situata lontano dal centro abitato di Dossena ed orientata con l’abside a nord, è circondata da un sagrato pavimentato ad erba. La facciata è in pietra a vista nella parte bassa ed intonacata nella parte superiore. Centralmente è posto l’ingresso con contorno in pietra affiancato da due finestre rettangolari anch’esse con contorno in pietra complete di inferriate. In alto, in corrispondenza dell’ingresso è posta una finestra quadrata. Il tetto a due spioventi conclude l’edificio. Il porticato posto sul lato ovest, costituito da pilastri in muratura che sorreggono la la prosecuzione della falda del tetto della chiesa, protegge l'ingresso laterale. L’ interno a navata unica presenta pareti prive di decorazioni, lisce e intonacate e soffitto a due spioventi, sulla parete di sinistra è posto l’ingresso laterale. Il presbiterio più stretto rispetto alla navata è rialzato di un gradino ed è coperto da volta a botte. L’altare è posto sulla parete di fondo. Un ingresso posto a destra del presbiterio conduce alla sagrestia, a sinistra invece si ha l'accesso al campanile

• Impianto strutturale
  • edificio in muratura continua
• Pianta
  • l'aula ha pianta quadrata. Il presbiterio, rialzato di due gradini presenta pianta rettangolare e si conclude con la parete di fondo piana
• Coperture
  • tetto a due falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi

• 1671 ‐ 1671 (costruzione  intero bene)
  • la data MDCLXXI incisa sul portale d'ingresso indica, con buona probabilità la data di costruzione dell'edificio
• 1778 ‐ 1781 (parrocchialità carattere generale)
  • nella relazione fatta dal parroco di Dossena in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che entro i confini della parrocchia era presente l’oratorio di San Francesco
• 1943 ‐ 1943 (ristrutturazione pertinenze)
  • sistemazione del locale posto sul retro della chiesa ed utilizzato nel XIX e XX secolo come scuola della frazione

• altare ‐ aggiunta arredo (1965-1975)
  • in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. L'arredo in marmo bianco scolpito e marmo rosa, viene realizzato riutilizzando la vecchia balaustra