Venerdì 12 gennaio si è svolta la presentazione del restauro di due sculture lignee monumentali particolarmente preziose e ricche di storia della pieve dei Santi Maria e Giovanni Battista di Vicopisano, realizzato con il contributo della Fondazione Pisa sotto l'Alta sorveglianza della Soprintendenza A.B.A.P. di Pisa e Livorno. Si tratta del gruppo scultoreo raffigurante la Deposizione di Cristo dalla Croce del XIII secolo e del Crocifisso databile tra il 1690 e il 1710.

Alla presenza dell'Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, del pievano don Tadeusz Dobrowolski, del Sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci e di un nutrito pubblico, il Prof. Marco Collareta, ha illustrato il tema della Deposizione in epoca medievale attraverso i manufatti artistici di ambito toscano; è seguito l'intervento della Dott.ssa Francesca Barsotti, responsabile dell'Ufficio dei Beni culturali della Diocesi, che ha preso in esame alcuni crocifissi lignei realizzati dallo scultore Giuseppe Giacobbi agli inizi del Settecento per le chiese pisane, che si presentano per vari aspetti molto affini al Crocifisso di Vicopisano; la relazione della Dott.ssa Elisa Carrara, responsabile della sala studio dell'Archivio storico diocesano di Pisa, ha illustrato - mediante le fonti documentarie recentemente reperite - il complesso sistema di scambi e passaggi di arredi liturgici tra alcune chiese pisane avvenuti nei primi anni dell'Ottocento, come diretta conseguenza delle soppressioni leopoldine, e che ha coinvolto anche la Pieve di Vicopisano e il Crocifisso restaurato. Infine la Dott.ssa Elena Salotti, funzionario restauratore, con una relazione sull'operato della Soprintendenza, ha introdotto l'intervento della restauratrice Elena Burchianti, che ha presentato gli aspetti più tecnici del restauro da lei eseguito con la collega Elisa Todisco sulle due opere lignee. 

L'intervento di restauro è stato coordinato dall'Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici di Pisa, su richiesta del parroco e della comunità parrocchiale, che avevano segnalato la necessità degli interventi sulle opere. La restituzione delle sculture alla comunità parrocchiale e alla cittadinanza e la ricollocazione nel contesto religioso originario rispondono alle esigenze di tutela, conservazione e valorizzazione espresse dal territorio.