Il prossimo 5 maggio a partire dalle 14.30 la Biblioteca Betty Ambiveri di Seriate, gestita dall'Associazione Russia Cristiana, partecipa all'Open Day organizzato a Villa Ambiveri in occasione delle settimane della cultura promosse dalla diocesi di Bergamo: verranno mostrati e illustrati ai visitatori alcuni dei volumi e dei documenti d'archivio più significativi in possesso dell'Istituto.
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell'ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia.
Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell'ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
Negli anni Russia Cristiana si è configurata secondo i diversi ambiti: dal punto di vista ecclesiale è un'Associazione pubblica di fedeli. Per l'attività culturale e scientifica è Fondazione Russia Cristiana E.T.S. Il suo strumento editoriale è "La Casa di Matriona" (libri e rivista). Nel campo dell'iconografia ha dato vita all'Associazione "La Scuola di Seriate".
L'opera propone anche diversi itinerari in Russia e nell'Oriente cristiano per introdurre i turisti alla conoscenza di tesori d'arte e dei luoghi di martirio. Presso la sede di Villa Ambiveri è disponibile la biblioteca che dispone di oltre 30.000 volumi e di una cospicua raccolta di periodici, una fototeca, e un archivio di dati sull'ex-Unione Sovietica. Nel 2004 Russia Cristiana ha aperto nel centro di Mosca la "Biblioteca dello Spirito", un vasto spazio adibito a libreria e centro culturale per approfondire il dialogo con la Chiesa ortodossa e offrire una proposta educativa cristiana ecumenica.
La sede operativa di Russia Cristiana è presso Villa Ambiveri a Seriate (BG), messa a disposizione di p. Scalfi nel 1957 da Betty Ambiveri, figura di spicco della società bergamasca.
