La Spezia è sede vescovile dal 1929 e riunisce le antiche diocesi di Luni-Sarzana e Brugnato. In base alle norme concordatarie papa Pio XI decise di trasferire alla Spezia, divenuta capoluogo di provincia nel 1923, la sede vescovile di Luni, e costituirla unica diocesi del territorio della provincia. Il Vescovo Giovanni Costantini decise di indire un concorso nazionale per la progettazione della nuova cattedrale, al quale parteciparono un centinaio di concorrenti. Progetto vincitore risultò quello dell’architetto Del Giudice e dell’artista Cadorin. Nonostante fossero state già avviate tutte le procedure per la realizzazione dell’edificio, l’imminente scoppio della guerra fece sì che nessuna delle imprese convocate si fece carico di affrontare il rischi della costruzione in quel periodo. Passata la guerra il problema della nuova cattedrale si fece nuovamente pressante. Abbandonata la soluzione vincitrice del concorso, ritenuta ormai troppo lontana dal gusto contemporaneo, si cercò un professionista al quale affidare l’incarico per la nuova progettazione. In prima battuta venne interpellato l’architetto Michelucci, che venne a vedere il sito, ma fu costretto a rinunciare perché già impegnato nella progettazione di San Giovanni . Sotto suggerimento della Commissione Pontificia di Arte Sacra venne allora interpellato l’architetto Adalberto Libera, che accettò, e predispose un progetto di massima coadiuvato dall’architetto spezzino Cesare Galeazzi. In seguito alla morte di Libera Galeazzi sviluppò autonomamente il progetto esecutivo e le varianti richieste, anche in funzione delle nuove esigenze liturgiche: il progetto iniziale infatti prevedeva un altare in posizione centrale ma con il celebrante rivolto verso l’altare; inoltre erano previsti diversi altari laterali con relative cappelle che non sono mai stati realizzati.

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

13 settembre:
Festa di San Venerio
20 ottobre:
Festa della Madonna Pellegrina
Cristo Re – ultima domenica del tempo ordinario

EVENTOS PARTICULARES

Durante la festa di San Venerio le reliquie del santo vengono trasportate processionalmente nei luoghi in cui visse, sull’Isola del Tino. E’ in occasione di questa festa che può essere visitata l’isola con i resti dell’antico convento di monaci, per il resto dell’anno l’approdo è vietato in quanto zona militare.

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