Gebäude für den Gottesdienst
- Coazze (TO)
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Parrocchia di San Giuseppe
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Diözesen
Torino
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Kirchenregion
Piemonte
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Typologie
cappella
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Qualifizierung
sussidiaria
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Denominazione principale
Cappella della Madonna degli Angeli
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La cappella della Madonna degli Angeli si trova sulla cima del Monte Robinet a 2679 metri di altitudine nel parco naturale dell’Orsiera-Rocciavré. E’ raggiungibile con quattro ore di cammino dalle frazioni di Coazze, risalendo il vallone della Balma. L’edificio ha orientamento ovest-est ed è adiacente al piccolo bivacco. Nel ridotto spazio roccioso circostante si trovano una rosa dei venti in ottone e l’antica croce di vetta in ferro battuto. Edificata nel 1899 la cappella è il luogo sacro più caro ai fedeli della valle che negli anni hanno mantenuto il buono stato conservativo e le tradizioni religiose. La facciata a capanna in pietra rinzaffata, è definita da due piedritti intonacati con copertura piramidale, ha portone centrale incorniciato da un’arcata ogivale e due nicchie dipinte con angeli guerrieri. La struttura è in pietra cementata con rivestimento in lamiera collegato al parafulmine. L’interno a navata unica con volta a botte e abside semicircolare con volta a vele è intonacato e dipinto; l’altare a parallelepipedo è in muratura. Sono presenti arredi lignei, la statua ottocentesca della Madonna degli Angeli e numerose fotografie ed ex-voto. Gli annuali lavori di monitoraggio e manutenzione, a cura dei volontari del CAI di Coazze, determinano l’ottimo stato di conservazione. Durante l’anno la cappella è utilizzata come bivacco da fedeli ed escursionisti che portano anche il materiale necessario ai lavori; vengono celebrate tre messe all’anno, tutte e tre la mattina della prima domenica di agosto a conclusione della processione notturna. E’ usanza portare alla cappella i fiocchi di nascita per invocare la protezione della Madonna.
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- facciata
- Facciata a capanna in pietra rinzaffata, definita agli angoli da due piedritti quadrati e intonacati con copertura piramidale asimmetrica. Al centro si apre il portone d’ingresso in legno a due battenti entro un’arcata ogivale intonacata e tinteggiata bianco. Ai lati, entro ogive incorniciate, si trovano due affreschi a monocromo arancione su fondo bianco raffiguranti angeli armati efebici, simboli di guardia alla cappella, realizzati nel 2000 da Luigi Stoisa. Nel piedritto sinistro sono murate due targhe in ottone a ricordo dei lavori di restauro e dei benefattori, e la tavola con la dedicazione. Il profilo triangolare del tetto è evidenziato da un listello aggettante; sopra il vertice si trova una grande croce lobata in ferro battuto.
- pianta
- Pianta longitudinale a navata unica con abside semicircolare.
- struttura
- Struttura in pietra cementata e intonacata. L'abside è contraffortata esternamente ai due lati. L'aula è priva di aperture e coperta da volta a botte con inserite due catene metalliche. L'abside ha volta a vele costolonate; nella vela centrale è presente una profonda nicchia ogivale che contiene la statua della Madonna degli Angeli.
- copertura
- Copertura in lamiera su ossatura reticolare in ferro.
- pavimentazione
- Pavimentazione in pietra nella zona absidale, in cemento rivestito da parquet nell'aula.
- apparato pittorico
- I dipinti murali sono stati progettati, e realizzati in più fasi dall’artista Luigi Stoisa, appositamente per gli spazi disponibili; sono ispirati al luogo e alla religiosità popolare. Nelle ogive in controfacciata sono raffigurati la Madonna del latte circondata da angeli, escursionisti e animali, a destra, un angelo guerriero con il demonio incatenato su una vetta, a sinistra; nell’archivolto dell’ingresso, in monocromo rosso, l’umanità che compie la scalata verso il Cielo. Nelle vele del catino absidale, in monocromo azzurro, si trova un vortice di cherubini danzanti sullo sfondo delle montagne della Val Sangone.
- presbiterio
- Il presbiterio occupa l’abside in posizione rialzata di un gradino. L’altare maggiore, parallelepipedo, in muratura rivestita in pietra e decorato frontalmente da una croce, si trova in posizione isolata staccato dal muro di fondo; è sormontato dal tabernacolo e un sopralzo in legno, realizzato dalla scuola di scultura "Il picchio", con dodici spuntoni inclinati, rappresentazione metaforica degli Apostoli.
- facciata
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- 1899 ‐ 1900 (costruzione intero bene)
- La costruzione della cappella inizia nell'estate 1899 su iniziativa di Don Agostino Gallizio, detentore di una rendita e supportato dagli abitanti della frazione Molè di Coazze, i quali, nell'erigere l'edificio, hanno trovato un lavoro stipendiato e mantenuto il voto fatto alla Madonna, protettrice della valle. Il comitato per la costruzione è presiduto dal Prof. Rodolfo Bettazzi. La consacrazione avviene l'11 settembre 1900.
- 1918 ‐ 1922 (restauro e ampliamento intero bene)
- Nelle estati tra 1918 e 1922, a causa delle estreme condizioni climatiche cui la cappella è sottoposta, si sono svolti necessari lavori di restauro tra cui la sistemazione delle pietre e la reintonacatura dell'interno, il rifacimento del tetto con una gettata di cemento coperta da lastre di zinco su telai in legno e il montaggio di un'inferriata dietro la porta di ingresso. Costruzione del bivacco all'angolo sud-est.
- 1972 ‐ 1975 (restauro e manutenzione intero bene)
- Nel 1972 la cappella è concessa in comodato d'uso al Cai di Coazze che inizia una serie sistematica di restauri: costruzione dei contrafforti sul muro absidale, consolidamento delle strutture murarie, rivestimento di tutte le superfici esterne, meno la facciata, con lastre di lamiera inossidabile rivettate su un'intelaiatura in ferro, reintonacatura interna e rifacimento del pavimento. Sabbia e acqua sono trasportate a dorso di mulo e da una teleferica con campata unica di 500 metri.
- 1995 ‐ 1995 (interventi conservativi intero bene)
- Sostituzione dei rivetti di fissaggio delle lamiere della copertura, verniciatura dell'involucro metallico e revisione dell'impianto elettrico.
- 2000 ‐ 2001 (restauro e manutenzione intero bene)
- In occasione del centenario della cappella viene costituito un comitato per progettare nuovi lavori di restauro. Vengono eseguiti il rifacimento dell'altare e della pavimentazione dell'abside, la reintonacatura e ritinteggiatura dell'interno, il restauro della facciata con il posizionamento di una nuova soglia in pietra e di un impianto di areazione per eliminare l'umidità, la sistemazione dei nuovi arredi liturgici e il rifacimento degli impianti.
- 2000 ‐ 2007 (decorazione intero bene)
- La decorazione interna ed esterna è stata realizzata in più riprese dal pittore Luigi Stoisa di Giaveno con gli angeli guerrieri nelle ogive in facciata nel 2000, le icone in controfacciata nel 2001, il catino absidale e l'archivolto dell'ingresso nel 2007.
- 1899 ‐ 1900 (costruzione intero bene)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2000)
- Il presbiterio attuale si trova nella zona absidale in posizione rialzata di un gradino. In occasione delle tre celebrazioni annue gli arredi lignei, solitamente conservati al riparo, vengono collocati sulla pedana lignea davanti all'altare maggiore, un tavolo a fare da mensa e un leggio a fare da ambone.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (2000)
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Data di pubblicazione
19/05/2022
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Torino)