce risalente agli anni ’60; a differenza di quello posto ad est, i rimanenti prospetti presentano invece un intonaco grezzo lisciato a frattazzo, caratterizzato inoltre dalla presenza di numerose e diffuse reintegrazioni a malta bastarda. -
- Facciata est
- Presenta una muratura in pietra portante con intonachino pressato lavorato a finto bugnato; è interrotta dalla presenza di una finestra circolare e dal portone d'ingresso. E' evidente inoltre lo zoccolo in pietra che rende la facciata più movimentata. Si evidenzia inoltre la presenza di un lato della sacrestia con le due finestre. Sulla parte sommitale della facciata è possibile vedere una “cella campanaria”. Evidente all'ingresso inoltre è la scalinata in pietra.
- Facciata nord
- Presenta una muratura in pietra portante intonacata in malta in tinta chiara. Sul lato nord si evidenzia la presenza della sacrestia. Su questo lato si intravede inoltre il muro del cimitero adiacente. Questo lato della chiesa è il più sacrificato e non presenta ulteriori caratteristiche da segnalare.
- Facciata sud
- Presenta una muratura in pietra portante intonacata in malta in tinta chiara. Sono presenti due piccole finestre ad arco del presbitero. Il lato sud, vista la disposizione dell'edificio di culto, è poco visibile se non dal cimitero.
- Facciata ovest
- Presenta una muratura in pietra portante intonacata in malta in tinta chiara; è interrotta dalla presenza di una finestra e da un portone d'ingresso secondario. Su questo lato si intravede inoltre il cancello che permette l'accesso al cimitero adiacente.
- Facciata est
-
- 1424 ‐ 1424 (verbale della Visita Pastorale Aprile 1424 carattere generale)
- Il verbale della Visita Pastorale del mese di Aprile 1424, effettuata dal Vicario Giovanni menziona i beni mobili e immobili della chiesa come segue: Visita pastorale fatta dal Signor Vicario della Chiesa del Priorato di San Nicolò di Arten, nel quale non hanno nessun sacerdote, ma viene retta dalla liberalità di detto paese. Nel Priorato sono stati trovati (inventariati) questi beni, cioè: innanzi tutto un calice d’argento dorato in una cassa di cuoio; poi un paramento di pignolato (tessuto misto lino e canapa) di poco valore; poi un piccolo messale votivo; poi una croce di legno coperta di rame dorato; poi una croce di legno dipinta, poi quattro mantelli e una tovaglia; un turibolo, rotto; una campana sul campanile. Beni immobili: anzitutto hanno un sedimento (appezzamento) circa un campo di terra coltivata, a prato e viti vicino alla chiesa, nel quale ci sono una sola casa di abitazione, una piccola stalla e una tettoia vicino alla chiesa.
- 1594 ‐ 1594 (verbale della Visita Pastorale maggio 1594 carattere generale)
- Il verbale della Visita Pastorale menziona: Quel giorno, ultimo del mese di maggio 1594 Visitò la Chiesa di San Nicolò di Arten, nella quale vi è un altare consacrato. (Vi sono) altresì gli altari di san Martino e di San Francesco, consacrati. La sacrestia non ha armadi né un lavacro (lavandino) né un inginocchiatoio e non ha neppure Indumenti sari come è necessario. Ha un’unica campana sul frontespizio della chiesa. Vi è il Cimitero recintato, senza una croce ed in esso vengono seppelliti i morti Questa chiesa è consacrata ed è (ha) un beneficio semplice del valore di circa 50 ducati, provenienti da beni (immobili). Rettore della Chiesa è il Reverendo Signor Federico dell’Angelo, Canonico della Cattedrale di Feltre, il quale né direttamente né per mezzo di qualcun altro presta qualche servizio a questa chiesa. In questa chiesa fanno celebrare (la Messa) uomini detti Corso Orbo nei giorni festivi per la comodità del villaggio.
- 1594 ‐ 1594 (decreto vescovile 1594 carattere generale)
- Decreto del Vescovo Matteo Corner: 1. Gli uomini di Arten amministravano autonomamente le entrate dell'Oratorio; avevano però preso l'impegno di utilizzare i fondi per abbellirlo ed ingrandirlo. 2. Non essendo stati realizzati i lavori, il Piovano di Fonzaso, che continuava a sobbarcarsi le spese di culto, chiede di poter avere la disponibilità di tali offerte. 3. Il Vescovo decide che la gestione delle offerte sia assegnata al Piovano, al quale devono essere consegnate le offerte già ricevute. 4. Tali entrate però dovranno essere utilizzate esclusivamente per l'Oratorio di San Gottardo e per il suo ampliamento. In caso di inosservanza, le offerte torneranno ad essere amministrate dagli uomini di Arten 5. Perciò le offerte saranno messe in una cassa a tre serrature. La cassa sarà aperta periodicamente alla presenza del Piovano e dei massari di Arten. 6. Le spese per l’ampliamento saranno per due terzi a carico degli Arteniesi e per un terzo a carico del Piovano di Fonzaso.
- 1674 ‐ 1674 (verbale della Visita Pastorale del 22 ottobre 1674 carattere generale)
- Lunedì 22 ottobre 1674, Poi il Reverendissimo Signor (don) Giovanni Chiericati Uditore si recò per visitare la chiesa campestre di San Nicolò ed entrato in essa pregò per un breve periodo di tempo e poi Visitò Gli altari, cioè Il Maggiore di San Nicolò di San Valentino del Santissimo Crocifisso, tutti consacrati e poi visitò la sacrestia la chiesa, il confessionale, ordinò di provvedere per questi e in volgare: d’un velo sopra la grada (grata) del concessionario, d’un immagine del Crocefisso e di Santa Maria Maddalena nella parte del penitente; della tabella de casi riservati dalla parte del Sacerdote. Si tengano gli altari espurgati dalla polvere, e si deputi persona diligente, che li tenga custoditi. In questa chiesa si celebra il Rito Sacro solamente nelle seconde domeniche di tutti i mesi, in qualche festività lungo l’anno e in alcuni giorni feriali in esecuzione di legati pii.
- XVIII ‐ XVIII (inserimento altare altare)
- L’altare maggiore è un altare ligneo risalente al XVIII secolo ed è intitolato a San Nicolò, è inserito in corrispondenza dell’abside. Ai lati sono posti due dossali lignei con raffigurazione ad olio si S. Eurosia, S. Corona, S. Bartolomeo, S. Fermo e S. Caterina.
- 1816 ‐ 1816 (verbale della Visita Pastorale del settembre 1816 carattere generale)
- Dal verbale della visita del Vescovo Mons. Scipione Dondi Dall’Orologio: La Chiesa campestre dedicata ai Santi Nicolò e Vittore, posta nella contrada di Arten e consacrata fin dall’anno 1503, con gli altari dedicati a San Nicolò a San Domenico e a San Martino e San Valentino – tutti sono a norma. Al confessionale dispose di mettere dei veli alle grate, il foglio dei casi riservati, la Bolla Gregoriana e immagini devote. Trovò la sacrestia a norma e sufficientemente provvista di Sacre Suppellettili. Ordinò di aggiungere al Messale le Messe più recenti, di mettere le cordicelle alle Pianete e ai Manipoli e di cucire delle Croci ai Corporali. Ordinò di procurare un Libro da tenersi sempre nella Sacrestia nel quali i Sacerdoti celebranti sono tenuti a registrare il nome, il cognome, il giorno e per quale Legato abbiano celebrato la Messa. Il Beneficio Semplice Riservato alla chiesa, per Decreto episcopale del 13 settembre 1773. Questa chiesa ha bisogno della riparazione del tetto.
- 1831 ‐ 1831 (verbale della Visita Pastorale del marzo 1831 carattere generale)
- Il verbale della Visita Pastorale del mese di marzo 1831, effettuata dal Vescovo Mons. Modesto Farina menziona come segue: Lo stesso giorno L’Illustrissimo e Reverendissimo Vescovo visitò la Chiesa campestre dei Santi Nicolò e Vittore, che un tempo, come si dice, veniva usata come Parrocchiale. Visitò così l’altar maggiore di San Nicolò; l’altare di San Domenico; l’altare di San Valentino; tutti in regola. Intanto il Canonico Deputato ispezionò le sacre suppellettili e le trovò sufficientemente decorose. Per quanto riguarda le pie fondazioni (Legati) che sono collegate a questa chiesa.
- 1960 ‐ 1970 (rifacimento copertura copertura)
- negli anni ’60 si effettueranno lavori di pristino della copertura
- 1986 ‐ 1986 (restauro cimitero cimitero)
- nel 1986, l’Amministrazione del Comune di Fonzaso si attiva per effettuare dei lavori sull’attiguo cimitero, con l’ampliamento dello stesso mediante la realizzazione della cella mortuaria addossata alla sacrestia, nonché dei loculi posti sul lato sud – ovest.
- 1994 ‐ 1995 (ampliamento cimitero cimitero)
- sistemazione del cimitero frazionale, il tutto per svincolare l’accesso alla chiesa dal cimitero, infatti per accedervi bisogna entrare dal cancello del cimitero, pertanto il progetto previsto considera la possibilità di spostare più a valle l’intero accesso al cimitero, con la realizzazione di un sagrato di risulta, fino ad ora mai esistito, per cui con nota nr. 5908 del 18.08.1994 la Soprintendenza indica la necessità di demolire parte delle opere realizzate non conformi a quanto espresso nel parere del 1986 e nel contempo produrre nuovi elaborati che, divenissero integrativi di quanto autorizzato anzi tempo. A seguito della visione degli elaborati integrativi, nonché delle verifiche effettuate in loco dal Soprintendente incaricato, venne rilasciato ulteriore parere con nota nr. 6313 del 17.07.1995, in cui si ribadisce la necessità di effettuare i lavori di pavimentazione del sagrato secondo quanto prescritto e nel contempo provvedere alla campionatura per la tinteggiatura della chie
- 2008 ‐ 2015 (restauro generale (esterno) carattere generale)
- I lavori: pulizia e sistemazione degli intonaci esterni. Realizzazione di sottofondazione in c.a. sul lato ovest,. Restauro degli infissi in legno; verifica del sistema per l’allontanamento delle acque meteoriche realizzato anzitempo e integrazione soprattutto sul lato nord con apposizione di canaletta raccolta acque di drenaggio; restauro dell’intonaco su tutta la superficie. Pulitura degli elementi lapidei esistenti. Sistemazione del manto di copertura.
- 2008 ‐ 2015 (restaturo generale (interno) carattere generale)
- Opere interne: demolizione degli intonaci cementizi su tutta la muratura dello zoccolo perimetrale interno,; rimozione degli infissi esistenti e successiva rimozione delle vetrate con recupero di tutti i componenti lignei; scialbo/pulitura di tutte le superfici interne; pulitura delle facciate da attacchi microbiologici; risarcitura delle lacune e le cavillature dell’intonaco su tutte le superfici scialbate dell’interno; consolidamento delle murature a vista e dell’intonaco staccato dal supporto murario; pulitura delle superfici del fronte est e restauro dell’intonaco a finto bugnato; rinvenimento dell’affresco sulla parete interna lato nord (previa campionatura acconsentita dalla Soprintendenza), scialbato e messo in luce interamente a bisturi; intonacatura delle superfici mediante sagramatura; pulitura delle superfici lignee interne comprendenti tavolato e terzere, capriate e puntoni; intonacatura dello zoccolo interno per risanamento dell’umidità di risalita; velatura delle superfic
- 1424 ‐ 1424 (verbale della Visita Pastorale Aprile 1424 carattere generale)
-
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1975)
- L'altare ligneo è movibile e rivolto presso l'aula e l'ambone si configura come un semplice leggio.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1975)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Padova)