Allievo a Parma del pittore Cecrope Barilli presso il Regio Istituto d'Arte, completò la sua formazione artistica a Roma; dal 1911 fu docente presso l'Accademia Parmense di Belle Arti, dove occupò la cattedra che fu del Barilli. Fu anche consigliere e assessore comunale a Parma, dove si impegnò nella protezione del patrimonio artistico e monumentale minacciato dai progetti di rinnovamento e risanamento dell'amministrazione civica ricorrendo anche all'aiuto di Gabriele d'Annunzio. A soli 15 anni aveva già sviluppato un'eccezionale capacità di disegnare. Nel 1896 concorse al pensionato romano e vinse la borsa di studio per frequentare l'Accademia libera del nudo di Roma dove frequentò anche lo studio di Ludovico Seitz, entrando in contatto con i pittori Luigi Serra, Cesare Maccari e Giulio Aristide Sartorio, nonché con il movimento dei Nazareni di cui Seitz faceva parte. Rientrò a Parma nel 1899. Nel 1911, scomparso il maestro Cecrope Barilli, vinse il concorso per la sua sostituzione e occupò la cattedra per 35 anni. È stato presidente dell'Accademia delle Belle Arti di Parma, dove ebbe come allievo Luigi Carpi.