Diözese von San Benedetto del Tronto - Ripatransone - Montalto

Chiesa di Santa Maria della Marina

Nel 1844, fu comperato, per 214 scudi, il terreno per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di San Benedetto del Tronto, che soltanto nel 1983 è stata elevata a cattedrale da Giovanni Paolo II. Fu incaricato per la progettazione l’architetto bolognese Gaetano Ferri, il quale redasse un bel progetto, apprezzato anche dagli Accademici di Bologna, ma che non venne mai realizzato per l’alto costo di esecuzione, 10.000 scudi, che le esigue finanze diocesane non potevano certo sostenere. Tre anni dopo, il 16 Maggio 1847, il vescovo Giovanni Carlo Gentili, benediceva la posa della prima pietra della nuova chiesa, la Madonna della Marina, dando così inizio ai lavori; era stato deciso infatti di riutilizzare il progetto usato in quegli anni per edificazione della la chiesa parrocchiale di Porto San Giorgio, con le debite modifiche apportate dall'architetto ascolano Ignazio Cantalamessa. Nel 1860 quando i lavori s’interruppero, sia per le note vicende politiche risorgimentali, sia per mancanza di fondi, nonostante il progetto fosse già stato rivisto e ridotto dall’arch. Virginio Vespignani, erano state realizzate soltanto le fondamenta e le mura perimetrali spiccavano da terra solamente un metro. I lavori rimasero fermi fino al 1894, quando sotto l’impulso del parroco don Francesco Sciocchetti e del Vescovo Giacinto Nicolai, fu avviata una pubblica sottoscrizione con offerte popolari di 10 centesimi, l'importo della spesa calcolata per l'intera fabbrica era di circa 50 mila lire. Nel 1895 i muri della chiesa arrivarono fino agli otto metri. La necessità di portare a termine i lavori era resa ancora più impellente, in quanto era stata abbattuta la pericolante chiesa della Marina del seicento. Era stata infatti rasa al suolo, in seguito ad un terribile straripamento dell'Albula che, il 6 luglio 1898, aveva invaso l'intero abitato e aveva seriamente danneggiato le fatiscenti mura della chiesa seicentesca. Nel 1901 i lavori ripresero, venne ulteriormente ridimensionato il cantiere: questa volta fu incaricato l'architetto Giuseppe Rossi, di Macerata, che mise mano al progetto del Ferri-Vespignani, fece terminare la chiesa là dove, le tre navate dovevano innestarsi con la crociera del primitivo progetto. Finalmente, il 4 aprile 1908, il vescovo Luigi Boschi, benedisse la nuova chiesa. La facciata e la gradinata esterna su disegno del Prof. Sanzio Giovanelli, rimasero incompiute fino agli anni 70 del XX sec, quando venne completato anche l’interno aggiungendo l’abside e prolungando di parecchi metri la navata centrale. In questi ultimi anni, il primo vescovo della nuova diocesi, mons. Giuseppe Chiaretti ha messo mano al restauro del presbiterio (1992-1993), che, su disegno dell'arch. Vincenzo Acciarri, è stato totalmente ristrutturato con la creazione del nuovo altare maggiore, della cappella del SS. Sacramento, della sagrestia, della porta laterale destra con accesso per disabili.

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Data del rilievo: 2015

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