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Nuovo accordo per la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici nel Piemonte

Dalla Regione 2,3 milioni per interventi di conservazione del patrimonio ecclesiastico

03/04/2024

Sette anni dopo la sottoscrizione della convenzione per la valorizzazione dei Beni Culturali ecclesiastici, la Regione Piemonte e la Conferenza Episcopale rinnovano la collaborazione, presentando un nuovo programma di interventi 2024/2025/2026 per un valore complessivo di 2,3 milioni di cui 1,2 milioni di fondi regionali per Musei, Archivi e Biblioteche e 700 mila euro per le cattedrali.

Ma con l'avvicinarsi del Giubileo, la Regione sta mettendo in atto anche un ambizioso piano di interventi per valorizzare il ricco patrimonio religioso e culturale con un fondo di 400 mila euro destinato alla conservazione del patrimonio storico-artistico delle cappelle diffuse. Questi luoghi sono veri e propri tesori della nostra storia e della nostra identità culturale, e meritano di essere preservati e valorizzati per le generazioni future.

Il cuore di questo piano è la creazione di un sistema integrato per la fruizione turistico-culturale, che colleghi tra loro le cattedrali, i musei diocesani, e le chiese sparse sul territorio lungo i percorsi devozionali. Questo sistema non solo renderà più accessibili e fruibili questi luoghi di grande valore storico e artistico, ma contribuirà anche a promuovere il turismo religioso nella nostra regione.

Ciò che rende questo progetto ancora più speciale è il coinvolgimento di oltre 2000 volontari culturali e del sistema di Chiese a Porte Aperte. Grazie al loro contributo e alla loro passione, oltre 600 luoghi religiosi saranno resi ancora più accoglienti e accessibili ai visitatori. Questo è un chiaro esempio di come la collaborazione tra enti pubblici e privati possa portare a risultati straordinari per la valorizzazione del nostro patrimonio. Altri fondi per 1 milione saranno messi dalla CEP come cofinanziamento per gli interventi di ripristino e valorizzazione del patrimonio.

Nel 2017 è stata avviata la prima sperimentazione con i musei, gli archivi e le biblioteche. Tra il 2018 e il 2020 sono state realizzate attività con un contributo regionale di 720.000 euro e un cofinanziamento della CEP di 360.000 euro, coinvolgendo musei, archivi, biblioteche e chiese a porte aperte. Tra il 2021 e il 2023 sono state realizzate attività con un contributo regionale di 1.225.000 euro e un cofinanziamento della CEP di 600.000 euro coinvolgendo sempre musei, archivi, biblioteche e chiese a porte aperte. Tra il 2022 e il 2024 sono state coinvolte le cattedrali e gli episcopi, con un contributo regionale di 1.640.000 euro e un cofinanziamento della CEP di 340.000 euro.

Oltre a migliorare l'aspetto fisico di queste chiese, l'accordo tra prevede di far conoscere e apprezzare anche il significato di questi luoghi. Attraverso visite guidate, conferenze, mostre e altre attività culturali, si potranno infatti rendere questi luoghi non solo destinazioni turistiche, ma veri e propri centri di cultura e spiritualità.

«Il rinnovo dell'accordo tra la Regione Piemonte e la Conferenza Episcopale, e il lancio di un nuovo programma per la valorizzazione dei Beni Culturali ecclesiastici, rappresentano un passo significativo nel campo della politica culturale e turistica della regione - ha sottolineato l'assessore alla cultura, Vittoria Poggio - Questo partenariato strategico, che si rinnova dopo sette anni dalla sua prima sottoscrizione, sottolinea l'importanza della collaborazione tra enti pubblici e istituzioni ecclesiastiche nel promuovere e preservare il patrimonio culturale e spirituale del Piemonte. La decisione della Regione Piemonte di adottare per la prima volta un piano straordinario di manutenzione delle chiese diffuse testimonia l'impegno concreto per preservare e valorizzare queste testimonianze storiche e artistiche».

«L'esperienza di lavoro che da anni la Conferenza Episcopale Piemontese promuove attraverso la Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l'Edilizia di Culto - ha sottolineato il Vescovo, Mons. Derio Olivero, delegato della Conferenza Episcopale Piemontese per i Beni Culturali Ecclesiastici - trova reale applicazione negli Accordi che ormai da 7 anni sono stipulati con la Regione Piemonte. A livello nazionale siamo considerati come un laboratorio di sperimentazione di rinnovate strategie per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale e di questo siamo grati alla Regione Piemonte. Al di là dei singoli e sia pur positivi risultati, infatti, ciò che oggi non può mancare nella salvaguardia dei beni è il metodo che deve sempre essere inclusivo e partecipativo. Le oltre 600 chiese fruibili grazie alle associazioni di volontariato, i luoghi del sistema di Chiese a porte aperte, i musei, le biblioteche e gli archivi sono le tessere di uno straordinario puzzle in cui possiamo riconoscerci per ricordare la nostra storia, meglio comprendere il presente e disegnare il nostro futuro».

Un elemento cruciale per l'accesso a questo patrimonio continuerà ad essere l'App di Chiese a Porte aperte, sviluppata con il sostegno della Fondazione CRT. Grazie a un QR Code, gli utenti possono prenotare e accedere alle porte dei luoghi di culto, usufruendo di un sistema multimediale di guida disponibile in tre lingue.

«Gli accordi - ha sottolineato il Direttore regionale delle direzioni Cultura e Commercio, Raffaella Tittone - mirano a consolidare e regolamentare le relazioni tra la Regione e la Conferenza Episcopale Piemontese, con l'obiettivo di coordinare e finanziare interventi e attività nelle biblioteche, negli archivi e nei musei ecclesiastici, per garantire la tutela e la valorizzazione di questo prezioso patrimonio»

 




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