Gebäude für den Gottesdienst
negli appunti
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- Lemie (TO)
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Parrocchia di San Michele Arcangelo
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Diözesen
Torino
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Kirchenregion
Piemonte
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Typologie
cappella
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Qualifizierung
sussidiaria
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Denominazione principale
Chiesa della Santa Sindone
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La cappella della Santa Sindone è situata lungo la carrozzabile che conduce a Usseglio a partire dall'abitato di Lemie, poco prima del ponte sul rio d'Ovarda. La costruzione è posta in continuità con altri fabbricati ubicati lungo il tracciato stradale, con facciata principale rivolta a nord-est. Si tratta di un piccolo edificio avente pianta rettangolare coperta da volta a botte. La struttura portante è in muratura di pietra intonacata. Le fondamenta poggiano su di un terreno in pendenza a pochi metri dal rio. La copertura è a doppia falda, con orditura in travi di legno e manto in lose di pietra. La facciata principale ha fronte a capanna; la parte centrale, in cui è collocata la porta di ingresso, e la parte di destra presentano filo di fabbricazione arretrato rispetto alla strada, a seguito dei lavori di restauro svolti nel 1991. La parte di sinistra, invece, ha mantenuto la sua sagoma originaria: in corrispondenza della zoccolatura è collocata una seduta in pietra. La porta d'ingresso è affiancata da due finestre ad arco. L'edificio si trova in un buono stato di conservazione. La cappella è officiata regolarmente.
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- pianta
- La cappella ha pianta rettangolare, ad aula unica.
- facciata
- La facciata principale è rivolta verso la strada carrozzabile, con fronte a capanna. Sull'asse centrale è collocata la porta di ingresso, ad arco, costituita da infisso vetrato a telaio metallico, a un battente. L'accesso è affiancato da due finestre, anch'esse ad arco, con infisso vetrato a struttura metallica. Al di sopra della porta sono fissate una croce e una targhetta di legno riportante l'iscrizione: "Christi passionem recolentes Sanctam Sindonem veneramur". Sia la parte centrale della facciata, che quella di destra, presentano filo di fabbricazione arretrato rispetto al tracciato stradale, a seguito dei lavori di restauro svolti nel 1991. La parte di sinistra, invece, ha mantenuto la sua sagoma originaria: in corrispondenza della zoccolatura è collocata una seduta in pietra. La superficie risulta intonacata con finitura a spruzzo in tonalità bianca. Nella parte inferiore è presente zoccolatura in lastre di pietra.
- prospetti laterali
- I prospetti laterali presentano superficie intonacata con finitura a spruzzo di colore bianco nella parte alta, mentre le fondamenta che poggiano lungo la scarpata, hanno superficie trattata con rinzaffo di cemento.
- Impianto strutturale
- La struttura portante è in muratura di pietra intonacata. Le fondamenta poggiano su di un terreno in pendenza a pochi metri dal rio d'Ovarda. La copertura è a doppia falda, con orditura in travi di legno e manto in lose di pietra. All'interno l'aula è coperta da volte a botte ribassata.
- interni
- All'interno le superfici sono interamente intonacate con finitura liscia. Le pareti sono tinteggiate di color giallo chiaro con zoccolino in smalto marrone scuro, mentre la volta è di colore bianco. Al centro del soffitto è raffigurato il Cristogramma, con la sigla JHS posta in un tondo tra raggi dorati. L'altare è in muratura dipinta ed è addossato alla parete di fondo; ai lati del tabernacolo sono collocate due mensole in muratura, anch'esse addossate alla parete, dipinte di colore grigio. La pavimentazione è realizzata in battuto di cemento.
- apparato iconografico
- Lungo la parete laterale sinistra è collocato il dipinto settecentesco raffigurante il Sacro Lino. La Sindone risulta annodata agli angoli superiori e la duplice immagine del corpo di Gesù è resa con veristica anatomia. La corona di spine, tre chiodi contorti (secondo il gusto dell'eta barocca, come conferma un dipinto conservato presso l'Accademia Albertina di Torino) simboleggiano e confermano la passione di Cristo. Nella medesima cappella figurano altre due incisioni in omaggio alla Sindone, una delle quali colorata, con l'annotazione "Berrin" e la scena dell'Ostensione nel duomo di Torino in occasione di nozze regali. A margine, a penna, l'indicazione 1868. La terza incisione, posta al centro, rappresenta il Giudizio di condanna di Ponzio Pilato governatore della Giudea contro Gesù.
- pianta
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- XVI fine ‐ XVII inizi (costruzione intero bene)
- La costruzione dell'edificio viene fatta risalire tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, secondo le caratteristiche delle cappelle alpine erette nelle valli di Lanzo in quel periodo, e in particolare nelle borgate di Lemie, date le sue dimensioni primitive e il suo impianto, la struttura in muratura di pietra, il fronte a capanna e il tetto a doppia falda con manto in lastre irregolari, le "lose". In origine l'edificio era senza campanile.
- 1769 ‐ 1769 (visita pastorale intero bene)
- La cappella venne visitata dall'arcivescovo Francesco Luserna Rorengo di Rorà durante il suo percorso pastorale in Lemie tra il 3 e il 6 agosto del 1769. Visitando la cappella della Sindone ne decretò l'interdetto da ogni funzione fino a che non venisse rifatto il pavimento tutto guasto, intonacate le parti ed il fornice completamente scrostati, nonché riparate le murature esterne sin dalle fondamenta, "deleanturque imagines sanctorum quae tam foede et indecenter omnino expressae sunt(...)". Venne approntata al più presto l'immagine della Santa Sindone, appesa alla parete di fondo, sopra l'altare, ovvero la tela ancora oggi esistente.
- 1769 ‐ XVIII fine (apparato iconografico interno)
- La cappella viene ricompresa tra gli edifici di culto collocati lungo il percorso sindonico del trasferimento del Sacro Lino da Chambery a Torino nel 1578. Il dipinto raffigurante la Santa Sindone venne realizzato a seguito della visita pastorale del Rorà, pena d'interdetto, in sostituzione degli affreschi contenuti nella cappella, così come riportato dal Don Luigi Caccia nei suoi scritti parrocchiali.
- 1866 ‐ 1866 (testimonianza grafica intero bene)
- Nelle mappe del Catasto Rabbini, risalenti al 1866, l'edificio è rappresentato nell'abitato di Lemie, in prossimità del ponte sul rio Ovarda, con il filo di fabbrica lungo il tracciato stradale.
- XX inizi ‐ XX inizi (testimonianza fotografica campanile)
- Una cartolina di inizio Novecento raffigura la cappella della Santa Sindone con campaniletto a vela posizionato sulla falda del tetto, in corrispondenza della facciata principale, sull'asse di simmetria della stessa.
- 1944 ‐ 1945 (uso carattere generale)
- Vista la sua posizione strategica presso il ponte dell'Ovarda, passaggio obbligato dell'antica mulattiera di fondo valle, la cappella venne utilizzata come sede logistica dei partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale.
- 1991 ‐ 1991 (restauro intero bene)
- Data la sua posizione su una strettoia della strada che conduce a Usseglio, poco prima del ponte sul rio Ovarda, e più volte danneggiata da numerosi urti di automezzi, la cappella fu oggetto di restauro nel 1991. Vennero ricostruite la volta, la copertura in lastre di pietra, la parete della facciata principale, che fu arretrata di circa 70 centimetri dalla sede stradale, e le finestre che furono arrotondate nella parte superiore, mentre in origien erano di forma rettangolare.
- 1991 ‐ 1991 (demolizione campanile)
- In occasione dei lavori di restauro e di arretramento dell fronte su strada, venne demolito il campaniletto a vela che si elevava dalle falde del tetto, in corrispondenza dell'asse centrale della facciata principale.
- XVI fine ‐ XVII inizi (costruzione intero bene)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Torino)