Contratto per la concessione temporanea e rinnovabile di un bene immobile, per lo più un fondo, fatta con il carico di una corresponsione annua (canone livellario, detto anche censo). Il contratto prende il nome dal libello (libellus) col quale chi desiderava ottenere la concessione della terra faceva la sua petizione. La forma di livello più nota è quella nella quale l'istante (ovvero il livellario) curava la stesura del libello in due copie, che venivano firmate e scambiate tra le parti, ma si trovano anche libelli scritti dal concedente oppure dalle due parti congiuntamente, e allora non si tratta di petizioni, ma piuttosto di semplici notitiae dell'avvenuta concessione livellare.
Bibliografia
S. Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, Utet, Torino 2007