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Tesi 2.0: il fondo Laudensia

Una tesi sugli opuscoli ottocenteschi nella Biblioteca del Seminario vescovile

Lodi, Archivio diocesano di Lodi, 04/05/2018 dalle 17:30 alle 19:00

Lodi, Archivio diocesano di Lodi Lodi, Archivio diocesano di Lodi

Il catalogo di un fondo bibliografico minore, come quello degli opuscoli conservati nella Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi, può riservare piacevoli sorprese.
Sara Barboglio, autrice della tesi, discussa nell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, relatrice Paola Sverzellati, nel sesto appuntamento di Tesi 2.0, previsto per venerdì 4 maggio alle ore 17.30 presso l'Archivio diocesano di Lodi, condurrà i partecipanti all'interno della sezione speciale contenuta nel fondo Laudensia, il fondo che accoglie le pubblicazioni lodigiane che parlano di Lodi, e di soggetti e personalità lodigiane.

La catalogazione realizzata riguarda una settantina di opuscoli ottocenteschi divisi per categorie: saggistica per divulgazione scientifica, agiografia e biografia, orazioni, atti ufficiali, opere letterarie, manualistica. 
Alcuni esempi? La "Dissertazione sull'arte dello scrivere nei Promessi sposi", la "Statistica delle associazioni cattoliche esistenti nella Diocesi di Lodi", il "Manuale pratico amministrativo per i sacerdoti", le "Norme pel servizio farmaceutico e farmacopea dell'Ospitale maggiore", le "Lezioni per gli infermieri e per i soccorsi d'urgenza".
Il lavoro ha fatto emergere una profonda connessione locale tra le pubblicazioni e la comunità in cui e per cui è nato. Autori, possessori, dedicatari, alcuni dei quali illustri come Giovanni Labus, Francesco De Lemene, Paolo Gorini, il soprano Antonietta Fricci Baraldi, appartengono a uno stesso habitat culturale, e condividono la necessità di farsi mediatori di una realtà che li accomuna - sia essa religiosa, politica, letteraria, scientifica - in una circolarità del sapere che è tutta moderna.
Tra i dati rilevati nel catalogo, oltre al titolo, l'edizione, la descrizione fisica, e altre informazioni standard dettate dalle regole di catalogazione, anche quelli sulle note manoscritte, come i segni di lettura, le note di dono o di possesso, le dediche.
Dediche autorevoli, cerimoniose, gratulatorie, amichevoli, affettuose, altre toccanti come questa dedica a stampa di una tesi del 1878 sulla nuova storia critica della letteratura italiana: "Alla memoria dei miei genitori da breve tempo perduti dedico questo lavoro di laurea, dolente di non poter esprimere con dono migliore la mia riconoscenza".

Tesi 2.0 è un evento promosso dai due archivi principali di Lodi, l'Archivio storico diocesano e l'Archivio storico comunale, organizzato per valorizzare le tesi di ricerca sul Lodigiano e incentivare gli studi sul territorio.

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