Diözese von Tolentino

Chiesa di San Catervo

La prima notizia documentata relativa all’esistenza della diocesi di Tolentino risale al 487, anno in cui il vescovo Basilio partecipò al concilio romano. La sede vescovile fu poi soppressa e la diocesi di Tolentino fu sottoposta alla giurisdizione ecclesiastica di Camerino. Nel 1586 papa Sisto V istituì la diocesi di Tolentino unita “aeque principaliter” a Macerata. La pieve di Santa Maria fu elevata a chiesa cattedrale della diocesi fino al 1653 anno in cui la sede vescovile fu trasferita nella chiesa di San Francesco e successivamente, nel 1817, nella chiesa di San Catervo per volontà del vescovo Vincenzo Maria Strambi. La Concattedrale di San Catervo si eleva sul sito del panteum cum tricoro, fatto costruire da Settimia Severina per accogliere il sarcofago del marito Catervo, sul volgere del IV secolo. Intorno a questo mausoleo, a pianta circolare con tre ampie nicchie aggettanti, nel secolo XI, si sviluppò un insediamento benedettino. A questa chiesa ne successe una seconda nel XIII secolo in stile romanico a tre navate orientate lungo l’asse est-ovest con presbiterio posto nell’area dell’attuale facciata. Nel 1820 l’edificio fu ristrutturato in stile neoclassico per ospitare la sede vescovile; l’opera fu iniziata dal pittore Giuseppe Lucatelli e portata a termine dall’architetto Filippo Spada. Nel nuovo assetto architettonico fu rovesciato l’orientamento della chiesa monastica e fu abbattuto l’antico mausoleo per creare al suo posto il nuovo presbiterio. La chiesa, che ingloba nei massicci pilastri le strutture della costruzione precedente, presenta un impianto planimetrico a croce latina a tre navate con transetto terminante in due cappelle absidate e profondo presbiterio anch’esso absidato. La maggior parte della decorazione pittorica della chiesa è opera di Francesco Ferranti realizzata agli inizi del XX secolo. La facciata neoclassica è caratterizzata da quattro gruppi di colonne binate poggianti su basamenti e dal timpano di coronamento. Negli anni settanta la cattedrale è stata oggetto di un intervento di adeguamento alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. All’ingresso laterale della chiesa da Piazza Strambi è situata la cappella detta delle Carceri. Si tratta di un annesso al mausoleo di San Catervo di epoca altomedievale: vi si conserva, secondo la tradizione, la pietra su cui fu decapitato il Santo; le pareti sono decorate da affreschi risalenti al secolo XIV. Nel 1987 la diocesi di Tolentino è stata unita a quella di Macerata, Recanati, Cigoli, Treia. La cattedrale non è ancora stata adeguata alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II.

Pianta

1. altare celebrato

2. cattedra vescovile

3. ambone

4. fonte battesimale

5. cappella del Santissimo

I. Sarcofago di Flavio Giulio Catervo.

II. Pietà, scultura del XIV secolo

Data del rilievo: 2015

FONTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Macerata

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30/06/2017

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