Gebäude für den Gottesdienst
negli appunti
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- Andria (BT)
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Parrocchia di Sacro Cuore di Gesù
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Diözesen
Andria
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Kirchenregion
Puglia
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Ambito culturale
- architettura moderna (costruzione)
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Typologie
chiesa
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Qualifizierung
parrocchiale
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Denominazione principale
Chiesa del Sacro Cuore
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La chiesa del Sacro Cuore di Gesù, nell'area sud est della città, è inglobata in un complesso di edifici adibiti a funzioni sacre ed educative, sviluppati su un intero isolato affacciato su via Ponchielli, Viale Alto Adige, via Pergolesi e via Monteverdi.
Inaugurata il 1 luglio 2023, la chiesa raccorda due momenti della vita liturgica della comunità attraverso l'accostamento di due ambienti, l'edificio storico e una nuova Aula, collegati attraverso un sistema di tre arcate, secondo un orientamento O-E prospiciente via Ponchielli.
Il luogo culto più antico - costruito alla metà del XX secolo in forme moderne ispirate a un gusto neoromanico diffuso in Terra di Bari nella prima metà del secolo - è stato infatti rifunzionalizzato e inglobato come Cappella feriale e battistero del nuovo edificio, completato nel 2023, al fine di rispondere a rinnovate esigenze liturgiche. -
- Prospetti
- La chiesa del Sacro Cuore di Gesù affaccia il prospetto principale verso sud, su via Ponchelli, e collega alla facciata a capanna del primo luogo di culto il profilo parabolico discendente della nuova aula liturgica. Il prospetto ovest (corrispondente alla parete sinistra del primo luogo di culto) volge verso viale Trentino, il prospetto est su un cortile interno, il prospetto nord è occultato dal corpo edilizio a due livelli con gli alloggi delle suore. Sul prospetto sud, la sobria facciata in pietra locale dell’edificio novecentesco risponde a moduli estetici e costruttivi di gusto neoromanico diffusi in Terra di Bari nella prima metà del XX secolo. Una breve scalinata immette sul sagrato e conduce al portale a tutto sesto realizzato a incasso, che consente l’accesso alla chiesa anche nel nuovo assetto funzionale e liturgico. Lungo la trabeazione del portale corre l’iscrizione VENITE AD ME OMNES…/EGO REFICIAM VOS. Sull’ingresso capeggia una scultura di grande formato raffigurante il Sacro Cuore di Gesù. In corrispondenza del profilo discendente degli spioventi, entro due nicchie simmetriche sono collocate le campane. Al centro dello spiovente è un orologio circolare; sulla sommità svetta una croce in ferro battuto. Una vetrata verticale a tutt'altezza funge da raccordo con il nuovo edificio. La decorazione vitrea policroma, realizzata dal Maestro Albano Poli, prosegue lungo il registro superiore del prospetto concavo dell’ampia aula liturgica. In aderenza alla facciata si sviluppa la rampa per disabili con parapetto in vetro che si riconnette alla scalinata di accesso della chiesa preesistente. L’elemento di coronamento è rappresentato invece dalla fascia della copertura dall’andamento parabolico, rivestita con pannelli di rame naturale protetto da vernice trasparente inibente la naturale ossidazione, che diviene cornice aggettante. Il blocco circolare della Cappella della Dedicazione che si trova a conclusione della parete curvilinea è di altezza maggiore rispetto alla copertura parabolica e funge da snodo e connessione tra il prospetto su via Ponchielli e quello che si affaccia sul cortile interno. Il prospetto est, affacciato sul cortile interno, è delineato da un profilo curvilineo convesso, aperto da finestrelle quadrate con vetrate artistiche decorate che disegnano in corrispondenza della parte absidale la sagoma di una croce. Lateralmente un ingresso secondario permette l’accesso all’aula liturgica dal cortile interno. Il prospetto ovest affacciato su viale Trentino, preceduto da un giardino recintato a giorno, coincide con la facciata sinistra del primo luogo di culto. Dalla parete intonacata affiorano tre corpi sporgenti, corrispondenti alle arcate che scandiscono internamente la parete, delineate da un profilo a spioventi e coperte da tegole, che accolgono nel centro tre rosoni con intelaiatura in ferro e vetri policromi.
- Pianta
- Si accede all’interno del luogo di culto attraverso il portale del battistero, aperto sul lato est dell’edificio. L’ambiente rettangolare, orientato N-S, serba interamente la memoria della sua funzione originaria. Tre ampie arcate, che in origine scandivano ritmicamente la parete destra del primo luogo di culto, immettono attraverso un breve corridoio luminoso, nella nuova aula liturgica. L’ambiente di recente costruzione, presenta una pianta a ventaglio, orientata verso Est, definita da pareti concave e convesse. Nell’angolo E-S, un vano di piccole dimensioni a pianta semicircolare, è dedicato alla "Cappella della Dedicazione"
- Interno
- La chiesa è composta da due ambienti: l’aula liturgica, di recente costruzione, e l'antistante Cappella feriale con battistero, che costituisce il riadattamento e la rifunzionalizzazione della prima chiesa. L'edificio più antico si sviluppa su pianta longitudinale orientata verso N; la navata unica immette tramite un arco trionfale nell’area presbiterale. Il soffitto piano è decorato da una sequenza di cornici in gesso di forma rettangolare. La parete ovest, che in origine costituiva il lato sinistro della chiesa, è scandita da tre ampie arcate cieche, ciascuna delle quali accoglie un oculo decorato da vetrate policrome. In corrispondenza della terza arcata dell'ingresso sono collocati l'altare e l'immagine della Madonna della Fiducia. Sormonta la sequenza di arcate un cleristorio di sei monofore a tutto sesto decorate da vetri colorati. In corrispondenza della parete destra, le tre arcate, aperte nell’operazione di ampliamento e rimodulazione liturgica, immettono nella nuova aula, attraversando un breve corridoio illuminato da grandi lucernari, in parte elettrificati, che garantiscono aero illuminazione alla zona di transito e all’intera aula. L'aula liturgica La nuova aula, progettata alla luce della riforma liturgica del concilio Vaticano II, presenta una pianta a ventaglio profilata da pareti concave e convesse. L'ambiente organizza l’assemblea intorno a un impianto centrale, impostato lungo l’asse E-O che attraversa l’ambiente e collega i poli liturgici, l’ambone e l’altare, posti l’uno di fronte all’altro. la parete di fondo, concava verso l'interno, accoglie una serie di finestre quadrate in vetro cattedrale, disposte a formare una croce. La parete sud, convessa, è alleggerita da ampie vetrate artistiche in vetro cattedrale. La copertura dell’aula presenta un profilo parabolico discendente, a partire dal vertice più elevato dettato dalla prima chiesa, rimandando, secondo l’intento progettuale, all’immagine di una tenda.
- presbiterio
- Area presbiterale della prima chiesa L’area presbiterale del primo luogo di culto, sopraelevata di due gradini, è separata dalla navata tramite un’ampio arco trionfale. Il vano quadrangolare è sormontato da una cupola circolare. Sull’area provano posto l’altare settecentesco e il suo dossale in marmi policromi, provenienti della demolita chiesa della SS. Trinità, e il nuovo altare in marmo realizzato in forme ortogonali.
- altare maggiore
- Al centro della parete di fondo della prima chiesa, attualmente battistero, l’edificio più antico accoglie l’altare settecentesco proveniente dalla chiesa della SS. Trinità, demolita nel 1939, dove era collocato nella cappella laterale destra, speculare all’altare della cappella sinistra, poi trasferito nella chiesa della SS. Vergine del Carmelo. Entrambi gli altari, simili nell'impostazione, furono realizzati in marmi policromi (bardiglio fiorito, il cosiddetto “lapislatis fittizio”, Borolea di Francia, Giallo di Siena, Saravezza, Broccatello di Spagna, pietra rossa di Venezia) dallo scultore napoletano Marino Palmieri. Un atto notarile, datato 19 giugno 1775, riferisce la commissione alle Benedettine risiedenti nel convento annesso alla chiesa. Il paliotto marmoreo è decorato da un ovato centrale mistilineo che accoglie, come centro della composizione, una Croce su un fondo di “lapislazzuli fittizio” tra cornici di bianco statuario ritmate da sottili listelli in giallo di Siena. Rami vegetali realizzati ad intarsio corrono sulla restante parte dell’altare fino alle due teste di cherubini come capialtare. Sulla parete di fondo, il dossale marmoreo (commissionato assieme all’altare) simula un panneggio “color sangue di drago” aperto in due lembi e annodato nei vertici superiori, per svelare il drappo di marmo bianco, tempestato di stelle di giallo di Verona e gocce di ardesia.Entro una cornice mistilinea, il dossale accoglieva il dipinto dedicato (alla Vergine dei sette dolori o Trinità?) dove oggi è collocato un Crocifisso ligneo.
- Altare
- Altare della Madonna della Fiducia L’immagine della Vergine con Bambino, collocata sull'altare entro la terza arcata della parete sinistra del battistero, risponde al modello iconografico della Madonna della Fiducia, commistione settecentesca della Vergine della Tenerezza con quello dell’Odigitria. Da quest’ultimo nobile modello attinge il gesto del Bambino che indica la Madre con l’indice della mano sinistra. Il dipinto costituisce una copia di un’immagine posseduta dalla Serva di Dio Chiara Isabella Fornari (25 giugno 1697 – 9 dicembre 1744), badessa del monastero della clarisse di San Francesco in Todi, dove ancora oggi il dipinto si conserva come importante oggetto di devozione. Il titolo Mater mea fiducia mea, attribuito dalla Serva di Dio, sostituì nel tempo quello originario di Refugium peccatorum, a seguito delle costanti testimonianze di conversione, di guarigioni da peste e malattie, di protezione concessa in vario modo agli ecclesiastici. La Madonna della Fiducia è la patrona del Pontificio Seminario Romano Maggiore; la raggiera che orna la sacra immagine famoso è il voto di ornare la sacra immagine di una preziosa raggiera, fatto alla Madonna il 13 maggio 1917, realizzato poi il 12 maggio del 1920, ed espresso a nome di tutti dal Card. Giorgi, in cui si chiedeva la protezione dei chierici chiamati al fronte durante la Prima guerra mondiale. Nel corso del Novecento, la devozione alla Madonna della Fiducia si diffonde in tutto il mondo.
- Arredi
- Il Battistero Il nuovo Battistero, realizzato in pietra di Apricena e marmi Cappuccino e Napoleon al Maestro Albano Poli, rappresenta in pianta il simbolo cristologico di un pesce stilizzato, con vasca a immersione, fonte battesimale e candelabro.
- Arredi
- L’ambone e l’altare, realizzati di forma quadrangolare, in marmo bianco dal maestro Albano Poli, recano decorazioni incise ispirate al Vangelo di Giovanni (12,24-26). Una profonda incisione percorre i quattro lati dell’altare richiamando simbolicamente la ferita del costato di Cristo, intersecata a un motivo floreale, simbolo di Risurrezione. L’altare accoglie le reliquie del martire San Diodato, del Santo patrono di Andria Riccardo, di San Charles de Foucauld e della Beata Armida Barelli, fondatrice del Movimento Femminile dell'Azione Cattolica, entrambi legati alla spiritualità del Sacro Cuore di Gesù. Il nuovo ambone è collocato su una pedana in posizione frontale rispetto all’altare. La superficie è segnata da un’incisione che ricorda il sudario che ha avvolto il corpo di Cristo, assieme a un germoglio che affonda nel terreno generando un nuovo fiore, simbolo di nuova vita.
- Pavimenti e pavimentazioni
- Il pavimento dell'edificio storico è stato realizzato con lastre di marmo pregiato di Carrara dalle venature policrome su fondo chiaro, decorato con fasce di marmo Nero Portoro a disegnare una successione di forme geometriche rettangolari di due diverse dimensioni che, simmetricamente all’asse centrale dell’aula, coprono l’intera superficie in senso longitudinale. L'area presbiterale è rivestita dal medesimo marmo pregiato di Carrara con venature policrome su fondo chiaro, intervallato da quattro decori geometrici di forma quadrata in marmo arabescato di Carrara, Nero Portoro e Rosso Verona utilizzati ai piedi della mensa, in corrispondenza dell’ambone e del punto di posizionamento del candelabro per il cero pasquale. Le superfici calpestabili del Battistero sono state realizzate con pietra di Apricena, marmo Cappuccino e Napoleon. Nelle nuova Aula liturgica il pavimento è realizzato con lastre di pietra di Apricena; l’asse centrale dell’aula che ricongiunge i poli liturgici è evidenziato da una fascia di marmo Cappuccino, con rosone decorativo centrale realizzato in marmo Cappuccino e Napoleon, pietra Apricena e inserti di marmo colorato blu, verde, giallo e rosso. Il deambulatorio che riconnette l’esistente al nuovo, presenta invece pavimentazione in pietra di Apricena di pezzatura più stretta, con fasce inserite a pettine in marmo Cappuccino e Napoleon solo in prospicenza l’aula liturgica storica.
- Vetrate
- Le vetrate artistiche, realizzate dal Maestro Albano Poli di Verona, sono in vetro soffiato policromo di produzione Lamberts, prodotto artigianalmente a mano con l'antichissimo procedimento del soffio a bocca. La vetrata artistica che definisce la bussola all’ingresso della chiesa storica raffigura il Battesimo di Cristo, con la rappresentazione di Gesù e e di Giovanni Battista in corrispondenza delle porte di accesso. Nella nuova aula liturgica, in corrispondenza della parete sud, le decorazioni vitree rappresentano le Nozze di Cana.
- Prospetti
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- 1949 ‐ 1952 (costruzione edificio storico)
- Si data al 1949 la posa della prima pietra su suolo donato dalla famiglia andriese De Corato, dell’edificio progettato dall’arch. Antonio Provenzano di Roma. I lavori furono conclusi nel 1952 2 la chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù il 21 dicembre 1952.
- 1990 ‐ 1990 (ampliamento edificio storico)
- Aggiunta di due ambienti ai lati dell'area presbiterale dell'edificio storico, destinati ad aumentare la capienza della chiesa.
- 2020 ‐ 2023 (costruzione nuovo edificio)
- Si data al 2020 l'inizio lavori di costruzione della nuova Aula Liturgica, ufficialmente conclusi il 15 maggio 2023. Il nuovo edificio è stato solennemente inaugurato il 1 luglio 2023.
- 1949 ‐ 1952 (costruzione edificio storico)
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- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1990)
- Durante gli interventi del 1990 effettuati nel primo luogo di culto, è stato collocato il nuovo altare, realizzato in forme semplici e regolari, con l'utilizzo dei marmi Nero Portoro, Rosso Verona e Bianco di Carrara.
- altare ‐ aggiunta arredo (2023)
- L'altare della nuova Aula, realizzato dal maestro Albano Poli, si presenta come un blocco quadrangolare di marmo chiaro, collocato al centro dell’ampia pedana che funge da presbiterio. I quattro lati dell'altare sono percorsi a una profonda incisione che allude alla ferita del costato di Cristo, intersecata a un motivo floreale, simbolo di Risurrezione.
- ambone ‐ aggiunta arredo (2023)
- Il nuovo ambone, realizzato in marmo chiaro dal maestro Poli, collocato su una pedana in posizione frontale rispetto all’altare.
- cattedra ‐ aggiunta arredo (2023)
- La sede del celebrante con le due sedute laterali è collocata su una pedana in posizione laterale, tra l’altare e l’ambone. Sullo schienale della seduta un’incisione nel marmo richiama la figura dello Spirito Santo.
- presbiterio ‐ aggiunta arredo (1990)
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Data di pubblicazione
18/05/2024
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Fonte dei dati
Scheda di Censimento dei beni architettonici (Diözese von Andria)