Cerillae è conosciuta come esistente prima della guerra annibalica e menzionata come centro nelle fonti itinerarie romane. Un lento decadimento la ridimensiona fino a diventare nel V-VI . un probabile insediamento rurale. La partecipazione del vescovo Romanus al sinodo romano del 649 è l’unica attestazione dell’esistenza di Cirella come diocesi, che non compare più nelle fonti successive. Da questa notizia dipendono tutti gli storici regionali e locali, tra i quali – nell’alveo di fantasiose supposizioni comuni ad altre Chiese della zona – non manca chi ne lega la fondazione alla predicazione di san Pietro che, in viaggio da Reggio (!), avrebbe convertito gli abitanti al cristianesimo, consacrandovi e lasciandovi un vescovo che sarebbe, così, il primo di una serie fino al VII . e facendo di Cirella la «regina tra le Chiese limitrofe». Più verosimile, invece, l’ipotesi che il vescovo di Blanda Julia, ormai diruta, si sia rifugiato a Cirella, rimanendovi fino a quando non fu trasferita a Malvito dai longobardi. Un rapporto del suo passato episcopale è dato da un graffito con mitria e pastorale sul lato nord dei ruderi della Chiesa madre in Cirella antica.
Diözesen
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QUELLE
Le diocesi d'Italia, a cura di L. Mezzadri, M. Tagliaferri, E. Guerriero, Torino, San Paolo edizioni, 2007-2008, 3 volumi.