Gebäude für den Gottesdienst
- Pessinetto (TO)
-
Parrocchia di Spirito Santo e San Giovanni Battista
-
Diözesen
Torino
-
Kirchenregion
Piemonte
-
Typologie
cappella
-
Qualifizierung
sussidiaria
-
Denominazione principale
Cappella di San Giuseppe
-
La cappella è situata nella borgata della frazione Costa, raggiungibile dalla strada che collega l'abitato di Pessinetto Fuori con quello di Gisola. L'edificio è posto tra le costruzioni della borgata, con uno spazio libero antistante. La pianta è a base rettangolare, ad aula unica su tre campate. La facciata principale è rivolta a nord-ovest. La composizione è simmetrica, con fronte a capanna. Sull'asse centrale è collocata porta di ingresso con ai lati due finestre rettangolari. Al di sopra dell'ingresso è dipinta la scritta dell'intitolazione della cappella "Ite ad Joseph". Alla sommità è collocata su mensola una piccola statua di San Giuseppe. Nella parte inferiore completa uno zoccolo in cemento, sporgente rispetto il filo di fabbricazione. La superficie di tutti i prospetti è trattata ad intonaco e tinteggiata in tonalità giallo ocra. Il tetto è a due falde simmetriche, con orditura in legno e manto in lastre di pietra, "lose". Sulla falda destra, in corrispondenza del muro anteriore è collocato campaniletto a vela. La struttura portante è in muratura di pietra, intonacata sia sul lato interno che esterno. All'interno le campate sono coperte da volte del tipo " a botte", di cui quella centrale con lunette. Le superfici hanno finitura ad intonaco e sono tinteggiate in tonalità d'azzurro, raffiguranti un cielo stellato. Nelle lunette e al di sopra della cornice d'imposta perimetrale delle volte, sono presenti decorazioni a finto marmo. Le pareti laterali sono tinteggiate di bianco. Il presbiterio è collocato nella terza campata, dove è collocato altare in muratura con predella in legno, intonacato e dipinto di bianco; ai lati due aperture, chiuse da tendaggi porpora, collegano con la parte retrostante utilizzata come sacrestia. Sulla parete posteriore è collocata pala d'altare raffigurante San Giuseppe sposo della Vergine con il Bambino Gesù. La pavimentazione è realizzata in lastre di pietra. L'edificio verte in un discreto stato di manutenzione, fatto salvo per la presenza di fenomeni di degrado causa l'umidità nella parte inferiore delle murature e in corrispondenza delle volte. La cappella è officiata in occasione della festa del santo titolare.
-
- pianta
- La pianta è a base rettangolare, ad aula unica su tre campate.
- facciata
- a facciata principale è rivolta a nord-ovest. La composizione è simmetrica, con fronte a capanna. Sull'asse centrale è collocata porta di ingresso, a un battente in legno, con ai lati due finestre rettangolari, sempre in legno e corredate da grata in ferro. Al di sopra dell'ingresso è dipinta la scritta dell'intitolazione della cappella "Ite ad Joseph". Alla sommità è collocata su mensola una piccola statua di San Giuseppe. Nella parte inferiore completa uno zoccolo in cemento, sporgente rispetto il filo di fabbricazione. La superficie è trattata ad intonaco e tinteggiata in tonalità giallo ocra.
- facciate laterali
- La superficie di tutti i prospetti è trattata ad intonaco e tinteggiata in tonalità giallo ocra.
- copertura
- Il tetto è a due falde simmetriche, con orditura in legno e manto in lastre di pietra, "lose".
- Impianto strutturale
- La struttura portante è in muratura di pietra, intonacata sia sul lato interno che esterno. All'interno le campate sono coperte da volte del tipo " a botte", di cui quella centrale con lunette.
- interni
- All'interno le pareti laterali sono tinteggiate di bianco. Lungo lo sviluppo dell'aula sono appesi i quadri della Via Crucis. Le superfici delle volte hanno finitura ad intonaco e sono tinteggiate in tonalità d'azzurro, raffiguranti un cielo stellato. Nelle lunette e al di sopra della cornice d'imposta perimetrale delle volte, sono presenti decorazioni a finto marmo. La pavimentazione è realizzata in lastre di pietra.
- presbiterio
- Il presbiterio è collocato nella terza campata, allo stesso livello dell'aula. Qui è collocato altare in muratura con predella in legno, intonacato e dipinto di bianco; ai lati due aperture, chiuse da tendaggi porpora, collegano con la parte retrostante utilizzata come sacrestia. Sulla parete posteriore è collocata pala d'altare raffigurante San Giuseppe sposo della Vergine con il Bambino Gesù. Le finiture sono analoghe a quelle adottate nella restante parte dell'ambiente interno.
- Campanile
- Sulla falda destra, in corrispondenza del muro anteriore è collocato campaniletto a vela in muratura di laterizio a vista, con due aperture ad arco e campana centrale.
- pianta
-
- 1750 ‐ 1788 (costruzione intero bene)
- La costruzione dell'edificio viene fatta risalire verso il 1750, anche se il Libro dei conti della Cappella ha inizio nel 1788, dove sono inclusi gli averi "del legato ad essa lasciato dal Fu Bioletti Giuseppe sino all'anno corrente". Il Milone riporta anche lui come anno di costruzione della cappella della Costa il 1788. A porre dubbio sulla data esatta di erezione, inoltre, la visita visita pastorale dell'arcivescovo Luserna Rorengo di Rorà del 1769, dove la cappella non viene menzionata tra gli edifici religiosi presenti sul territorio e destinati agli abitanti delle borgate. Le cappelle erano allora dipendenti dalla parrocchia di San Martino Vescovo di Mezzenile, in quanto la Parrocchia di Gisola, a cui quella di San Giuseppe della Costa risulterà annessa anni più tardi, fu eretta con decreto arcivescovile proprio nell'anno della visita.
- 1875 ‐ 1875 (restauro intero bene)
- Una grande colletta venne fatta per i lavori di restauro della cappella. Il totale delle offerte raggiunse la cifra di L.397, alla quale diedero il proprio contributo le famiglie dei Bioletti, i Casassa, i Costa, i Micheletta e i Teppati, da sempre formanti i nuclei familiari della borgata Costa. Un certo Bioletti Giovanni pittore offrì in quella circostanza L.144. Per i lavori di restauro si spesero L.426, suddivise tra "il muratore Ceresero Battista, il Minusiere di Viù, il muratore Malerba, il Minusiere Cabodi, il Pittore Bioletti Giovanni".
- 1887 ‐ 1887 (apparato pittorico interno)
- Per richiesta di Don Durando Filippo, economo di Gisola, il 25 maggio del 1887 venne eretta canonicamente la "Via Crucis" dal Padre Costantino Ferreri.
- 1958 ‐ 1958 (passaggio di giurisdizione intero bene)
- In data 17 novembre 1958 il Cardinale Arcivescovo di Torino emanò il decreto in cui veniva disposto il passaggio di giurisdizione della cappella "della Costa" dalla parrocchia di Gisola a quella di Pessinetto Fuori, viste le reiterate istanze rivolte dalle famiglie della frazione per maggiore vicinanza e maggiore comodità per l'adempimento dei propri doveri religiosi.
- 1750 ‐ 1788 (costruzione intero bene)
-
Data di pubblicazione
19/05/2022
-
Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Torino)