BESCHREIBUNG
Nell’altomedioevo, nei pressi della originaria cattedrale dedicata a Santa Maria, nell’attuale Piazza dei Miracoli di Pisa, si suppone che esistesse un battistero, come edificio a se stante.
Scavi recenti hanno permesso di affermare però, che non si tratta dell’edificio di forma ottagonale, le cui fondamenta si conservano ancora oggi all'interno del chiostro del Campo Santo; che era infatti, fino a poco tempo ritenuto essere il battistero di questa prima cattedrale.
Questo edificio d’impianto ottagonale è stato invece fatto risalire al XIV sec. e quindi facente parte del Campo Santo stesso.
Nell'area tra la Cattedrale e il Campo Santo sono state ritrovate tra l'altro, le fondamenta e parti di mosaico pavimentale di due domus di epoca romana; qui scorreva il fiume Ozzeri, a ridosso della parte nord della piazza, mentre ad est si trovava un porto fluviale, si può quindi affermare l'intera area era grande un declivio verso l'area portuale.
Successivamente nel corso dei secoli la piazza si trasforma dall'uso civile a quello sacro.
Nel 1063, viene fondato il nuovo duomo della città sempre intitolato a Santa Maria.
Il 15 agosto dell’anno 1152 fu fondato il Battistero di San Giovanni; ad opera dell’architetto Diotisalvi, come si può leggere in un iscrizione su pilastro all’interno dell’edficio :“Deotisalvi magister huius operis“; che fu l’artefice anche della chiesa dei Ospitalieri sempre a Pisa.
Successivamente i lavori furono proseguiti da Nicola Pisano e da suo figlio Giovanni.
Nicola ristrutturerà profondamente la struttura di Diotisalvi, dandogli un aspetto totalmente nuovo.
Nicola, che oltre ad essere architetto, era anche e scultore, fu l’autore del Pulpito (1260), decorato con scene della Vita di Cristo, sui cinque pannelli nel parapetto, mentre in corrispondenza delle colonne sono rappresentati altri soggetti che simboleggiano le Virtù; sempre a Nicola si devono i busti che coronano gli archetti del loggiato esterno, poi arricchito da figure scolpite, dal figlio Giovanni.
La circonferenza del battistero, uno dei più grandi in Italia, è di 107,24 metri, è alto quasi 55 metri, mentre la larghezza della muratura alla base è 2 metri e 63.
La cupola è coperta da tegoli rossi verso occidente e da lastre di piombo verso oriente. Il grande cilindro è avvolto, come la Cattedrale, da arcate su colonne, e come questa è costruito in marmo bianco listato di grigio.
All’interno otto colonne monolitiche si alternano a quattro pilastri. Un matroneo, al quale si accede da una scala elicoidale, si affaccia sul vano centrale, offrendo al visitatore una particolare prospettiva da cui osservare le intricate geometrie del pavimento di matrice araba.
Il sistema di copertura è costituito da una doppia cupola, una interna a tronco di cono e una esterna a calotta emisferica. Proprio questa particolare struttura architettonica fa sì che il Battistero pisano abbia un’acustica eccezionale.
Il fonte battesimale ottagonale e posto su tre scalini al centro dell’edificio, è datato al 1246 e fu costruito da Guido Bigarelli da Arogno allora appartenente alla diocesi di Como. La scultura bronzea di San Giovanni Battista al centro del fonte è opera egregia di Italo Griselli.
Nell'Ottocento, contestualmente ad un rinnovamento che interessò l'intera piazza del Duomo ed i suoi monumenti, il battistero fu oggetto di un radicale restauro da parte dell'architetto Alessandro Gherardesca, con interventi che portarono alla ricostruzione di alcuni portali e di gran parte dell'apparato decorativo.