Diócesis de Mantova

Chiesa di San Pietro apostolo

La diocesi mantovana ha origini molto antiche che risalgono almeno al IX secolo, ma che per alcuni studiosi potrebbe collocarsi addirittura nel periodo che precedette la dominazione longobarda. La cattedrale di San Pietro sorge in piazza Sordello, nel cuore della città vecchia, vicino al Palazzo Ducale. Se ne ha notizia documentata nel IX secolo, quando l’imperatore Ottone III concesse dei benefici per la ricostruzione di un edificio di culto assai più antico, databile intorno al III secolo, e anch’esso dedicato all’apostolo. Tra l’XI e il XII secolo si operò una seconda ricostruzione in forme romaniche: l’interno è diviso in tre navate da pilastri in cotto, coperto da travi di legno e il coro è sopraelevato sulla cripta. Questo assetto rimase invariato fino alla metà del Cinquecento, fatta eccezione per l’addizione delle cappelle laterali e per la facciata progettata agli inizi del Quattrocento dai fratelli Delle Masegne. Nel 1545 un terribile incendio distrusse la cattedrale e il cardinale Ercole Gonzaga chiese a Giulio Romano di restaurare l’antico edificio. L’architetto portò a cinque il numero delle navate, mantenendo invariata la larghezza di quella centrale. Non tutto il progetto venne realizzato, per il sopraggiungere nel 1546 della morte di Giulio Romano. Il cantiere passò a Giovan Battista Bertani che portò a compimento i lavori nel 1558. Tra il 1593 e il 1620, Francesco Gonzaga finanziò le decorazioni a stucco, i dipinti del transetto, della cupola e del coro e l’edificazione dei quattro altari del transetto. Lo stesso duca donò alla cattedrale i sei arazzi che sono posti sull’altare e sui piloni che sorreggono la cupola. Nel XVIII secolo venne indetto il concorso per la nuova facciata, vinto da Nicolò Baschera che portò a compimento i lavori alla fine del Settecento. Nel corso dell’Ottocento vennero rifatti tutti gli altari, tra cui anche quello maggiore. All’esterno la cattedrale è caratterizzata dal contrasto tra la facciata settecentesca in marmo di Carrara e la fiancata destra, in cotto, che risale al periodo gotico a cui è addossata la torre campanaria romanica. L’interno del Duomo presenta una pianta a cinque navate, con cappelle laterali, transetto non sporgente e profondo presbiterio absidato. Tra la settima e l’ottava cappella sinistra si trova un passaggio che conduce al santuario dell’Incoronata, mentre dal braccio sinistro del transetto si accede alla cappella del Santissimo Sacramento, di forma ottagonale. Le colonne scanalate della navata centrale sono collegate da un architrave decorato con festoni e putti in stucco. La copertura è realizzata con un soffitto ligneo a lacunari che contrasta con quello ad affresco figurato della seconda e terza navata laterale e con quello piano a grandi comparti della quarta e della quinta. La crociera del transetto è sormontata dalla cupola con tamburo ottagonale. Subito dopo il Concilio Vaticano II, il Duomo è stato oggetto di un adeguamento liturgico provvisorio. Come la cappella del Sacramento, anche il Battistero è costituito da uno spazio autonomo posto lungo la navata laterale destra.

ADAPTACIÓN LITÚRGICA

L'adeguamento liturgico della Chiesa di San Pietro apostolo

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

18 marzo:
Festa di Sant’Anselmo
29 giugno:
Festa di San Pietro
Festa dell’Incoronata (domenica dopo San Martino, 11 novembre)

CULTO DE LOS SANTOS

Reliquie dei corpi di sette beati
(cappella del Santuario )
Reliquia del corpo di sant’Anselmo patrono
(cappella del Santuario )

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Plano

1. Altare

2. Leggio

3. Cattedra

4. Sede

5. Canonici

6. Assemblea

7. Fonte battesimale

8. Cappella del SS. Sacramento

9. Altare Maggiore

10. Pulpito

11. Coro ligneo

12. 12.Organo

13. Confessionali

14. Acquasantiere

15. Santuario dell’Incoronata

16. Sacrestia

Data del rilievo: 2011

FUENTE

T. Grisi, G. Lilli, Le cattedrali della Lombardia. L'adeguamento liturgico delle chiese madri nella regione ecclesiastica lombarda, Milano 2011

ÚLTIMA MODIFICACIÓN

30/06/2017

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