La musica a Tivoli ha una storia millenaria che va di pari passo con quella dell'arte e della cultura della città. Le testimonianze, purtroppo scarse durante l'antichità, l'epoca romana e per tutto il Medioevo, si moltiplicano a partire dalla metà del XVI secolo. L'istituzione più importante dell'epoca era la Cappella musicale del Duomo che ha svolto un'intensa attività per oltre tre secoli. Essa è stata diretta da abili musicisti provenienti dallo Stato pontificio, ma anche dalla stessa città di Tivoli, grazie alla scuola che i maestri di cappella dovevano tenere per contratto e che richiedeva loro – oltre il servizio liturgico – l'insegnamento della teoria musicale, del canto e del contrappunto a due fanciulli.
Tra i musicisti che diressero o frequentarono la cappella musicale del Duomo nel Cinquecento abbiamo probabilmente Giovanni Maria Nanino e, sicuramente, Giulio Caccini. Forse anche Giovanni Pierluigi da Palestrina è intervenuto nelle liturgie in Cattedrale nei periodi in cui fu al servizio del cardinale Ippolito II d'Este (nel 1564 e poi tra il 1567 e il 1571).
In occasione della Lunga Notte delle Chiese 2021, venerdì 4 giugno prossimo, sarà possibile vedere un documentario sull'Archivio musicale del Duomo di Tivoli sul canale youtube della Diocesi. Questo patrimonio è costituito di 703 manoscritti (che contengono ben 1015 composizioni); 16 edizioni antiche tra le quali due di Giovanni Pierluigi da Palestrina e due di Tomàs Luis de Victoria e 23 edizioni dell'Ottocento.