Tra i libri della Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi, il volume di Franz Titelmans, Elucidatio in omnes psalmos... è uno dei rari casi in cui tutti i segni di provenienza sono chiaramente leggibili e fanno riferimento a persone e luoghi di cui si hanno informazioni storiche.

Questo volume ha infatti tre segni di provenienza:

• La prima nota manoscritta sulla carta di guardia anteriore del volume è probabilmente del frate Silvio da Brescia (1711-1799), che sappiamo Guardiano del convento di San Carlo Borromeo (Gargnano, Brescia) negli anni 1756-1758 e 1760-1768. Questo convento, costruito nel 1612, fu soppresso una prima volta nel 1797 e la sua ricca biblioteca dispersa.

FRANZ TITELMANS, Elucidatio in omnes psalmos..., Venezia, Giovanni Antonio Farri e Giovanni Antonio Bertano, 1572, recto della carta di guardia anteriore

• Il timbro sul frontespizio del volume è della biblioteca del convento cappuccino di Brescia, chiamato La Badia . Dunque, probabilmente dopo la soppressione del convento di Gargnano il volume confluì nella vicina biblioteca cappuccina della Badia. Anche quest'ultimo convento fu chiuso nel 1868 e la sua biblioteca confluì nella Biblioteca Morcelli  di Chiari (Brescia).

FRANZ TITELMANS, Elucidatio in omnes psalmos..., Venezia, Giovanni Antonio Farri e Giovanni Antonio Bertano, 1572, frontespizio del volume

• E' in questa biblioteca, come ci riporta la seconda nota di possesso sulla carta di guardia anteriore del volume, che mons. Luigi Fadini troverà l'Elucidatio in omnes psalmos circa 25 anni più tardi. Fadini si trovava in visita a Chiari col vescovo di Lodi mons. Giovanni Battista Rota, del quale era segretario. In seguito il sacerdote fu Rettore del Seminario di Lodi dal 1919 al 1951. Morì il 21 giugno 1958 ed è facile supporre come il volume - insieme a molti altri di sua proprietà - sia confluito nella Biblioteca del Seminario.

FRANZ TITELMANS, Elucidatio in omnes psalmos..., Venezia, Giovanni Antonio Farri e Giovanni Antonio Bertano, 1572, recto della carta di guardia anteriore

Le note di possesso del Ristretto della vita del glorioso martire S. Pietro, conservato presso la Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi, appartengono una ad Antonio Orietti e l'altra a Giovanni Bricchi, vissuti tra XVIII e XIX secolo, entrambi sacerdoti lodigiani della Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri, chiamati Oratoriani o Filippini dal nome del santo fondatore.

Ristretto della vita del glorioso martire S. Pietro ..., Cremona, Pietro Ricchini, 1720, controguardia anteriore del volume.

Padre Giovanni Bricchi (+ 1807), prima di morire, donò la sua personale biblioteca al vescovo di Lodi Giovanni Antonio Della Beretta, che la destinò subito al Seminario.

Inoltre, assieme ad Antonio Orietti, quando i Francesi arrivarono in città, cercò di preservare il maggior numero possibile di libri della biblioteca del loro Ordine religioso dalla dispersione.

Per decreto napoleonico il convento fu chiuso e la ricca raccolta libraria degli Oratoriani fu sottratta alla Congregazione di Lodi e resa comunale, divenendo così il nucleo antico dell'attuale Biblioteca Laudense; ma i libri che Bricchi e Orietti riuscirono a nascondere, alla morte di Antonio Orietti (+ 1840) arrivarono nel Seminario di Lodi.

Nel fondo antico della Biblioteca del Seminario si trovano ora circa un'ottantina di opere con le note di possesso di Bricchi e Orietti.

La prima parte della bella nota manoscritta che troviamo su un esemplare settecentesco del Missale Romanum , ci racconta che il volume fu donato nel 1758 da papa Clemente XIII, vescovo di Padova prima dell'elezione al soglio pontificio, alla chiesa francescana di quella città, intitolata a Sant'Orsola.

Missale Romanum ..., Roma, Congregazione de Propaganda Fide, 1714, verso della carta guardia anteriore con segno di provenienza e frontespizio del volume.

Nel 1827 (Anno vero MDCCCXXVII a confratre priore ...) il libro fu acquistato dal priore della Confraternita del Santissimo Sacramento di Codogno, in provincia e diocesi di Lodi. La confraternita si riuniva presso la chiesa della Santissima Trinità, eretta nel 1608.

E' interessante osservare come l'abbellimento della nota - l'ovale con cornice in rosso e lo sfondo bipartito e colorato pure di rosso per il nome del papa - sia stato realizzato in un secondo momento, probabilmente dall'acquirente lombardo, in quanto circonda entrambe le annotazioni, scritte a distanza di più di un secolo l'una dall'altra!

Il cartellino incollato sulla coperta del Messale induce a ipotizzare che questo sia passato dalla dotazione della confraternita alla parrocchia di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata in Codogno e che di lì sia poi giunto nella Biblioteca del Seminario di Lodi.

Nei fogli iniziali del Thesaurus sacrorum rituum di Bartolomeo Gavanti, pubblicato a Venezia nel 1726, troviamo un serie di cinque note di possesso manoscritte, redatte tra il XVIII e il XIX secolo rispettivamente da Girolamo Martani, un oratoriano  della Congregazione di Cremona, e da quattro sacerdoti della diocesi di Lodi, Paolo Carniti, Gaetano Dolcini, Pietro Longhi, e Francesco Ludovico Martani.

Le note, in lingua latina, sono legate graficamente e sintatticamente tra di loro così da formare una sorta di lungo periodo.

BARTOLOMEO GAVANTI, Thesaurus sacrorum rituum ..., Venezia, Girolamo Savioni, 1726, recto della carta di guardia anteriore.

Lo sforzo che i possessori fanno, per collegare tra loro le frasi grazie all'uso di connettori come ma, poi, in seguito ... (nunc vero, postea, tandem ...) ci aiuta a comprendere come per l'epoca fosse abituale - per niente vergognoso - possedere libri 'usati', tanto che l'ultimo possessore conclude la sua annotazione con una domanda tra il serio e il faceto: «Dopo di me a chi apparterrà?». La risposta è in un famoso verso manzoniano: «Ai posteri l'ardua sentenza».

I passaggi di proprietà di beni librari spesso avvengono all'interno della medesima famiglia.

In questo caso ciò accade tra due fratelli: Serafino e Antonio Orietti.

Entrambi appartengono a un ordine religioso: Serafino (+ 1802) ai frati Cappuccini, mentre Antonio (+ 1840) alla Congregazione dell'Oratorio di Lodi.

NATALE ROVIGLIO, Storia universale d'Europa del secolo decimo ottavo. Parte Prima, vol. II, verso della carta di guardia anteriore.