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La raccolta Fiorani Gallotta

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La scelta di donare alla Diocesi di Lodi

Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi (Lodi), 17/05/2024 dalle 17:30

L'iniziativa intende presentare al pubblico l'inventario del fondo archivistico della famiglia Fiorani Gallotta di San Colombano al Lambro donato alla Diocesi di Lodi dai fratelli Pierluigi, Francesco e Carla Fiorani Gallotta, e conservato dal 2023 presso l'Archivio storico diocesano di Lodi.
La scelta della donazione da parte della famiglia, motivata da ragioni di conservazione e fruibilità del bene, è stata accolta dalla Diocesi di Lodi per la stretta consonanza con la storia della diocesi stessa caratterizzata dai ministeri ecclesiastici di alcuni esponenti della famiglia Gallotta, e dagli stretti legami della famiglia con i confratelli e i vescovi, come il vescovo Alessandro Maria Pagani, documentati da epistolari, raccolte omiletiche, studi e lezioni per il seminario vescovile.
Dichiarato nel 2016 di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, il fondo ha una consistenza di dieci metri lineari circa, e conserva carte per un periodo cronologico che va dal 1396 al 1979.
Documenta l'attività dei diversi membri della famiglia che hanno custodito fino ai giorni nostri i documenti prodotti e ricevuti.
L'inventario è pubblicato sul portale della Chiesa cattolica italiana BeweB che rende fruibili i cataloghi e gli inventari del patrimonio culturale conservato dagli enti ecclesiastici.

Nel fondo sono presenti le carte della famiglia Gallotta e parte dell'archivio della famiglia Fiorani.
I documenti hanno attinenza con la vita civile e professionale dei personaggi e i loro interessi culturali. Vi sono conservati studi e ricerche storiche, dati sulle collezioni archeologica e fossile, con informazioni sulla biblioteca scientifico-letteraria esistente.
La collezione di documenti storici riguarda soprattutto le fonti per la storia socio-politica, del territorio e del patrimonio storico-artistico di San Colombano al Lambro.

Particolare cura di conservazione hanno le carte che testimoniano le relazioni affettive e socio-culturali, come le lettere famigliari, la corrispondenza con gli epigrafisti Andrea Borda, Giovanni Labus e Michelangelo Lanci, con il principe Antonio Belgioioso, i vescovi Della Beretta, Pagani, Benaglio e altri ecclesiastici, le relazioni con i geologi Stoppani e Taramelli, l'amicizia di Pier Luigi con il poeta futurista Paolo Buzzi, con il conte Gian Luigi Cornaggia Medici Castiglioni esperto antiquario, le corrispondenze con personalità della politica e della cultura del tempo.

Al fondo sono aggregate carte dei nuclei parentali acquisiti soprattutto in relazione ai beni e proprietà personali.
Una particolarità di questi documenti di tipo patrimoniale è rappresentata dai fascicoli e mappe relativi all'attività professionale dei Baldini, agrimensori e ingegneri, che esercitarono nel corso dell'Ottocento.

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