Gemellaggio con il Patriarcato latino di Gerusalemme, adesione alla Rete Italiana per il Dialogo Eurometiterraneo-APS, progetti con l'Università degli Studi di Firenze per lo studio, la valorizzazione e la promozione turistica e religiosa del territorio e dei beni culturali.
Sono questi i tre obiettivi della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, con risultati che si stanno concretizzando grazie ad un lavoro preparatorio di équipe iniziato tre anni fa.
Il 2018 si sta dunque rivelando ricco di iniziative e risultati, legati ai temi dell'impegno internazionale nel dialogo interculturale e interreligioso, della valorizzazione religiosa e culturale del territorio e della promozione umana, unitamente alla nascita di una agenzia turistica interna alla Diocesi per offrire percorsi legati alla cultura, alla natura e alla spiritualità.
Dopo alcuni eventi preparatori già realizzati, alla fine dello scorso novembre la Diocesi ha organizzato un convegno interculturale, dove si sono visti riuniti intorno ad un tavolo oltre al Vescovo della Diocesi Mons. Gianni Roncari, anche il Ministero Italiano per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Il Ministero dei Beni e le attività Culturali e del Turismo, l'Ambasciatore di Israele Ofer Sachs e rappresentanti delle istituzioni italiane, soprattutto per iniziare a intessere rapporti di conoscenza, di dialogo e di scambio a tutti i livelli.
A seguito di questo evento la Diocesi, prima in Italia, a marzo è divenuta parte integrante della "Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo", capofila italiana della "Fondazione Euro-mediterranea Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture", con il patrocinio e la supervisione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al fine di realizzare a livello europeo i principi della Carta delle Nazioni Unite e gli obiettivi contenuti nella Dichiarazione di Barcellona.
Tra gli eventi e gli impegni indubbiamente più importanti che la Diocesi sta realizzando, va sottolineato il gemellaggio con il Patriarcato Latino di Gerusalemme. Il Vescovo S.E. Mons. Gianni Roncari con il Direttore dell'Ufficio Diocesano Beni Culturali Don Marco Monari e una rappresentanza della Diocesi, dall'undici al diciotto giugno sono a Gerusalemme per siglare, appunto, il gemellaggio con la Diocesi gerosolimitana, unendo così le due Chiese, Piccola e Grande Gerusalemme, in un rapporto duraturo di particolare amicizia e scambio tra comunità cristiane sorelle. Nel corso del pellegrinaggio sarà incontrato S.E. Mons. Pierbattista Pizzaballa, Arcivescovo Amministratore Apostolico di Gerusalemme e del Patriarcato Latino insieme ad alcune realtà cristiane della Città Santa. In questa occasione la Diocesi offrirà al Patriarcato Latino e ad un istituto di suore un contributo economico a sostegno delle attività dedicate ai bambini con disagi, ai giovani e alle famiglie in difficoltà, aiuto proveniente in parte da fondi propri diocesani e in parte dai fondi 8xmille alla Chiesa Cattolica. La Diocesi incontrerà le suore e gli oltre venticinque bambini ospiti della casa Hogar Niño Dios di Betlemme, istituto di beneficienza non governativo che accoglie bambini con gravissimi problemi fisici e mentali, orfani, abbandonati o provenienti da famiglie estremamente disagiate. In questo istituto i bambini ricevono assistenza, vivono un clima familiare, studiano e ricevono cure e terapie per le loro disabilità.
Un altro, ultimo, importante incontro che scaturisce dal gemellaggio sarà tra la Diocesi e l'Università Cattolica di Betlemme. Non solo, quindi, beneficienza ma anche sostegno alla cultura e alla promozione umana attraverso la cultura. In questo ambito sarà offerta una borsa di studio annuale per il perfezionamento accademico di studenti meritevoli - ma con difficoltà economiche - che poi saranno professori all'Università o lavoratori. Per perseguire questo fine la Diocesi, come negli altri casi, ha stanziato un fondo proveniente dall'8xmille alla Chiesa Cattolica. Inoltre la Diocesi è in costante contatto e collaborazione con l'Università degli Studi di Firenze, per studiare e progettare una concreta presenza e sostegno accademico "in loco" alla stessa Università di Betlemme.
La collaborazione tra la Diocesi (in particolare tra il Museo di Palazzo Orsini di Pitigliano) e Università di Firenze (Dipartimento di Architettura) da questo anno, con accordi già in essere, sarà estesa anche alla realizzazione di progetti culturali e accademici comuni nel nostro territorio diocesano e all'estero, volti a sostenere e accompagnare i giovani universitari italiani e stranieri e a creare occasioni di incontro, formazione e dialogo accademico. Tale progetto ha anche la finalità di studiare e valorizzare il vasto e importante patrimonio culturale, religioso, architettonico e archeologico del nostro comprensorio, che racchiude ben quattordici comuni, tra l'Isola del Giglio e il Monte Amiata per un'estensione di oltre duemilasettecento chilometri quadrati, per lo più comuni piccoli e con note difficoltà demografiche, di trasporti, lavorative e amministrative, ma che tuttavia, nell'insieme, possono offrire molto se debitamente sostenuti anche dalle istituzioni.
È da sottolineare per ultimo la nascita di un'agenzia interna alla Diocesi - "4 Ways: viaggi natura cultura e spiritualità" con organizzazione tecnica di Impronte Viaggi e Turismo di Roma - collegata all'unico progetto culturale diocesano coordinato dall'Ufficio Beni Culturali e dal Museo di Palazzo Orsini, che oltre a promuovere un "outgoing" vuole principalmente sostenere un "incoming", al fine di proporre una concreta e coesa promozione dell'unico territorio diocesano e civile. Basti pensare al primo convento fondato da San Paolo della Croce sul Monte Argentario, la bellezza della Costa d'Argento, la campagna delle colline con i vigneti e gli oliveti e la natura del Parco dell'Uccellina, Sovana con gli etruschi, le vie cave, la monumentale necropoli, la Cattedrale medievale di San Pietro, oppure la bellezza mozzafiato di Pitigliano, il santuario mariano del Cerreto a Sorano sorto a seguito di un'apparizione mariana, la bellezza e l'arte dei paesi nel versante amiatino. Promuovere un territorio vasto, eterogeneo, ricco di umanità, di fede, di storia e di patrimonio artistico e culturale, che soprattutto in questo momento storico necessita di superare tanti confini locali e non, di mettere insieme il meglio che può essere offerto dal passato e dal presente; un punto di incontro e coesione territoriale, sostenendone le peculiarità, le caratteristiche culturali e umane, per promuovere una vera e propria "resilienza culturale".
D'altronde la Chiesa, anche nelle proprie espressioni locali, non deve essere idealista, ma non può non essere ottimista.