Diócesis de Piana degli Albanesi

Chiesa di San Demetrio Megalomartire

Alla fine del secolo XV, così come avvenne in altre parti d’Italia, gruppi di profughi albanesi si riversarono in Sicilia per sfuggire all’invasione dei loro territori da parte dei turchi ottomani e potere così vivere in pace; questo avvenne anche per Piana degli Albanesi (Hora ) che fino al 1941 era chiamata Piana dei Greci perché professava la religione cattolica di rito greco. Giovanni II re di Spagna diede loro la possibilità di insediarsi alle falde del monte Pizzuta, località impervia e disabitata della Sicilia occidentale nelle vicinanze di Palermo, lì la comunità albanese si insediò nel 1468 rimanendo feudo dell’arcivescovo di Monreale fino al 1767. Dal 1937 è sede della diocesi greco –cattolica (Eparchia) che ha giurisdizione su tutte le chiese di rito greco-bizantino della Sicilia. Sebbene la diocesi sia di nuova formazione , la città ha sempre avuto sin dalla sua fondazione una fervida vocazione religiosa testimoniata dalle tante chiese presenti in un centro abitato di meno di 10000 abitanti e dalla sua chiesa madre (oggi cattedrale) fondata sin dal 1498. Sulla via principale (Corso Kastriota) si erge la cattedrale dedicata a San Demetrio martire di Tessalonica. Costruita alla fine del ‘400, presenta all’interno lo stile occidentale e quello orientale attestanti la coesistenza di due culture diverse, ma entrambe ben accolte dalla popolazione pianota e visibile ancora nei suoi caratteri principali, anche se più volte rimaneggiata nei secoli. Costruita in origine secondo i canoni bizantini aveva tre absidi rivolte ad oriente, nel corso del ‘500 dovendo dare alla cittadina che cresceva una sistemazione urbanistica diversa con il taglio del corso principale, e nel contempo realizzare lavori di ampliamento e ristrutturazione ad opera del maestro monrealese D’Allegro, fu invertita anche la direzione d’ingresso della chiesa che così si trovò a rivolgere, quindi, l’abside ad occidente e l’ingresso sul corso principale ad una quota diversa da quello della stessa chiesa. Per questo si accede alla chiesa da una doppia scalinata in stile tardo barocco che raccorda il corso con la chiesa che ha facciata semplice adornata solo da portale marmoreo. I lavori si conclusero verso la prima metà del ‘600 con gli affreschi di Pietro Novelli tra il 1641ed il 1644 sulla navata principale. Nel 1960 furono eseguiti nuovi restauri, che trasformarono l’originaria struttura della chiesa eliminando iscrizioni funerarie e celebrative, alcune in lingua albanese, e gli altari barocchi sulle navate laterali. Oggi, l’interno si presenta a tre navate con absidi terminali divise tra loro da sette colonne in marmo bianco venato su plinti dello stesso tipo di marmo, raccordate in alto da archi a tutto sesto. Sempre durante i lavori di restauro del 1960 all’interno è stato allargato il coro e la volta a botte di copertura della navata centrale sostituita con soffitto ligneo. La chiesa essendo sempre stata di rito misto non aveva mai avuto iconostasi, infatti presenta affreschi sulle volte e sulle pareti di tutte e tre le absidi, non più facilmente fruibili poiché nel 1975 è stata realizzata una imponente iconostasi lignea opera del monaco cretese Manusakis, che chiude alla vista tutte e tre le absidi. L’altare è posto dietro la porta centrale dell’iconostasi e visibile solo durante la celebrazione, quadrangolare, con quattro colonne d’angolo ed una centrale, tutte in marmo, è ricoperta di lunga tovaglia, dietro nello stesso asse il tabernacolo. La cattedra lignea è nell’area celebrativa, tra l’iconostasi e la navata centrale divisa da balaustra marmorea.

FIESTA Y DEVOCIONES PARTICULARES

06 gennaio:
Celebrazione dell’Epifania con liturgia di San Basilio,usata anche la sera della vigilia di Natale.
23 aprile:
Festa di S. Giorgio, messa e vespro
31 agosto - 02 settembre:
Festa della Madonna SS. Odigitria 2 Settembre con triduo di preparazione dal 31/08-01-02/09.
Domenica delle Palme, Settimana Santa con conclusione della domenica di Pasqua

CULTO DE LOS SANTOS

Mostre temporanee di antiche icone e suppellettili sacre e parati lungo le navate laterali della chiesa

Plano

1. Altare

2. Tabernacolo

3. Cattedra

4. Sede

I. Portale

II. Iconostasi sec. XVII

III. Affreschi di Pietro Novelli sec. XVII

Data del rilievo: 2015

FUENTE

Le Chiese delle Diocesi Italiane - Diocesi di Piana degli Albanesi

ÚLTIMA MODIFICACIÓN

30/06/2017

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