La cattedrale sorge sui resti dell’antica basilica, dedicata alla Vergine, risalente al IX secolo, di cui oggi rimangono il muro meridionale e alcuni resti inseriti nel nuovo edificio. Nel 1396 furono innalzati i dodici pilastri a fascio che terminano nelle volte ogivali. Rimangono a testimonianza di questa fase di costruzione anche statue e guglie che decorano l’ordine superiore della facciata. Il XV secolo fu un’epoca di grande splendore per la cattedrale: Tommaso Rodari progettò le fiancate dell’edificio; vennero realizzate le tre navate, per far posto alle quali fu sacrificata parte del Broletto. Nel 1457 fu terminata la facciata a cui collaborò dal 1484, per l’apparato scultoreo, lo stesso Rodari. Nel 1513, Giovanni Antonio Amadeo e Cristoforo Solari vennero interpellati per la progettazione di alcune trasformazioni architettoniche secondo il nuovo stile rinascimentale. Tra tutti prevalse il progetto del Solari che, con l’inserimento di tre absidi, creava una sorta di spazio centrale all’innesto fra presbiterio e navate. L’ampliamento di Solari è caratterizzato dalla definizione geometrica dello spazio attraverso intarsi marmorei di pietra rossa d’Arzo, che separa i due ordini scanditi anche da lesene monumentali. All’esterno l’edificio risulta così caratterizzato dai volumi delle tre absidi e dal rigore dei due parallelepipedi che costituiscono le due nuove sagrestie. La costruzione delle absidi proseguì fino a tutto il Seicento sotto la direzione di Giuseppe Richino e Carlo Buzzi. Alla fine del XVII secolo cominciarono i lavori per la copertura e, nel 1730, Filippo Juvarra innalzò la sua cupola, monumentale nelle dimensioni, ma percepita come leggera dai fedeli all’interno della chiesa, grazie alla decorazione a stucco e alla luce intensa che pioveva dal lanternino. L’aspetto della cattedrale è oggi il risultato di queste diverse fasi storiche: le tre navate divise dai dodici pilastri a fascio sono tra le parti più antiche; insieme alla facciata, le tre absidi e le sacrestie quadrate ai lati dell’abside maggiore seguono il progetto rinascimentale. Il presbiterio della cattedrale venne nuovamente trasformato dopo il Concilio nel 1986, su progetto dell’architetto don Gaetano Banfi. Il presbiterio è stato prolungato in avanti davanti alla balustre al centro del quale è stato collocato un altare medievale occultato da una decorazione barroccheggiante, mentre l’altare settecentesco è rimasto nella posizione originaria. L’ambone e la cattedra sono stati realizzati ex novo, pur utilizzando frammenti di decorazioni antiche.

Plan

1. Altare

2. Ambone

3. Cattedra

4. Sede

5. Assemblea

6.Fonte battesimale

7.Custodia eucaristica

8. Altare maggiore

9. Pulpito

10. Coro ligneo

11. Organo

12. Confessionali

13. Cappella del Crocefisso

14. Sacrestia dei Canonici

15. Sacrestia dei mansionari

Data del rilievo: 2011

SOURCE

T. Grisi, G. Lilli, Le cattedrali della Lombardia. L'adeguamento liturgico delle chiese madri nella regione ecclesiastica lombarda, Milano 2011

DERNIÈRE MODIFICATION

30/06/2017

Beni ecclesiastici in Web

BEWEB

Accedi all'area riservata

Selezione lingua

Indirizzo copiato!

Diocèse de Como

Chiesa di Santa Maria Assunta

Mappa

OÙ SE TROUVE

Région ecclésiastique

Diocèse

Como (CO)

Plan

SOURCE

DERNIÈRE MODIFICATION

Sezioni del sito

Selezione lingua