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La suggestiva Cattedrale di Trani, protesa sul mare, fu edificata in onore di San Nicola Pellegrino, e sostituì la preesistente chiesa di Santa Maria della Scala, risalente all’VIII secolo. I lavori di costruzione della nuova cattedrale cominciarono nel 1097 sotto l’episcopato del vescovo Bisanzio. Il rinvenimento di frammenti musivi pavimentali nell’area presbiteriale analoghi a quelli conservati a Otranto e risalenti alla metà del XII secolo, permette di documentare a quella data, il completamento del transetto, costruito sulla cripta trasversale, mentre la navata, costruita sopra la cripta della chiesa di Santa Maria, risulta certamente più tarda. Esternamente il transetto fu concluso in età federiciana da un cornicione a mensole figurate e i ai lati corti da un gigantesco rosone e da una monumentale quadrifora; sempre nella stessa epoca si provvide ad arricchire le testate e la finestra absidale di sculture figurate, e ad abbellire l’interno con un pulpito ottagonale demolito poi nel Settecento. La facciata, per la quale alla fine del XII secolo era stata approntata la monumentale porta di bronzo di Barisano (attualmente sistemata nella navata sinistra della basilica superiore) fu completata con un portico (demolito nel XVII sec.) e collegata al campanile, impostato su un arcone ogivale passante, dal maestro Nicolaus (che ne aveva realizzato i primi due piani); il campanile fu concluso solo alla metà del XIV secolo al tempo dell’arcivescovo Jacopo Tura Scottini. Successivamente fu realizzata la Cappella Reale, per la sepoltura di Filippo d’Angiò, morto a Trani nel 1277 (poi nel XVII secolo e sostituita da un altare in legno dorato dedicato all’Assunta) e la cappella della Madonna delle Grazie, eretta nel 1494, i cui resti si conservano oggi nel Museo Diocesano; i locali della canonica e della sacrestia. Nel XVII secolo furono sostituiti i capitelli delle trifore del matroneo, costruito il cappellone del Santissimo in corrispondenza del prospetto meridionale e realizzato il pregevole soffitto ligneo decoato in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio. Nel corso del Settecento, si perpetuò lo smembramento dell’arredo originale (il ciborio e l’ambone) e nel 1837 si rivestirono pareti, volte e colonne con stucchi policromi di gusto barocco, poi rimossi durante i restauri eseguiti fra il 1940 ed il 1950, durante i quali furono però dispersi altari marmorei, lapidi, sepolture ed il prezioso coro quattrocentesco in noce intagliato a due ordini di stalli, che occupava l’area del presbiterio. La cattedrale oggi si presenta con impianto basilicale a tre navate ripartite da 12 colonne binate di spoglio, con transetto trasversale non aggettante ad aula unica e copertura a capriate, con tre absidi circolari aggettanti corrispondenti alle tre navate.

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Diözese von Trani - Barletta - Bisceglie

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